venerdì 30 ottobre 2009

"Effetto-Marrazzo" al contrario...(un'analisi superficiale)

Discutendo di numeri e di giornali, avevo lanciato il sasso. Adesso lo vado a riprendere e lo rilancio...spero di non essere incappata in errori madornali, ma d'altra parte meglio che li faccia io piuttosto che il Corriere...

Parlando di numeri, alla luce dei dati (pseudo?) definitivi che non senza difficoltà si recuperano in Rete, si può dire che: l'affluenza nazionale alle primarie del Partito Democratico ha subìto, rispetto alle analoghe del 2007, un calo percentuale del 13% (dai 3.554.169 elettori di due anni fa si è passati ai 3.067.821 di domenica), nonostante quest'anno potessero votare non solo sedicenni e cittadini stranieri con permesso di soggiorno, come nel 2007, ma anche i cittadini europei con residenza in Italia. Tuttavia i dati relativi al numero di seggi sono molto approssimativi per quanto concerne le ultime primarie: si indica "più di diecimila"; mentre il corrispondente numero, nel 2007, era di 11.195 seggi: sono effettivamente diminuiti?
C'è da notare, inoltre, che se nel 2007 il voto agli immigrati era concesso previa presentazione del documento d'identità, quest'anno era necessario anche presentare la tessera elettorale, per tutti i maggiorenni: la domanda allora è se tutti i possessori di carta d'identità posseggano anche la tessera elettorale; se la risposta è no, questo potrebbe essere individuato come uno dei possibili motivi del calo di elettori?
Posto che l'aumento dell'offerta minima per votare è passato dall'euro del 2007, ai due di quest'anno, non mi sento di dire che ciò possa aver causato una dispersione dei voti.
Detto questo, se il calo del 13% fosse generalizzato all'affluenza per regione, si avrebbe, in proiezione, che i votanti nel Lazio sarebbero stati 304.500 circa, a fronte del dato del 2007 che ne attesta 350.000 (dato sempre approssimativo, purtroppo). Il numero effettivo è invece di 308.219: il calo percentuale nel Lazio è dell'11,9%, ossia meno della media nazionale, e nemmeno giustificabile come fluttuazione statistica "in positivo" rispetto al risultato atteso. In sostanza, l' "effetto-Marrazzo" ha agito al contrario!
Forse un dato più interessante (?) è questo: gli elettori del PD alle politiche del 2008 furono 12.092.969. Il computo non comprendeva i sedicenni, ovviamente; e pur contando questi ultimi, i votanti alle elezioni primarie appena un anno dopo sono il 22%. Un successo?

7 commenti:

  1. brava, peccato che con questa analisi dei dati ti sei giocata per sempre una carriera giornalistica. l'ordine dei giornalai infatti non vuole mica qualcono che sa ragionare, ma solo chi sa far vendere.

    Comunque l'effetto Marrazzo si sta facendo sentire: mai come adesso i transgender sono stati al centro dell'attenzione e intervengono come opinionisti in tutte le possibili trasmissioni televisive. Il top, a mio parere, è stato quando nella trasmisisone di Santoro, è stato intervistato Corona, come esperto del settore.

    Povera Italia...

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  2. Basta con questo pessimismo! Iniziate a confermarmi che non ho fatto errori, e se è vero vedo di fare il mio dovere...come aspirante fisico e aspirante giornalista.

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  3. Secondo me l'effetto di raddioppare il costo ha un suo impatto, ma non riesco a quantificalo.

    Bisognerebbe valutare quanti siano in entrambi i casi gli aventi diritto: è vero che le variazioni demografiche non sono così veloci, però avere una stima per esempio dei 16- e 17-enni aiuterebbe a rafforzare la tesi.

    Credo che quest'anno per votare fosse necessario "dichiarare" di essere elettori del Pd, questo era vero anche nelle precedenti occasioni? Oltre ad essere un ulteriore balzello, questo può anche aver eliminato "voti di rumore" dati da simpatizzanti per altri partiti.

    Riesci a stimare se la diminuzione dei seggi possa aver indotto qualcuno a non partecipare al voto?

    Poi da non trascurare ci sono i brogli! Ci sono alle elezioni vere e proprie, figuriamoci qui dove in fondo, non c'e' niente da vincere e nessuno che controlla troppo nel dettaglio.

    L'ultimo tuo commento mi sembra un po' tirato per i capelli: confrontare i votanti alle primarie con gli elettori del Pd, non credo sia rilevante. In fondo non tutti vanno a votare alle politiche e figuriamoci se si sentono in dovere di farlo per le primarie. Confronta questo 22% con lo stesso dato del 2007. Forse può dire qualcosa in più.

