giovedì 24 dicembre 2009

Un biglietto originale

Martedì mattina, vista l'impossibilità di raggiungere l'università per il terribile stato delle strade del circondario, ho impiegato la mattinata all'ideazione dei biglietti di Natale di quest'anno.
E cosa c'entra questo con “noi fisici”? Direi che il fatto che ho preparato i biglietti d'auguri con MatLab dovrebbe farvi drizzare le orecchie.


Già l'anno scorso, durante il corso di Laboratorio Informatico, “qualcuno” aveva ventilato l'idea di proporre come biglietto delle immagini di frattali, ma rimase una semplice provocazione, almeno fino a martedì.


Di buona lena mi sono messo al lavoro (partendo da un programma che generava l'insieme di Mandelbrot edito dall'ottimo Martino Tagliabue), per modificarlo affinché producesse un oggetto molto più flessibile come l'insieme di Julia. Detto in parole molto povere l'insieme di Julia è l'insieme dei punti z del piano complesso per cui il modulo delle iterate di una certa funzione f (possibilmente olomorfa) è limitato.
Prendiamo ad esempio un polinomio di secondo grado: Q = z+ c. L'insieme di Julia (o più precisamente il filled set di Julia) Jf è costituito dai punti z tali per cui |Qn(z)| < K. Chiaramente l'insieme cambia al variare del parametro c. [In particolare l'insieme di Mandelbrot è l'insieme dei punti c per cui l'insieme di Julia risulta connesso]
Sorprendentemente questi insiemi, visualizzati nel piano complesso hanno forme davvero particolari, come quella qui sotto:




Ma il polinomio di secondo grado è solo una delle funzioni più semplici di cui si può calcolare l'insieme di Julia, infatti ci si può divertire anche con funzioni olomorfe come c*sin(z) o c*exp{z}.




Ingrandendo certe zone del piano e lavorando un attimo sulle diverse colormap offerte da MatLab si tirano fuori dei bei bigliettini, credetemi!





A tutti i migliori auguri di buone feste 
e di un 2010 ricco di soddisfazioni!


dan

martedì 22 dicembre 2009

Giornata bianca da ricordare

Se vi piace la buona lettura, i racconti dei grandi autori e le belle poesie... cambiate pagina. Altrimenti continuate a leggere nella speranza che ciò possa strapparvi un sorriso.


Alcune giornate son da ricordare mentre altre sono da dimenticare,
quella di oggi ricade tra le prime mi accingo quindi a porvela per rime.
Non si può dire sia iniziata male questa giornata poco normale
non posso dire di non essermi divertito ad aspettare al freddo inviperito
che passasse un qualche autista che non fosse uscito di pista.
Tutto sommato sono arrivato all'agognata meta seguendo la cometa (non parlo di betlemme)
anticipato però dal prof Setti che con i suoi stivaletti e la sua bicicletta
sembra non subire l'effetto maledetto delle lastre ghiacciate (tutte a me son capitate!!).
Strano ma vero Gorini non c'è, niente paura ha chiamato Daniele per rassicurare che di certo viene.
"L'operatore è di certo autoaggiunto al punto che assunto psi normalizzato
di certo si giungerà al risultato sperato".
E dopo aver visto tori, pappagalli e pinguini
ci dirigiamo ad ingurgitare ogni cosa che possiamo senza fiatare (festa di dipartimento).
Dopo un pò d'alcol ed una calorica mangiata arriva urlando l'impiegata:
"tutto allagato salvate i pc, sono saltati dei tubi da li!!"
E dopo un ritardo di circa mezz'ora s'inizia l'esercizio supplizio
che unito all'effetto della mangiata mi porta a fare una bella ronfata.
Bella giornata tutto sommato, ha nevicato ed il divertimento è stato assicurato.


Michele

martedì 15 dicembre 2009

Domande scomode sull'università

Dopo la segnalazione di Daniele mi sono accinto a leggere La Provincia di Domenica 13/12/09 nella quale si parla della nostra università. Dopo aver letto l'articolo di Sada riguardo alle posizioni di Taborelli mi accorgo che nelle opinioni appare un altro articolo riguardante l'Università dell'Insubria scritto da un certo Guglielmo D'Occam. Già nelle premesse mi accorgo che c'è qualcosa che non va: "Premesso che uno studente capace non sceglie l'università in base alla localizzazione e, se ammesso ad Harvard, non sta a chiedersi se Cambridge sia vicina o meno a dove abita". Proseguendo nell'articolo si parla dei motivi per cui, secondo l'autore, sia stata instituita un'università comasca: "Si intende catturare quella fascia di studenti che non hanno le capacità e l'ambizione di frequentare università eccellenti ed impegnative come quelle di Milano, Pavia, Torino. Le ammissioni saranno più semplici, le facoltà meno prestigiose ed i corsi meno impegnativi".
Evidentemente questo D'Occam sarà pure un affermato economista o giurista che ha saputo darsi da fare negli anni da studente e nella sua carriera successiva, ma mi sembra di capire che ormai per lui sia giunto il tempo, in quanto dall'articolo si evicono alcuni evidenti effetti derivanti dalla vecchiaia, specialmente a livello encefalico. Prima di tutto non riesco a capire per quale motivo uno studente dovrebbe scegliere Milano o Pavia o Torino come università quando può comodamente prendere un autobus ed essere arrivato a scuola cosi potendo investire tutto il tempo risparmiato nel viaggio in studio o comunque attività diverse dal sonnecchiare sul treno. Forse l'argomentazione dell'articolo si basa sul fatto che i docenti aventi cattedra in prestigiose università siano di gran lunga più bravi di quelli stanti in un piccolo ateneo come il nostro, peccato che nel caso in cui il docente sia impegnato con 150 studenti non possa rispondere a tutte le domande poste da questi ultimi rendendo cosi la sua bravura superflua o perlomeno "inutilizzabile". Seconda cosa (ed è qui che si notano gli effetti della senilità), forse il signor D'Occam confonde la nostra non ambizione e l'incapacità con la furbizia di chi ha deciso di non buttare via le ore e la pazienza solo per la rinomatezza del nome di un ateneo. Per quanto riguarda i corsi meno impegnativi non commento neanche. Sarei molto curioso di sapere quanto è alta la media della classe del 2°anno di Fisica di una qualunque università di Milano per fare un bel confronto con la nostra. Mi sono sentito offeso e dispiaciuto per questo insulto da parte di uno che la Fisica non sa neanche cos'è (anche se il suo discorso era genralizzato), di quanto sia tosta e di quanto sia bella. Spero solo che sia l'ultimo.


Michele

lunedì 14 dicembre 2009

Aggiornamento stato delle cose

Ciao a tutti,
vi convochiamo a raccolta per questo giovedì 17 alle ore 13 in aula magna per un secondo incontro col preside, per un aggiornamento sulla situazione attuale delle cose.
Si sono mossi in tanti, dopo la delibera del Senato Accademico, e in occasione dell'incontro vi faremo una proposta pratica per prendere una chiara posizione come studenti di questa facoltà, e farci sentire dagli alti organi.
Venite numerosi.

