martedì 21 dicembre 2010

Il disordine del vetro

Ormai con le festività natalizie alle porte, siamo ben lieti di presentarvi il numero di dicembre de il Quanto con un interessantissimo articolo che riguarda la fisica terribilmente disordinata e affascinante che si cela dietro a ogni comunissimo pezzo di vetro e di cosa accada quando questo raggiunge basse temperature (molto più basse anche di quelle di questo freddo inverno).

A questo punto potete accendere il vostro caminetto, preparare il plaid e mettervi comodi per godervi questa nuova uscita, ma se siete invece lettori più "dinamici" potete gustarvi anche una curiosa trattazione sulla fisica delle ruote degli skateboard!

Non ci resta che farvi i nostri migliori auguri di buone feste e di felice anno nuovo, torneremo presto con il numero di gennaio!

la Redazione

sabato 18 dicembre 2010

Questione di punti di vista...

A., chimica: "Il mondo ha una concezione diversa di 'fisici strafighi'..."
(Non importa quale fosse la frase precedente: il commento funziona in ogni caso...)

domenica 12 dicembre 2010

Project Tuva



“Da un grande potere derivano grandi responsabilità.” Dev’essere questo quello che ha pensato Bill Gates quando ha deciso di mettere in pratica il “progetto tuva”. Il nome, poco indicativo, si riferisce ad una remota regione della federazione russa, situata in Siberia centro meridionale lungo il confine con la Mongolia. Ha circa 300.000 abitanti, dei quali circa due terzi appartengono all'etnia tuvana. La capitale è la città di Kyzyl (ab. 100.000). Vi si parla il tuvano, lingua di ceppo turco, il russo è usato correntemente. Tuva è famosa per il caratteristico canto gutturale xöömej. Potrei continuare così a spacciare come cultura generale fatti di cui non ne avevo la benché minima cognizione (e tuttora non saprei ripetere a memoria) prima di averli copiati ed incollati da Wikipedia, ma invece cercherò di illustrare in cosa consiste il progetto. Durante il 1964 il Fisico premio Nobel, insegnante, cantastorie, suonatore di bongo, scassinatore di casseforti, nonché l’unica persona al mondo ad aver visto un’esplosione nucleare ad occhio nudo (con la sola protezione di un vetro di un autocarro), Richard Feynman tenne un ciclo di 7 conferenze alla Cornell University, nel corso del progetto delle Messenger Lectures, delle lezioni pubbliche tenute, nelle intenzioni, da “i più abili conferenzieri ottenibili” di quel tempo. Di certo si centrò l’obbiettivo quell’anno riuscendo ad invitare il professor Feynman, che si occupò in quella circostanza di descrivere il “carattere delle leggi fisiche”, come vengono pensate, con quale linguaggio, da quali intuizioni, con che conseguenze.
Pur non essendo didattiche in senso stretto, poiché nessun concetto fisico viene sviluppato in maniera AMPIA (il che non significa che venga presentato in maniera SUPERFICIALE, come lo stesso Feynman tiene a precisare), ciò nonostante sono sembrate abbastanza interessanti al signor Bill Gates da comprarne i diritti dalla BBC e caricarle online per renderle disponibile a chiunque voglia godersele. (A questo indirizzo)
Così dal 13 Luglio 2009 è possibile rivivere l’incredibile esperienza di poter vedere, davanti ai propri occhi, una mente mirabolante spiegarti ciò di cui si occupa la Fisica, proprio da qualcuno che ne ha contribuito il progresso in prima persona.