    Ps. Non sono affatto pessimista. Con tutti i problemi che ha il nostro Paese, sappiamo solo parlare delle avventure sessuali dei nostri politici. Mai un dibattito serio, mai un discorso costruttivo, sempre e solo a difendere la propria poltrona e dire che la colpa è degli altri. Ti sembra che abbia descritto l'Italia in modo pessimista? No credo sia puro realismo!

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  4. Il pessimismo era sulla possibilità di una carriera giornalistica!...io non sarei così sicura che la gente voglia sentirsi dire quello che dicono adesso i giornali. Penso che abbia voglia di poter giudicare libera dalle ideologie, che purtroppo ancora esistono secondo me.
    Sull'Italia... no comment.

    Allora: il tasso di natalità sia per gli anni 1990-1991 (aventi diritto in quanto 16 e 17-enni nel 2007) che per 1992-1993 (sedicenni e 17enni oggi) si aggira intorno al 10%, non ho trovato di meglio.

    Quest'anno potevano votare persone che "si riconoscono nel partito, si impegnano a sostenere il partito alle elezioni e accettano di essere iscritti all'albo degli elettori"; per il 2007 non trovo fonti.

    I dati relativi ai seggi sono ancora fermi al 91% degli scrutinati. Sono 8971, quindi in totale dovrebbero essere 9858; indi sono diminuiti i seggi.

    Per quanto riguarda i brogli, erano stati attestati nel 2007; riguardo a queste ultime si mormora e basta: ma in ogni caso come si fa a quantificare? Diciamo che se si attestassero sullo stesso numero dell'altra volta saremmo a posto.

    Le politiche del 2008 sono state le prime a cui ha preso parte il PD, quindi non ci sono metri di riferimento, per quanto riguarda il dato finale; fare il conto sui risultati dei partiti divisi che sono poi confluiti nel pd mi sembra un po' rischioso.

    p.s. ho riguardato i conti: qualcosa da correggere c'era! ad ogni modo, vale ancora il commento sul Lazio: per essere considerato effettivamente in calo il numero degli elettori, i votanti del 2007 avrebbero dovuto essere 359.000: se così fosse stato, i giornalisti non avrebbero scritto "circa 350.000", bensì "quasi 360.000". Quindi gli elettori laziali non sono diminuiti. (Ma forse bisognerebbe verificare che non siano aumentati al contempo i seggi in Lazio...ma non è mai finita 'sta ricerca!!?)

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  5. si è parlato di "straordinaria partecipazione", "successo per la democrazia", "vittoria di tutti", ma intanto la nostra federica, con dati alla mano, smentisce tutte queste affermazioni.
    ci sono però delle cose che i numeri non possono dire. per esempio i numeri non dicono che questa è una fase politica difficile, intasata di scandali e gossip, per colpa della quale i cittadini si sentono sempre più presi in giro e sfiduciati dalla politica. inoltre non hai detto che il pd è al minimo storico della sua popolarità passando da un 33.2% delle politiche 2008 ad un 26.1% delle europee (fonte wikipedia). quindi, spezzando una lancia a favore della tesi espressa dalle testate, dico che le primarie sono state un successo per il contesto politico attuale e che dietro a questo successo c'è la voglia di democrazia dei cittadini. niente di più

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  6. mmm...il commento del miki mi ha fatto pensare! e nasce spontanea la domanda: come si calcola l'indice di popolarità? ho trovato solo la declinazione del popularity index nell'ambito...culinario (!). si calcola dividendo il num. di clienti che hanno scelto un determinato piatto per il numero totale di portate vendute. ma in politica? divido il numero di elettori delle ultime elzioni per il numero totale di potenziali elettori?

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  7. a questo proposito suggerirei un film di Umberto Carteni intitolato "diverso da chi?", il quale è in pratica una commedia, ma incentrata sulla vita politica del protagonista e dei suoi colleghi. nel film si evidenzia molto quanto sia volubile la popolarità politica. in particolare ogni volta che si entra in ufficio si sente la segretaria che urla: "abbiamo perso 2 punti per la tua battautaccia di ieri", "abbiamo guadagnato 5 punti per il tuo abbraccio a quel lebbroso.. (-_-")" cose del genere.
    in conclusione ti quasi consiglio di vederlo per poter forse chiarire qualke aspetto della vicenda.

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