Fitting tool

...aspetta! Aspetta, aspett- va che storia! Si illumina, ci sono le scritte. C'è scritto... C'è scritto... FITTING TOOL! Boh, non so.

Dan, te l'avevo promessa.
[Frase detta da me dopo tre intense ore di laboratorio, alla vista del monitor luminescente del mio pc]

sabato 12 dicembre 2009

Dimensions

Dalle basi della proiezione stereografica della Terra, a quella di un ipertetraedro di 600 facce; dalla rappresentazione della terza dimensione su di un piano, alla riproduzione della quarta nello spazio; da una spiegazione dei numeri complessi, alla sfera S3 in C2, fino a toccare topologia e fibrazione di Hopf.


Si chiama "Dimensions", ed è il più spettacolare e affascinante, ma anche istruttivo, documentario in cui mi sia mai capitato imbattermi on-line. Stavo infatti navigando su wikipedia per controllare una proprietà del modulo dei numeri complessi (avendo un compitino di analisi lunedì) quando, tra la bibliografia, trovo un link a questo sito http://www.dimensions-math.org/Dim_E.htm. Inutile dire che quando ho finito di vederlo tutto non mi ricordavo nemmeno cos'è che stessi cercando in principio.


Diviso in brevi capitoli, affronta molti argomenti, anche differenti tra loro, ma spiegandoli in modo molto semplice, soprattutto grazie alla splendida animazione grafica. Non c'è bisogno di immaginarsi nulla. Si vede.


Per chi fosse interessato, lo consiglio caldamente (nel caso non si fosse intuito fin ora).


Gli argomenti trattati sono:

Capitolo 1: Dimensione due.
Ipparco ci mostra come descrivere la posizione di un punto sulla Terra con soli due numeri e spiega la proiezione stereografica: come disegnare una mappa del mondo.

Capitolo 2: Dimensione tre
M.C. Escher narra le avventure di creature bi-dimensionali che cercano di immaginare come appaiano gli oggetti a tre dimensioni.



Capitoli 3 and 4: La quarta dimensione
Il matematico Ludwig Schläfli parla di oggetti che vivono in quattro dimensioni e ci mostra una sfilata di politoti quattro-dimensionali, strani oggetti con 24, 120 e persino 600 facce!



Capitoli 5 and 6: Numeri complessi
Il matematico Adrien Douady spiega i numeri complessi. La radice quadrata di un numero negativo rende semplici trasformazioni del piano, deformazione di immagini, creazione di frattali...

Capitoli 7 and 8: Fibrazione
Il matematico Heinz Hopf spiega la sua "fibrazione": usando numeri complessi costruisce composizioni di cerchi nello spazio. Cerchi, tori... tutto ruota nella spazio quadri-dimensionale.
Capitolo 9: Dimostrazione
Il matematico Bernhard Riemann spiega l'importanza delle dimostrazioni in matematica e dimostra un teorema sulla proiezione stereografica. (Questo per un fisico è un po' noioso... si può saltare)

NOTE: Il ritmo del documentario è un po' lento, quindi in alcune parti potrebbe essere un po' snervante. Per ovviare a questo problema, suggerisco di guardarlo in inglese (o comunque, in un'altra lingua): in questo modo si compensa il ritmo lento con una comprensione altrettanto lenta.

venerdì 11 dicembre 2009

Quando le particelle sono ancora ferme

Vi siete mai domandati dove i fisici vanno a prendere le particelle da accelerare? La risposta può sembrare ovvia, ma tecnicamente è una procedura abbastanza complessa da mettere in pratica: per farla molto breve, è un po' come cercare di controllare un fulmine iniettando gas compresso all'interno di un vuoto molto spinto.

Nelle ultime due settimane il nostro ciclotrone è andato nella sua beauty farm, ovvero gli abbiamo fatto due settimane intere di manutenzione, e l'elemento che ci ha dato più gatte da pelare è proprio stata la sorgente di ioni che fino a questa sera non ne ha voluto sapere di funzionare.

Apparentemente, la ragione per questo malfunzionamento era legata ad una piccola infiltrazione d'aria con conseguente contaminazione del plasma. La prova di questa teoria è che l'interno della sorgente (in foto) si fosse completamente ricoperto di una sostanza nera, verosimilmente un ossido di lantanio, materiale di cui sono composti gli elettrodi.

Ulteriori dettagli li trovate su La sorgente dei protoni.

ps. a proposito di gatte da pelare... provate ad indovinare il nome della gatta del ciclotrone!

lunedì 7 dicembre 2009

Caffè? No grazie.

Qualcuno una volta ha detto che un matematico è una macchina che converte il caffè in teoremi.



Mercoledì abbiamo verificato che per noi fisici è diverso.

Noi non usiamo il caffè.


lunedì 30 novembre 2009

Noi strani fisici

Più sorprendente della teoria della relatività. Più incomprensibile della meccanica quantistica. Più inaccessibile della teoria delle stringhe. La cosa più complicata in assoluto che un novello aspirante fisico deve riuscire a superare durante il suo percorso accademico è un’altra. Il vero problema, la domanda senza risposta, il vaso di pandora da scoperchiare è di tutt’altro genere. Ad un certo punto della propria vita, senza preavviso, magari mentre sta percorrendo in bicicletta il tunnel dell’LHC, o mentre sta registrando dati in laboratorio con un rivelatore di particelle, o persino mentre sta guardando in streaming l’ultima puntata di “The big bang theory”, (insomma, in un momento qualsiasi), capita che il fisico si discosti dal suo torpore giornaliero e si domandi: “Perché siamo così strani?”.
E’ inevitabile. La nostra società non ci apprezza come dovrebbe. Veniamo spesso visti come quegli strani tipi che si divertono a cronometrare le oscillazioni di un pendolo, o che si domandano del perché la massa inerziale sia uguale a quella gravitazionale, o che ridono a battute del tipo:
“Un giorno un contadino scoprì che le sue galline non facevano più uova. Così si rivolse ad un fisico per risolvergli il problema. Il fisico raccolse dei dati, li analizzò, fece un po’ di calcoli ed infine disse: Ecco, ho trovato la soluzione! Però funziona solo con galline sferiche nel vuoto.”
Etc. etc. …
Persino il nostro stereotipo è cambiato: siamo passati dal matto ma geniale Einstein con la lingua di fuori al professor Frink dei Simpson. Una caduta di stile non indifferente. Però, senza di noi, non ci sarebbero la radio, la televisione, la tac, l’automobile e nemmeno il telefonino! Certo, si potrebbe commentare che quando ti si rompe uno di questi oggetti non vai da un fisico a farteli aggiustare, però egli comunque ne conosce il funzionamento in linea teorica!
Siamo talmente in minoranza rispetto al totale della popolazione che su Nonciclopedia la voce “Fisico” ha solo 12 righe, contro le 97 di “Ingegnere”, per non parlare della qualità delle battute … (A questo proposito, lancio qui una campagna per auto-insultarci fino ad almeno 100 righe, per non essere da meno degli ingegneri!)
Comunque, penso che il problema non sia nostro. Le persone si domandano come possiamo interessarci a questioni che loro reputano non importanti; io invece mi chiedo come sia possibile NON interessarsene! Come si fa a non apprezzare la bellezza delle equazioni matematiche? Com’è possibile non stupirsi davanti alla capacità di descrivere così sottilmente fenomeni fisici apparentemente inspiegabili? Come si spiega il fatto che, dopo che in classe avevamo studiato le equazioni del moto di un proiettile, recatomi a casa ed effettuando l’esperimento del lancio di una penna davanti a mia sorella di 15 anni esclamando: “Guarda, un moto parabolico!”, lei mi abbia guardato come un cretino?
Ci sono cose noi fisici non possiamo neanche immaginare …

domenica 29 novembre 2009

Nucleo... Non Nucleo... Nucleo... Non Nucleo...