Ciò che colpisce sin dall’inizio è la sua grandissima capacità di “performer”, prima che di conferenziere. I gesti, i movimenti, le pause sceniche, i cambi dei toni di voce, fanno pensare che se non si fosse applicato alla fisica Feynman avrebbe potuto avere avuto un buon successo come attore. All’inizio della conferenza, il presentatore menziona scherzosamente le sue qualità di suonatore di bongo, e, prendendo la parola, Feynman replica qualcosa come: “E’ strano come quando vengo, raramente, invitato ad esibirmi come suonatore di bongo, il presentatore non senta la necessità di menzionare che sono anche un fisico teorico!”.
Ma Feynman è molto più di un imbonitore di pubblico. Grazie ad analogie, contrasti, esempi, immagini, battute, riferimenti, egli rende tutto accessibile, tutto facilmente assimilabile. Egli rende chiaro ciò che sembra scuro, e ciò che veramente è oscuro, cerca di delinearlo, confinarlo in modo da renderne chiari almeno i contorni.
La sua onestà intellettuale è incredibilmente rigida con se stesso, e più di una volta ci tiene ad affermare i limiti di un tale esempio, o fino a che punto si possa spingere un’analogia; e più di una volta si sofferma per 2-3 secondi a pensare mormorando frasi del tipo “No, aspettate, questo concetto può essere espresso meglio.”
Tutto ciò si mixa con una profonda autocoscienza del proprio ruolo come scienziato, di cosa può e non può dire, di ciò di cui si dovrebbe e non si dovrebbe dubitare. E’ il primo ad ammettere i limiti della scienza, ma anche il più accanito sostenitore della necessità della conoscenza scientifica. In una visione del mondo che il mio professore di filosofia definirebbe “Popperiana”, ci spiega a parole e gesti il caos creativo della scienza, in cui le intuizioni sono più importanti dei concetti, ed ogni passo avanti nella conoscenza corrisponde ad un diverso punto di vista che si aggiunge a quelli precedenti. Non possiamo pensare di utilizzare gli stessi metodi scoperti finora per raggiungere nuove scoperte, perché, se siamo davanti ad un problema, possiamo essere sicuri che tutti i metodi precedenti sono già stati tentati. La storia non si ripete. Ogni passo avanti è dato da un nuovo paradigma, una nuova visione, che potrebbe smentire qualche assioma passato, o magari riprendere qualche ipotesi che si credeva irrimediabilmente falsa. Però detto da uno scienziato e non da un filosofo fa tutto un altro effetto.
Insomma queste lezioni sono un concentrato di filosofia della scienza, ad un livello allo stesso tempo alto ma accessibile, profondo ma gradevole.
L’unica cosa di cui lo si potrebbe accusare è di essere un po’ sopra le righe, forse un po’ pieno di se’, diciamo pure arrogante, ma, come disse il saggio professor Benza, con quella arroganza che deriva dalla consapevolezza di saperne oggettivamente più degli altri, di essere un gradino più in alto sulla piramide della conoscenza, che personalmente preferisco all’arroganza ingiustificata, per esempio, di certi esponenti politici.
Insomma, se Bill Gates l’ha visto due volte, (io per ora soltanto una), credo ci sia un motivo.

PS: Mi sono dimenticato di dire perché si chiama Progetto Tuva! Feynman avrebbe voluto durante la sua vita viaggiare nella terra di Tuva, ma per questioni burocratiche non ci riuscì mai. Ottenne il lasciapassare dall'Unione Sovietica solo il giorno dopo la sua morte. Il nome suggerisce così un sogno mai realizzato, che forse potrà essere conseguito non fisicamente ma virtualmente consentendo a tutti di usufruire delle sue lezioni.

martedì 7 dicembre 2010

LABORATORIO IV

Ciao a tutti. La prima lezione del corso di Laboratorio IV di Fisica delle Particelle si terrà il 14 dicembre dalle 14:30 in aula 1.3. Gli interessati non se la facciano scappare! (o comunque avvisino la prof.ssa Prest)


mercoledì 1 dicembre 2010

CCD 15/10/10 & 25/11/10

Con immenso ritardo pubblico il resoconto degli ultimi due Consigli di Coordinamento Didattico.

CCD 15-10-10
-Chiunque voglia iscriversi al corso di laurea magistrale, e abbia un voto della triennale inferiore a 100, deve sostenere un colloquio nel quale dimostri di possedere le conoscenze per poter affrontare il biennio.
-Proposta di corso di laurea magistrale inter-ateneo con un’altra università (work in progress).
-Collaborazione con un’università svedese (Linnaeus University) per un master (o laurea magistrale, non ho capito bene) di fisica, orientato verso la fisica delle nano-strutture, a partire dal prossimo anno. Siccome non hanno abbastanza docenti per sostenere un master del genere, propongono di trasferire qui dei loro studenti che possano seguire i nostri corsi. Una prima idea sarebbe fare una cosa tipo Erasmus. Altrimenti si potrebbe fare una cosa a due vie: si fa mezzo master in una università, e mezzo master nell’altra e vengono riconosciuti tutti i crediti accumulati nei due istituti. Questo semplificherebbe la discussione della tesi, che sarebbe una sola invece che due. Alcuni corsi dovrebbero essere svolti in inglese.
-Per incentivare l’interesse nei confronti della fisica si è scelto di portare l’università non solo alle classi quarte dei licei, ma anche alle quinte, anche se limitandosi ai primi quattro mesi (dopo si è troppo vicini alla maturità e gli studenti sbiellano). Questa cosa viene fatta nell’ambito del PLS (progetto lauree scientifiche), ha una durata complessiva di circa 24 ore, con tre laboratori: misura delle costanti della fisica, costruzione di una radio, ottica/laser/ologrammi/macchina fotografica. Ci sono state un macello di iscrizioni.