Da "La Repubblica" di oggi ecco un articolo dal titolo Rubbia: "L'errore nucleare, Il futuro è nel sole" nel quale il premio nobel per la fisica Carlo Rubbia spiega le sue ragioni per puntare dritto al solare. Parla Rubbia: "Inutile insistere su una tecnologia che crea solo problemi e ha bisogno di troppo tempo per dare risultati. La strada da percorrere? Quella del solare termodinamico. Spagna, Germania e Usa l'hanno capito. E noi..."


Sempre su questo tema vi propongo un servizio di Report del 29/03/2009 dove si indaga l'effetto delle centrali nucleari sul sistema economico ed ambientale, prendendo come esempio la Francia che è il secondo produttore mondiale di energia nucleare con 58 reattori e confrontandola con gli altri paesi europei.



Ammetto che i documenti da me proposti sono apertamente contro il nucleare, quindi se avete documenti o opinioni di tesi contraria postate pure numerosi che i dibattiti fanno bene alla salute!

Michele

sabato 28 novembre 2009

CCD 19.11.2009

Un saluto a tutti naviganti,
nei giorni scorsi si è tenuto anche il Consiglio di Coordinamento Didattico del CdL in Fisica, ma poiché gli argomenti trattati non erano di particolare urgenza, ho preferito temporeggiare un po' per non distogliere l'attenzione da quello che è il nostro "problema principale". Eccomi ora, con un qualche giorno di ritardo, a presentarvi le tematiche principali.

Per prima cosa, il nucleo di valutazione dell'ateneo ha approvato gli ordinamenti della laurea triennale e specialistica in Fisica, rinnovati nell'ambito del dl 270 (olè!).

Come forse saprete dal prossimo anno per iscriversi a una facoltà scientifica sarà obbligatorio un test di auto-valutazione. Da noi questa iniziativa sarà curata dal prof. Benza, che si coordinerà con le scuole superiori del territorio (e già che c'è segnalerà alle suddette scuole "Il Quanto"). Il CCD di Fisica  sarà rappresentato nella commissione che organizzerà la prova dal prof. Guarneri.

Si approvano poi alcune entrate in tesi, tirocini e piani di studio. Si convalidano i CFU di alcuni studenti che intendono passare alla nostra università. Infine viene chiesto ai docenti relatori di tesi di laurea di informarsi preventivamente sulle possibili date delle sedute di laurea e di segnalare entro 40 giorni da queste se ci fossero   problemi di sorta per qualcuna delle date previste.

Ecco tutto.

buon fine settimana



Le migliori invenzioni del 2009

La rivista "Popular Science" pubblica la sua classifica dei prodotti più innovativi fabbricati nel 2009 dal settore automobilistico, alla medicina, all'aeronautica spaziale. Dieci giocattoli che ci proiettano direttamente nel futuro grazie ad una tecnologia avanzata merito della ricerca.



gallery

venerdì 27 novembre 2009

Blog Facoltà



















E' attivo il nuovo blog di Facoltà!
Inoltre è stata attivato una mail: scicomo@gmail.com leggete il primo post e buona navigazione...

mercoledì 25 novembre 2009

Curiosità su LHC

Se state leggendo questo blog è perché avete un qualche legame con la fisica e quindi probabilmente conoscete tutto quello che in questi giorni sta succedendo al CERN di Ginevra.

Se siete fisici di professione allora avrete anche ricevuto domande da tutti i vostri amici o parenti circa questa gigantesca macchina. A tale scopo ho cercato di raggruppare alcune curiosità relative a questa macchina che ci permettono di attrarre l'attenzione anche di un non addetto ai lavori e che è poco interessato dall'esistenza o meno del Bosone di Higgs.

Trovate queste curiosità numeriche su Numeri e curiosità su LHC.

martedì 24 novembre 2009

Avviso

Aula Magna di via Valleggio, giovedì 26 Novembre dalle ore 12
incontro con il preside per gli studenti di Scienze.

giovedì 19 novembre 2009

Il Senato e La Facoltà

Questa mattina oltrepassando un’edicola ho visto la locandina del Corriere di Como, che a lettere cubitali affermava: “Università: il Senato Accademico smembra la Facoltà di Scienze” (o qualcosa di simile). Voglio rassicurarvi che non siamo stati smembrati, ma tuttavia è vero che la situazione non è delle più rosee. Ecco quello che si è deciso ieri al Senato Accademico riguardo alla Facoltà di Scienze:

1) per quanto riguarda l’offerta formativa, sono state confermate triennale e specialistica di fisica, chimica e matematica; scienze ambientali (triennale) è passata ad essere in interfacoltà (con Scienze Varese); sono stati creati il corso triennale e la specialistica di scienze della comunicazione; sono state soppresse informatica e beni culturali;

2) pur non essendo all’ordine del giorno, sono stati discussi e deliberati i trasferimenti richiesti, col risultato che gli 8 informatici sono andati a Varese, 4 professori/ricercatori restano a Como, e uno da Varese viene a Como;

Ciò che ho scritto sopra l’ho estratto da una e-mail del Preside, che ha fatto il possibile per minimizzare i danni, comunque rilevanti.

Per risollevare un po’ il morale, concludo con questo link, che riporta un esempio di come i giornalisti spesso gonfino o alterino i fatti.

Frase del giorno

Ed ecco a voi la politica italiana:

Sinistra: "Giù le mani dall'acqua"
Destra: "Sceeemi, sceeemi!"
Sinistra: "Baciamo le mani don Silvio"


Tratto dall'articolo del corriere della sera di oggi.

Michele

mercoledì 18 novembre 2009

Rassegna stampa




Ovvero: "dicono di noi"...



Da La Provincia del 18 novembre: news da Informatica, la famosa iniziativa della Vetrina delle Università alla quale siamo dati come partecipanti, e infine una pagina intera dedicata "a noi" (titolo: "Il cielo in più d'una stanza: a Como s'inventa la luce").


p.s. prima risposta: per il liceo Terragni di Olgiate -che pensavo di non aver contattato- è un quasi sì.
p.p.s le immagini non si vedono...per l'articolo grande andate sul sito del giornale: dalle 21 è on line, pag.10...

martedì 17 novembre 2009

Aggiornamenti

Lunedì in mattinata ci siamo trovati per tirare qualche nodo al pettine. Decisioni sui caratteri da utilizzare a parte, ecco un sunto.
1) Impaginazione: prima pagina con uno pseudo-editoriale senza titolo, nel quale verrà "introdotto" l'articolo del numero, specificando qualcosa che rimane irrisolto nella trattazione successiva; obiettivi da far emergere: visione "scientifica" della realtà. Seconda e terza: articolo; in fondo: un glossario (note a piè di pagina) per spiegare i termini difficili, più la vetrina dei link e una civetta che rimanda al numero successivo. Lampo ci ha assicurato che non avremo problemi tipo "e se dobbiamo cambiare all'ultimo l'articolo del mese seguente?", quindi noi ci fidiamo.
2) Primo numero: vedrà proposto l'articolo sulla radioattività, in quanto ad oggi è il più completo. Papabile secondo: il DNA e le fluorescenze (lavorando sui glossari!), numero 3: google pageranking.
3) Da farsi: chiedere al preside di contattare le scuole sull'argomento (visto il successone delle mie mail -in effetti scusate ma ho il brutto vizio di sorpassare le gerarchie quando sento che si potrebbe accelerare un'operazione...Mi dispiace!); caldeggiare nuovi articoli ad altri gruppi di ricerca/ riassunti di tesi, anche.
4) Osservazioni: nel far leggere a un'impavida matematica l'articolo sui solitoni, abbiamo notato che ha estratto bandiera bianca dopo quattro righe. Dobbiamo pensare alla risistemazione degli articoli in modo che non deficino in spiegazioni approfondite, ma non calchino nemmeno troppo la mano. Devono saper spiegare senza spaventare alunni di scuola superiore (qualsiasi scuola superiore!).
5) Da farsi dopo la pubblicazione: richiedere alle scuole aderenti un resoconto su: a chi è stato proposto il giornale, come è stato proposto (con commenti del professore o senza), come è stato trovato.
6) Iniziative collaterali: il direttore de La Provincia in modo carino ha tentato di farmi capire che lo scrivere una tantum un articolo nostro sul giornale non s'ha da fare. Ciononostante si offre per una presentazione del nostro progetto sulle pagine del suo giornale.
7) Per il futuro: possibilità di richiedere finanziamenti da privati per la stampa. Ma si attenderà l'entrata a regime.

Osservazione conclusiva: migliorare (migliorare? forse sarebbe meglio dire costruire da zero...) le comunicazioni inter-facoltà...

Frase del giorno

Vorrei proporre questa iniziativa della "frase del giorno", a cui tutti possono contribuire citando un verso letto o sentito in giornata riguardo a qualsiasi argomento, allo scopo di suscitare riflessione, ilarità, interessamento, ...
(Chiederei quindi ad uno dei gestori del blog di creare l'apposita etichetta.)

La mia frase di oggi è presa da "La Provincia" in tema di vertice FAO che si sta svolgendo in questi giorni. Dopo averla letta ho dovuto fare un sforzo per non versare alcuna lacrima.

"Solo ieri sono morti di fame 17mila bambini. Uno ogni 5 secondi. Oggi ne moriranno altrettanti e domani ancora, e poi ancora e poi altri ancora."
Anna Savini


Perdonate la crudezza della citazione

Michele

domenica 15 novembre 2009

lunedì 16 (domani) ...

...ore 10.30: Ci troviamo al terzo piano per tirare le somme in previsione della prima uscita del Quanto.
Siateci!
L'ho riportato qui così chi non vuole farsi la trafila di leggere i commenti -che comunque è una cosa utile- se lo trova scritto a caratteri cubitali. E non potrà dire di non averlo saputo.
A domani!

venerdì 13 novembre 2009

Meno 4...

Quattro passi mancano alla prima uscita de "il Quanto"!
Abbiamo una prima bozza. Ora dobbiamo:
1. Trovarci, discuterne e modificare
2. Preparare una versione definitiva
3. Coordinare la distribuzione
4. Spedire a tutti quelli che collaborano

(si, in effetti il quarto è già l'uscita, quindi i passi sarebbero tre...)
L'impaginazione provvisoria la trovate a
http://groups.google.com/group/progettodivulgazioneinsubria/web/bozza%20format.pdf
A una prima valutazione, lasciate perdere il contenuto della prima pagina (quel grosso 1) e la pagina vuota successiva. Le pagine 3 e 4 contengono l'articolo vero e proprio (ci sono ancora errori, li correggo a breve), mentre quelle finali proposte per vari font alternativi.

Ripropongo, se per Stefania (che impagina) e per voi va bene, una riunione lunedì mattina. Dirottate qui i commenti per dirmi se ci siete o se cambiare giorno.
Grazie.

giovedì 12 novembre 2009

LAPLACE (a volte un post poco serio ci può scappare)

Ciao a tutti,
i problemi di notazione del Laplaciano emersi oggi ci hanno davvero condizionato, tanto che al termine della seduta di Laboratorio alcuni inguaribili bontemponi sono stati colti da una visione (forse indotta da sostanze stupefacenti, come la cedrata della Spumador) che si sono affrettati a riportare. I nostri novelli Mosè & Aronne ci hanno quindi lasciato la "Lavagna della legge" o meglio "dell'equazione di Laplace":



(grazie e Lario3 per l'idea)
Preparatevi... nelle prossime puntate gli altri 9 comandamenti, a seguire le 7 piaghe del fisico e per finire quarant'anni di peregrinazione senza meta nell'alto lario (che a ben vedere è comunque meglio del Sinai).


il Quanto: impaginazione

Vi annuncio con grande soddisfazione che abbiamo trovato un'impaginatrice per "il Quanto".
Dato che nessuno di noi se la sentiva di cuccarsi questa responsabilità, ho provato a chiedere ai designer del Politecnico, ottenendo subito una risposta positiva da una laureanda.
Mi dovrebbe far avere in settimana qualche proposta, dopo di che penso sarebbe opportuno trovarci e discuterne.

Collegandomi poi al post di Fede sull'iniziativa del 18/19, magari potremmo cercare di accelerare i tempi in modo da avere già pronta una versione (eventualmente provvisoria) da presentare, stampata come si deve.
A tal proposito, se ci fosse dato di partecipare, proponiamo solo il primo numero? Anche qui, potremmo trovarci per discuterne. Da parte mia, ho a disposizione lunedì mattina e venerdì pomeriggio.