CCD 25-11-10
-Qualche comunicazione sulla sicurezza dei laboratori laser, scegliere un responsabile. Scelto Di Trapani Paolo in sostituzione di Faccio Daniel.
-Solite pratiche studenti
-Crediti per corsi SiBA. Già approvati l’anno scorso. Riapprovati, ci pensa Lugiato.
-Collaborazione con l’università svedese: abbiamo i programmi del corso di master, dobbiamo confrontarlo con il nostro e decidere se e come deliberare se alcuni dei nostri corsi possano essere svolti in inglese, già chiesto alla Facoltà. Gruppo degli esami B vanno bene. Gruppo A: nanomateriali, analisi numerica 2 e 3, fisica matematica. Gruppo C: informatica quantistica 1 e2, fisica dei laser, astroparticelle e altri. Proposta: i corsi con argomenti simili potrebbero essere coordinati con gli svedesi, gli altri corsi che mancano da una parte o dall’altra potrebbero essere offerti reciprocamente.
-Modifiche ordinamento triennale causa pensionamento docenti. Proposte: onde viene etichettato come fis02 perché non ci sarebbero docenti per tenerlo se restasse fis01. labo 4 diventa fis04 e labo 5 fis03. Per fare questo bisogna cambiare l’intervallo di crediti, ma ciò non comporta nessun problema.
-il test di autovalutazione di marzo viene sfiduciato, in quanto non serve ad incentivare l’entrata di studenti e comunque i risultati dei test sono scandalosi.

martedì 30 novembre 2010

La frase del giorno


"La più bella sensazione che un uomo possa provare è il senso del mistero.

E' l'emozione che sta alla base della vera arte e della vera scienza."



A. Einstein

mercoledì 24 novembre 2010

E' arrivato!!!

E' arrivato! Finalmente, dopo anni e anni di attesa, notti insonni, pianti a dirotto e giornate passate a sospirare, è arrivato finalmente il sito di Amazon Italia!

Personalmente sono un estimatore dei servizi della grande A, anche se ho fatto acquisti sul loro sito (specialmente libri in inglese) un numero ristretto di volte, causa anche il non chiarissimo sistema di commissioni sulle spese di spedizioni. Di fatto, per capire quanto si sarebbe pagato per l'acquisto di un prodotto, era sempre necessario (dopo essersi registrati, se stessi e la propria fedele compagna, la carta di credito) giungere fino al penultimo passo dell'acquisto, subito prima della conferma, per vedere la fatidica cifra, quella delle spese di spedizione.

Finalmente si potrà accedere a un vastissimo catalogo di titoli molto raramente reperibili in lingua italiana (penso a uno splendido libro di acustica che ho comprato qualche mese or sono) e abbattere considerevolmente le spese accessorie. Si legge infatti nella pagina principale che a fronte di una spesa fissa di 10 € all'anno, tutte le spedizioni saranno effettuate gratuite.

Niente da dire, se non benvenuto...

martedì 23 novembre 2010

Quei quattro muoni dall'unico-lab

Qualche giorno fa è apparso sull'unico-lab questo post a firma del sempre ottimo Toto Bulgheroni su quella che pare una misura particolarmente interessante presa nell'ambito di CMS al CERN. L'articolo è veramente ottimo, fortemente consigliato a chi non l'avesse ancora letto!