BIP Virtual Fair

Vi inoltro un comunicato che ci è arrivato, riguardante una fiera online pensata per far incontrare laureati e imprese.
Ci saranno degli stand virtuali dove si potrà lasciare il proprio CV e parlate (tramite videochat) con i responsabili assunzione delle aziende partecipanti.
Penso possa essere una occasione interessante, per chi si è appena laureato, di conoscere qual è la richiesta di laureati in scienze, visto che mi sembra che sia molto raro trovare annunci specifici, in particolare per fisici e matematici.
Il link è www.biponline.it

martedì 10 novembre 2009

Avviso/bis

Oggi su La Provincia a pagina 15 compare il nostro preside Serra, a margine di un articolo che annuncia l'evento "Università in vetrina", che "da mercoledì 18 novembre a venerdì 20 proporrà negli spazi del don Guanella di via Grossi 18, stand e presentazioni di 17 atenei italiani e svizzeri, nonchè quelli delle professioni in divisa". Posto che non ho la più pallida idea di che cosa si tratti, mi preme una considerazione però: perchè noi non ne sappiamo niente? D'accordo, qualcun altro avrà il compito di presentare l'università dell'Insubria: ma quella rassegna potrebbe anche essere la prima occasione per presentare il progetto Il Quanto (che ormai chiamerò col suo nome)! Nell'articolo si scrive inoltre che "il convegno centrale, giovedì dalle 14.30 alle 16, sarà riservato alle scienze, non soltanto perchè è l'anno dell'astronomia, ma anche per recuperare un gap storico del nostro Paese che ha bisogno di rinforzare le iscrizioni a queste facoltà" (dalle parole del provveditore Merletti. Insomma: le scienze sarebbero il clou dell'iniziativa; e questo mi fa pensare che riuscire a presentare l'iniziativa divulgativa in quella sede non sarebbe una mala pensata. Cosa ne pensate?
Purtroppo in Internet non esiste un sito dedicato: non sono riuscita a reperire informazioni utili. Conosco solo gli orari del tutto, che riporto come trovo sul giornale: mercoledì 18 e gioved' 19 dalle 9 alle 16 e venerdì dalle 9 alle 15; e i partecipanti: Accademia "Aldo Galli", Conservatorio di Como, Insubria, Politecnico, Bocconi, Cattolica, Statale di Milano, Statali di Pavia e Bergamo, Usi e Supsi di Lugano.
Cosa dite, chiediamo informazioni?

lunedì 9 novembre 2009

Avviso

E' stato pubblicato il bando per i contributi alle attività "culturali e ricreative" degli studenti Insubria. Valutiamo se può interessarci per il progetto divulgazione...

domenica 8 novembre 2009

Crash - Contatto fisico

Consiglio a tutti la visione di questo forse troppo sconosciuto film, vincitore di 3 premi oscar, tra cui miglior film, nel 2004, nel quale s'incrociano e sovrappongono tante storie di indifferenza, intolleranza e razzismo che spingono lo spettatore ad una profonda riflessione . Ciò che colpisce guardando il film, oltre alla crudezza imposta dagli argomenti trattati, è che nonostante le storie raramente s'intreccino tra loro, non si avverte il senso di divisione tipico del film a espisodi e benchè si salti da una vicenda all'altra il cambiamento è impercettibile. Apparentemente l'elemento conduttore del film è il razzismo, l'ignoranza e la rabbia che alcune persone hanno nei confronti di culture diverse, ma poi proseguendo nella visione ci si rende conto che il punto focale è la poca voglia o possibilità di comunicare che portano alla violenza e alla tragedia.
Insomma, un film da vedere e su cui riflettere!

Trailer

Recensione FilmUp

Link torrent


Purtroppo non sono riuscito a trovare il link di megavideo, ad ogni modo basta che mi portate una chiavetta e vi passo il film.

Michele

martedì 3 novembre 2009

Lo accendiamo??

Scusate, c'è ancora questa questione in sospeso: eleggiamo "Il Quanto" a titolo del giornale di divulgazione e relativo progetto divulgazione, quindi? Siamo tutti d'accordo? Nuove fenomenali idee?

lunedì 2 novembre 2009

L'energia non è mica fuffa!

Come da titolo vorrei parlare un pò di questa fantomatica Energia, della quale si sente spesso parlare in periodo di crisi e di inquinamento globale. In particolare il tema che mi sta a cuore è il Risparmio Energetico. Quanti problemi legati a questo argomento: nel nostro paese il 73% del fabbisogno di energia elettrica è prodotto tramite l'utilizzo di fonti non rinnovabili (combustibile fossile) per la maggior parte importato, mentre il 13% arriva direttamente dagli impianti esteri. Si capisce che l'italia non è una superpotenza energetica in quanto a produzione, ma lo è in quanto a consumi, classificandosi come quarto importatore mondiale di gas naturale (il quale copre il 65% del fabbisogno italiano). Ne si deduce che il costo dell'energia gravante sui conti del nostro paese non è una bazzeccola, specialmente per una nazione dall'economia solida come la nostra (tanto per dire abbiamo un debito del 118% del PIL). Questione "last but not least" è quella riguardante l'utilizzo di fonti non rinnovabili, le quali si stanno esaurendo rapidamente senza la presenza di una politica di ecosostenibilità nel lungo termine. Io parlo di grandi cifre e di realtà che sono effettivamente distanti da noi, ma una cosa a cui siamo sicuramente vicini è l'interruttore di casa nostra. Tutto questo discorso per dirvi che l'altro ieri, tra una lagrangiana ed un campo irrotazionale, mi sono guardato la puntata di report del 25/10/09 la quale, a partire dal minuto 88, mostra un servizio realizzato da Giuliano Marrucci su segnalazione del giovane elettricista Luca Soccodato, il quale propone un metodo capace di far risparmiare qualche centinaia di euro all'anno sulla bolletta della luce. Ovviamente vi consiglio fortemente di guardare il video. Vi anticipo però di cosa si tratta: uno stereo di medie dimensioni consuma circa 35W quando in funzione, mentre ne consuma qualcosa come 25W se viene spento con l'apposito pulsantino, andando cosi' in modalità stand-by. Per favore rileggete la frase precedente e strappatevi i capelli per la notizia appena appresa. Se teniamo conto di quanti apparecchi in modalità stand-by sono presenti in casa nostra 24 ore su 24, ci rendiamo conto della quantità spropositata di energia che quotidianamente buttiamo nel water. Il trucco proposto dal giovane elettricista è quello di utilizzare delle semplici ciabatte con interruttore, le quali permettono, premendo il pulsante dopo l'ultilizzo dell'elettrodomestico, di azzerare il consumo di energia da parte di quest'ultimo cosi facendoci risparmiare sulla bolletta qualcosa come 150€ all'anno (appartamento da 80mq). In questo caso vale il detto "l'unione fa la forza", ricordandoci che il consumo annuale italiano è di circa 340TWh e che con un piccolo sforzo dell'indice o del pollicione ci è possibile fare qualcosa di veramente concreto per il nostro portafoglio e per il nostro povero pianeta, che ci sopporta già da 200 Kilo anni.
Guarda il video! Guarda il video! Guarda il video! (dura 10 min)

Grazie dell'attenzione!


Michele

venerdì 30 ottobre 2009

"Effetto-Marrazzo" al contrario...(un'analisi superficiale)

Discutendo di numeri e di giornali, avevo lanciato il sasso. Adesso lo vado a riprendere e lo rilancio...spero di non essere incappata in errori madornali, ma d'altra parte meglio che li faccia io piuttosto che il Corriere...

Parlando di numeri, alla luce dei dati (pseudo?) definitivi che non senza difficoltà si recuperano in Rete, si può dire che: l'affluenza nazionale alle primarie del Partito Democratico ha subìto, rispetto alle analoghe del 2007, un calo percentuale del 13% (dai 3.554.169 elettori di due anni fa si è passati ai 3.067.821 di domenica), nonostante quest'anno potessero votare non solo sedicenni e cittadini stranieri con permesso di soggiorno, come nel 2007, ma anche i cittadini europei con residenza in Italia. Tuttavia i dati relativi al numero di seggi sono molto approssimativi per quanto concerne le ultime primarie: si indica "più di diecimila"; mentre il corrispondente numero, nel 2007, era di 11.195 seggi: sono effettivamente diminuiti?
C'è da notare, inoltre, che se nel 2007 il voto agli immigrati era concesso previa presentazione del documento d'identità, quest'anno era necessario anche presentare la tessera elettorale, per tutti i maggiorenni: la domanda allora è se tutti i possessori di carta d'identità posseggano anche la tessera elettorale; se la risposta è no, questo potrebbe essere individuato come uno dei possibili motivi del calo di elettori?
Posto che l'aumento dell'offerta minima per votare è passato dall'euro del 2007, ai due di quest'anno, non mi sento di dire che ciò possa aver causato una dispersione dei voti.
Detto questo, se il calo del 13% fosse generalizzato all'affluenza per regione, si avrebbe, in proiezione, che i votanti nel Lazio sarebbero stati 304.500 circa, a fronte del dato del 2007 che ne attesta 350.000 (dato sempre approssimativo, purtroppo). Il numero effettivo è invece di 308.219: il calo percentuale nel Lazio è dell'11,9%, ossia meno della media nazionale, e nemmeno giustificabile come fluttuazione statistica "in positivo" rispetto al risultato atteso. In sostanza, l' "effetto-Marrazzo" ha agito al contrario!
Forse un dato più interessante (?) è questo: gli elettori del PD alle politiche del 2008 furono 12.092.969. Il computo non comprendeva i sedicenni, ovviamente; e pur contando questi ultimi, i votanti alle elezioni primarie appena un anno dopo sono il 22%. Un successo?

mercoledì 28 ottobre 2009

Riforma università

DAL CDM VIA LIBERA AL DDL DI RIFORMA DELL'UNIVERSITÀ

Un parziale stralcio di articolo dal web... è giusto per rendervi partecipi della notizia (anche se sono sicuro che non ne abbiate bisogno), e per cominciare una proficua discussione...il sasso è stato lanciato.


ROMA - Via libera del Consiglio dei ministri al disegno di legge per la riforma universitaria.

Le università sono autono
me ma risponderanno delle loro azioni: se saranno gestite male riceveranno meno finanziamenti, decretando così la fine dei finanziamenti a pioggia. E' il principio su cui è incardinata la riforma dell'università che, dopo una lunga gestazione, ha fatto oggi il primo passo con l'approva
zione in consiglio dei Ministri, di un
ddl che con molta probabilità comincerà il suo iter in Senato.
I contenuti sono stati illustrati dal ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, affiancata, in conferenza stampa, da Giulio Tremonti, il collega di Governo che, secondo indiscrezioni, avrebbe messo i bastoni tra le ruote a questa riforma. Ma l'interessato ha smentito oggi qualsiasi presunta tensione: "ho sentito dire cose strane, parlare di contrasto, di interferenze e contrarietà. Certo il tema è stato complesso". Entro sei mesi dall'approvazione della legge gli atenei dovranno approvare statuti che recepiscano le novità.
CODICE ETICO ANTI-PARENTOPOLI - Ci sarà un codice etico per evitare incompatibilità, conflitti di interessi legati a parentele.
RETTORI A TEMPO - Un rettore non potrà rimanere in carica per più di 8 anni (attualmente ogni università decide il numero dei mandati), con valenza retroattiva.
FUNZIONI NETTAMENTE DISTINTE TRA SENATO E CDA - Il Senato avanzerà proposte di carattere scientifico, ma sarà il Cda ad avere la responsabilità chiara di spese e assunzioni, anche delle sedi distaccate. Il Cda non sarà elettivo, avrà il 40% di membri esterni e anche il presidente potrà essere esterno. E' prevista una presenza qualificata di studenti negli organi di governo. La riforma della governance prevede, inoltre, la figura di un direttore generale, un vero e proprio manager di ateneo, al posto dell'attuale direttore amministrativo. Il nucleo di valutazione d'ateneo avrà una maggiore presenza di membri esterni per garantire una valutazione oggettiva e imparziale.
PER PROF VALUTAZIONE DA STUDENTI E CERTIFICAZIONE PRESENZA - Gli studenti valuteranno i professori e questo giudizio sarà determinante per l'attribuzione dei fondi alle università da parte del ministero. I docenti avranno l'obbligo di certificare la loro presenza a lezione. Viene, inoltre, stabilito un riferimento uniforme per l'impegno dei professori a tempo pieno: 1.500 ore annue di cui almeno 350 destinate ad attività di docenza e servizio per gli studenti. Scatti stipendiali solo ai prof migliori e possibilità di prendere 5 anni di aspettativa per andare nel privato senza perdere il posto.
FUSIONI E RIDUZIONE DEI SETTORI DISCIPLINARI - Ci sarà la possibilità di unire o federare università vicine per abbattere costi e aumentare la qualità di didattica e ricerca. Saranno ridotti i settori scientifico-disciplinari dagli attuali 370 alla metà (consistenza minima di 50 ordinari per settore) per evitare che si formino micro-settori che danno troppo potere a cordate ristrette. Riduzione delle facoltà che potranno essere al massimo 12 per ateneo.
ABILITAZIONE NAZIONALE - Il ddl introduce l'abilitazione nazionale per l'accesso di associati e ordinari. L'abilitazione é attribuita da una commissione nazionale (anche con membri stranieri) sulla base di specifici parametri di qualità. I posti saranno poi attribuiti a seguito di procedure pubbliche di selezione bandite dalle singole università. Si prevede una netta distinzione tra reclutamento e progressione di carriera.
SPAZIO AI GIOVANI RICERCATORI - Si prevedono contratti a tempo determinato di 6 anni (3+3), al termine dei quali se il ricercatore sarà ritenuto valido dall'ateneo sarà confermato a a tempo indeterminato come associato. Il provvedimento abbassa l'età in cui si entra in ruolo da 36 a 30 anni con uno stipendio che passa da 1.300 a 2.100 euro. Tra le novità l'aumento degli importi degli assegni di ricerca e l'abolizione delle borse post-dottorali.
BILANCI TRASPARENTI, COMMISSARIAMENTO PER CONTI IN ROSSO - Verrà introdotta una contabilità economico-patrimoniale uniforme, secondo criteri nazionali concordati tra i ministeri dell'Istruzione e del Tesoro. Debiti e crediti saranno resi più chiari nel bilancio. E' previsto il commissariamento per gli atenei in dissesto finanziario.
AIUTI A STUDENTI MERITEVOLI - E' prevista la delega al governo per riformare la legge 390/1991, in accordo con le Regioni. L'obiettivo è quello di spostare il sostegno direttamente agli studenti. Sarà costituito un fondo nazionale per il merito al fine di erogare borse di studio e di gestire, con tassi bassissimi, i prestiti d'onore.