Negli ultimi giorni, il CERN di Ginevra è tornato a fare notizia e a comparire sulle pagine dei giornali per almeno due ottimi motivi. L'ultimo riguarda l'intrappolamento di anti-idrogeno e il secondo, invece, la sostituzione dei protoni con ioni di piombo nel collisore LHC. Questi avvenimenti hanno goduto dell'onore delle primi pagine anche sui giornali generalisti perché evocano curiosità e paure ancestrale. La trama di Angeli e Demoni, un dei best-seller di Dan Brown, si centra proprio sulla capacità del laboratorio ginevrino di produrre e immagazzinare anti-idrogeno; e l'idea che il prodotto di una collissione tra ioni di piombo possa generare una situazione simile a quella del Big Bang è decisamente molto attraente... Leggi il resto.

giovedì 18 novembre 2010

Intrappolato per la prima volta l'anti-idrogeno

Da Le Scienze

 
Un gruppo di ricercatori del CERN è riuscito a creare e a "intrappolare" un gruppo di 38 atomi di anti-idrogeno, in modo da tenerli in essere per 172 millisecondi, quasi un sesto di secondo, aprendo le porte alla possibilità di studiare a fondo le proprietà dell'antimateria. La notizia è riportata in un articolo pubblicato su Nature. Il risultato è stato ottenuto dalla squadra che lavora all'esperimento ALPHA (Antihydrogen Laser PHysics Apparatus).

I primi atomi di anti-idrogeno furono prodotti già nel 2002 al CERN, ma fino a oggi il loro tempo di sopravvivenza non superava pochi microsecondi, dato che entrando in contatto con la materia normale si annichilavano.

"Ci stiamo avvicinando al punto in cui potremo fare diversi tipi di esperimenti sulle proprietà dell'anti-idrogeno", ha osservato Joel Fajans, che ha partecipato allo studio. "All'inizio faremo alcuni 'rozzi' esperimenti per testare la simmetria CPT, ma visto che finora nessuno è stato in grado di fare questo tipo di misurazioni sull'antimateria, è già un buon inizio."

La simmetria CPT (carica-parità-tempo) esprime l'ipotesi che le interazioni fisiche appaiano le stesse invertendo sia la carica di tutte le particelle, sia le coordinate spaziali, sia la direzione del flusso del tempo. Qualsiasi differenza fra idrogeno e anti-idrogeno, come per esempio differenze nel loro spettro atomico, violerebbe la simmetria CPT, sovvertendo l'attuale "modello standard" delle particelle e delle loro interazioni, ma potrebbe spiegare perché l'antimateria, creatasi in uguale quantità rispetto alla materia alla nascita dell'universo, sia oggi sostanzialmente assente.

L'intrappolamento dell'anti-idrogeno è un'operazione molto complessa, dato che si tratta di una particella neutra, e le normali "bottiglie magnetiche" utilizzate per contenere particelle cariche, come gli atomi ionizzati, non servono allo scopo. Per riuscire nel loro intento, i ricercatori hanno dovuto sfruttare il minuscolo momento magnetico degli atomi, ma per poterlo fare hanno dovuto lavorare con atomi di anti-idrogeno portati a una temperatura di appena 0,5K, cosa che a sua volta ha richiesto il rallentamento degli antiprotoni di un fattore cento miliardi rispetto all'energia con cui emergevano dal deceleratore di protoni.

mercoledì 17 novembre 2010

The IT division never sleep

Ciao a tutti.
La "IT division" dei fisici dell'Insubria non dorme mai, e quando lo fa sogna come migliorare quello che già ha costruito. L'era tecnologica che viviamo ci mette di fronte ogni giorno nuove sfide e opportunità, e i nostri "committenti" non mancano di spronarci a battere nuove vie.

Il Quanto non poteva essere confinato in una pagina del blog, che pure ha contribuito in maniera sostanziale alla sua creazione [ricordo la prima discussione seria del blog che era appunto sul nome da dare alla nostra iniziativa di divulgazione], aveva bisogno di una spazio tutto suo.

Detto fatto, la ITdiv nella persona del nostro veterano blogmaster Teo si è messa in azione ed è fiera di presentarvi il sito de il Quanto!!

Ci vorrà ancora un po' di lavoro perché siano disponibili tutte le funzioni che abbiamo in mente e il cartello che avvisa del sito in costruzione rimarrà ancora per un po', ma ormai siamo operativi ben oltre il livello minimo richiesto.