lunedì 26 ottobre 2009

L'università come punto di vista per l'analisi di notizie

Perdonate il titolo altisonante e pomposo.
Mi è capitato, in uno dei giorni passati, di parlare con alcuni miei compagni di quella che è l'informazione di stampa. Reduci (o forse non ancora) da critiche sulla libertà dell'informazione, in particolare di quella cartacea, e in un Paese dove tanti giornali si dichiarano indipendenti (e ne nascono perfino di nuovi su questa corrente; qualcuno di voi conosce forse "Il Fatto Quotidiano", che ha aperto i battenti poco fa), parlavamo della qualità dell'informazione.

Da aspiranti fisici notiamo come tutti i giornali, senza esclusione, e quasi tutte le persone che occupano cariche pubbliche non siano in grado di dare valutazioni oggettive su un modello sensato. Faccio un esempio.
Dobbiamo decidere se l'influenza A pandemica è pericolosa o no, e a mio avviso esistono due modi di affrontare la questione.

Il primo, che mi sembra sia quello utilizzato da tutti, indipendenti o no, di parte o apartitici: contattiamo un esperto a caso (magari nemmeno diciamo chi è), prendiamo metà delle parole dell'intervista rilasciataci, citiamo dati più o meno a caso, e via. Scriviamo titoloni che riportino come negli USA 10^6 persone siano infette e 10^3 già morte.

Il secondo, che a mio avviso è più oggettivo, di contro non impenna le vendite. Come definiamo la pericolosità dell'influenza? Ad esempio valutandone la mortalità o il numero di morti che ci si aspetta che porti. Nel primo caso, dai dati sopra riportati, la mortalità è circa dell'un per mille (calcoli più accurati la stimano attorno a uno-due punti per migliaia). L'influenza stagionale ha una mortalità del 5 per mille.
Nel secondo caso, dobbiamo valutare l'effetto della più alta percentuale di contagio dell'H1N1. Ma anche in questo caso, i risultati sono comparabili all'influenza "classica".

Quello che vorrei è auspiciare un'informazione che usi i numeri come si deve; che non sia legata a fattori di profitto. Questo potrebbe essere il ruolo delle università, cioè fornire un'informazione di interpretazione dei dati che non faccia sproloqui su ipotesi, ma che definisca, attraverso il semplice buon senso, come è veramente la situazione attuale.

Vi riporo un link al sito che unifica le iniziative di radio e televisione gestite da università in tutta Italia. Ovviamente non voglio incitare a tanto, però sarebbe interessante poter pensare di proporci al mondo esterno non solo con progetti divulgativi, ma anche con iniziative di interpretazione dei fatti nel modo più chiaro e trasparente possibile. Dove quello che contraddistingue è il buon senso.

Post veloce - corsi biblioteca

La biblioteca offre due corsi che seguiti danno diritto a 1 credito (non rideteci sopra: se al terz'anno non fate tirocinio, può salvarvi da laurearvi con più crediti di quanti ne servano).
Ecco qui il testo:

Gentili studenti e studentesse,il 9 novembre dalle 9:30 alle 13:30si terra’ il corso “ La biblioteca e le sue Risorse- Istruzioni per l’uso” Modulo Base.Il corso, organizzato a cura del Si.B.A. - Gruppo di Lavoro Formazione, sarà tenuto dall’ assistente di biblioteca Crowther Francis , della Biblioteca di Scienze a Como.
il 23 novembre dalle 9:30 alle 13:30si terra’ il corso “ La biblioteca e le sue Risorse- Istruzioni per l’uso” Modulo Avanzato.Il corso, organizzato a cura del Si.B.A. - Gruppo di Lavoro Formazione, sarà tenuto dall’ assistente di biblioteca Crowther Francis , della Biblioteca di Scienze a Como.
Calendario delle lezioni:Lunedi' 9 novembre dalle 9:30 alle 13:30, presso l' aula informatica della Facolta' di Scienze MM.FF.NN. in via Valleggio 11 a Como, al primo piano.Lunedi' 23 novembre dalle 9:30 alle 13:30, presso l' aula informatica della Facolta' di Scienze MM.FF.NN. in via Valleggio 11 a Como, al primo piano.
E’ possibile ottenere il riconoscimento di 1 credito presentando in Segreteria Studenti copiadell’attestato di frequenza di entrambi i moduli di cui si compone il corso “ La biblioteca e lesue Risorse- Istruzioni per l’uso” organizzato dalla Biblioteca di Facoltà. Tale riconoscimentovale anche per gli immatricolati negli anni accademici precedenti il 2009/2010.
Per iscriversi inviare al seguente indirizzo e-mail il prorpio consenso:francis.crowther@uninsubria.it
Per ulteriori informazioni potrete contattarci ai seguenti indirizzi e-mail:siba.formazione@uninsubria.it oppure francis.crowther@uninsubria.it

Perché l'acqua non brucia?

Magari non vi siete mai posti questa domanda, forse perché la date per scontata o forse perché in fondo non vi interessa la risposta. Ma a pensarci bene, la risposta è particolarmente facile: l'acqua non brucia, perché è già tutta bruciata! L'acqua, allo stato gassoso, infatti è il risultato della combustione dell'idrogeno con l'ossigeno e la reazione è accompagnata da un abbondante rilascio di energia.

Mi sono servito di questo semplice aneddoto per introdurvi ad un tema che ho iniziato a trattare sul blog amico unico-lab. Si tratta di una serie di post incentrati sull'energia nucleare in modo da dare un'informazione tecnica di base che permetta a tutti, addetti ai lavoro e no, di farsi un'opinione a riguardo. Nella prima puntata della mini serie, faccio una breve introduzione sul modo in cui l'energia si nasconde all'interno del nucleo.

Buona lettura...

giovedì 22 ottobre 2009

L' Innominato?


Il progetto di divulgazione sta sempre più prendendo forma: si sta evolvendo nei contenuti e gli articoli al momento non mancano.

E' venuto però il momento di trovare un nome, magari semplice e ad effetto (direte: cos' altro?), che permetta di presentarci ai più. Le menti si sono già messe in moto, ma, per il momento ancora nulla.
Caro lettore sentiti dunque coinvolto nella ricerca del nome...

lunedì 19 ottobre 2009

Fisici Insubri... unitevi

Noto con molto piacere che l' idea di un blog stà funzionando, molto molto bene.
Quello che serve ora è spargere la voce in tra i fisici di Facoltà per informarli della possibilità di trovare informazioni e discussioni che potrebbero rivelarsi utili (dobbiamo allargare il giro ragazzi/e, magari anche con i dottorandi)... e comunque interessarsi di ciò che ci circonda non può certo far male.

Vi informo che a breve incominceremo a postare notizie ritenute interessanti in ambito scientifico, e , in tal senso, non abbiate paura di renderci partecipi di ciò che ritenete appetibile.

Teo

P.S. spero non me ne vogliate per il titolo, non ha alcun intento politico

Vecchio verbale CCD (settembre)

Ciao a tutti,
tra esami e Alzheimer precoce, mi sono dimenticato di riportare il verbale del CCD di settembre. Chiedo umilmente perdono.

Dunque, ci sono sostanzialmente due comunicazioni degne di nota. La prima: l'azienda ComoNEXT, che si occupa di assistenza alle imprese per opere di adeguamento tecnologico, propone agli studenti sia della triennale che della specialistica uno stage formativo a cui il CCD attribuisce 6 crediti, riservandosi di valutare la qualità dell'operato svolto dallo studente. Trovate informazioni più precise nel primo link, mentre il secondo è il modulo d'iscrizione per chi fosse interessato.

La seconda: la legge 270 non ci impedirà di avere, in pratica, i quattro curricola della specialistica. Riepilogo brevemente. La legge 270, le cui disposizioni vanno attuate entro l'anno prossimo, tra le altre cose stabilisce il numero minimo di docenti necessari per avere un certo numero di lauree specialistiche o di curricola all'interno della stessa specialistica; e tali criteri sono molto più restrittivi di quanto richiesto in precedenza (ci servirebbe un numero tendente all'infinito di docenti per supportare i quattro curricola attuali). Quello che si cercherà di fare è attivare un'unico curriculum specialistico, che in qualche modo allarghi le possibilità della corrente Fisica Generale. In pratica: dando abbastanza crediti ai corsi a scelta, ognuno potrà cucirsi la propria specialistica su misura (entro certi limiti ovviamente), cosicchè con le opportune scelte saltino fuori le lauree in Fisica Medica, Particelle, Ottica, Astrofisica.

Come al solito, se qualcosa non è chiaro o volete approfondimenti, scrivete.

Ciao,

Marco

sabato 17 ottobre 2009

Bella questa

Mi sveglio alla mattina e come al solito butto un occhio veloce alla posta elettronica. Trovo un messaggio totalmente inatteso, nel quale mi si invita a partecipare a questo blog di cui non conoscevo neppure l'esistenza. La grafica mi piace, i contenuti è ancora presto per dirlo, ma lo spirito credo sia quello giusto. Allora accetto e mi ritrovo a rubare qualche minuto di tempo libero per scrivere due righe anche qui.

Dico anche, perché questo non è l'unico blog per cui collaboro, anzi diciamo che il mio principale impegno divulgativo e non solo, lo investo su unico-lab, ma credo che anche i lettori fisici-insubrici, possano ritenere interessanti alcuni post apparsi nella blogosfera.

Cominciamo con un (bell') articolo divulgativo che ho preparato qualche tempo fa riguardo all'arricchimento dell'uranio, che se specialmente fatto da Paesi come l'Iran, genera una grossa paura in tutto l'occidente. Dategli un'occhiata e se la cosa vi interessa domandate pure che sicuramente avrete risposte.

Probabilmente vi starete domandando cosa ci sia nella foto qui sopra. Si tratta dell'ESRF, ovvero della sorgente europea di luce di sincrotone. Visitate il sito e vedrete che si tratta di qualcosa di veramente interessante...

giovedì 15 ottobre 2009

CCD 15.10.2009

Ciao a tutti, oggi si è svolto il CCD più piatto e meno interessante da quando sono tornati i rappresentanti degli studenti.
Finalmente ci godiamo un po' di santa pace dopo il trambusto sollevato dalla rielaborazione dei corsi di laurea dovuti al decreto 270.

Per oggi assolutamente niente da segnalare.

saluti a tutti.


dan

PS: per i precedenti CCD o Consigli di Facoltà si rimanda al googlegroup dei FisiciInsubri

mercoledì 14 ottobre 2009

progetto divulgazione

Effettivamente i commenti non li legge nessuno. Allora facciamo che vi esprimo i miei dubbi qui. Proprio oggi stavamo discutendo io e Daniele sull'iniziativa di divulgazione: i nostri dubbi sorgono dal fatto che gli articoli sono tutti molto belli e molto specialistici, esattamente come era stato chiesto all'inizio; la domanda è però: ai quotidiani che potremo contattare, cosa chiederemo? Di pubblicare gli articoli stessi? Il dilemma è: quanto un giornale come 'La Provincia' o 'Il corriere di Como' possono essere disposti a pubblicare un articolo concernente un ambito scientifico senza evidenti motivi di interesse da parte del pubblico non specializzato? Non sarebbero forse più propensi a pubblicare articoli sì di fisica, ma che richiamino l'attenzione del lettore medio?
Il problema a questo punto sta qui. Se vogliamo condurre un'iniziativa puramente di divulgazione dell'attività dell'Università dell'Insubria, è difficile che dei giornali possano essere il nostro target. Se invece diciamo: portiamo avanti in parallelo anche un progetto di divulgazione della fisica, non necessariamente solo concernente la ricerca comasca, allora potremmo muoverci anche in quella direzione. A quel punto, però, sorgerebbe la necessità di scrivere tali articoli più 'divulgativi': forse non per forza da parte di professori o ricercatori, quel lavoro potrebbe essere fatto anche da noi, volendo. Bisogna intendersi, insomma. Quello che intendo per 'articoli più accessibili' è (esempio): nel 2009 il Nobel è stato vinto da, da e da. Perchè? Che cosa hanno scoperto? cosa hanno studiato? perchè sono importanti i loro studi?...cose del genere, che però lascerebbero cadere il fatto di divulgare la nostra ricerca, che rimarrebbe sul giornalino vero e proprio. Si potrebbe al limite chiedere, se pensiamo a questa ipotesi, di firmare questi pezzi con l'indicazione 'Tizio Caio, università dell'insubria'. Prima di tutto, comunque, il prof. Benza suggerisce di far fare un'intervista per introdurre questa iniziativa, e poi più tardi iniziare a spedire gli articoli veri e propri. Credo però che dovremmo fare un attimo chiarezza su questo mio grosso dubbio...
Scusate la lungaggine.

venerdì 2 ottobre 2009

Si Inizia...benvenuti

Ciao a tutti, e direi: benvenuti nel blog!
Inizia l' avventura del blog...un modo per tenersi informati di ciò che succede...stiamo muovendo i primi passi per cui sono bene accette consigli sulle sezioni da aggiungere...

Teo