Chiaramente su queste pagine non cambia nulla, continueremo a seguire e a pubblicare mese dopo mese il frutto del duro lavoro della volenterosa e ardita redazione, che a questo punto si è conquistata il suo personale "parco giochi".


Buona navigazione!

danG

lunedì 15 novembre 2010

Quanto is back

Dopo lungo e faticoso travaglio ecco finalmente il numero di novembre de il Quanto, che per la prima volta nella sua breve storia abbandona la "casa madre" del dipartimento di fisica e matematica per un'escursione nella chimica organica e nel suo contributo per la sintesi farmaceutica.

Prestissimo saranno pubblicati anche i conti del problema proposto in quarta pagina, ovvero se conviene o meno correre sotto la pioggia (mai periodo fu più azzeccato per un articolo del genere). Per ora vi lasciamo a bocca asciutta ma sicuri che vi gusterete la suspense.

UPDATING: Ecco i conti della quarta pagina!

Buona lettura!


La redazione

giovedì 11 novembre 2010

Manodopera per Lariofiere

Sì, capisco che già il titolo non è molto appealing...
Ma tant'è.

COSA: "Young"- fiera di orientamento per giovani: le università e il mondo del lavoro si presentano ai ragazzi.
DOVE: Lariofiere, Erba.
QUANDO: dal 17 al 21 novembre, ovvero da mercoledì a domenica prossima.
ORARI: mercoledì-venerdì: solo mattina. Sabato-domenica: all day.

La Facoltà di Scienze sarà presente con una serie di stand di chimica, scienze ambientali, fisica e matematica; organizzerà miniconferenze ed esperimenti per gli studenti. C'è bisogno quindi di volontari per l'assistenza agli stand, agli esperimenti, e come punto informazioni, visto che solo dal mercoledì al venerdì si sono prenotati 2000 studenti delle superiori. Credo non disdegnino un aiuto anche nelle operazioni di sbaraccamento (domenica sera) e organizzazione (martedì 16).Se c'è qualcuno che ha in uno di questi giorni un po' di tempo libero, commenti qui sotto oppure invii una mail a me o contatti direttamente la prof.ssa Prest. Grazie!

sabato 6 novembre 2010

Fisica & arte

Saluti a tutti i lettori fisici e non.
Preparando la presentazione per l'assemblea di settimana prossima mi sono imbattuto nella necessità di mettere un'immagine "a tema" per ogni corso di laurea della Facoltà di Scienze. Rifiutandomi di fare una ricerca su google immagini mi sono rivolto a un po' di studenti di tutte le "specie" che compongono la fauna della Facoltà, mentre pensavo di gestire personalmente la faccenda per la fisica.

Avevo già bene in mente cosa fare, avevo già inquadrato il soggetto, la luce e tutto il resto, quando stamattina sono stato colpito da un'illuminazione che mi ha fatto ricordare che nel nostro corso di laurea ci sono personaggi dalla prominente vena artistica che (forse) potrebbero presentare un lavoro migliore del mio.

Quindi lancio il "concorso" [aperto a tutti (ma proprio tutti) i lettori]: mostrate "cosa" è la fisica per voi, cosa si fa, come la vivete [anche l'autoironia è ben accetta dal sottoscritto...]. Qualsiasi tecnica è buona: acquarello, olio, fotografie, collage... mandate i vostri lavori (in formato elettronico) all'indirizzo di posta degli studenti della facoltà (scicomo@gmail.com) e giovedì sera un'apposita commissione (?!) sceglierà l'opera da mettere nella presentazione e vedremo cosa fare delle altre [chi lo sa, magari ci ritroviamo con la mail intasata di opere d'arte e organizziamo una mostra (chiaramente con asta finale)]

Bene, buon lavoro e buon fine settimana!

daniele

PS: L'assemblea di venerdì prossimo è essenzialmente logistica: chiunque avesse domande su come "funziona" l'università o avesse qualche problema particolare può contattarci (sempre all'indirizzo scicomo@gmail.com) in modo che possiamo cercare le risposte e averle già pronte per venerdì.

sabato 23 ottobre 2010

Proposta partecipazione

Ciao a tutti, sulla mail del blog di Facoltà è arrivato un invito a partecipare ad una iniziativa piuttosto accattivante, vi allego il tutto:


Le scrivo per invitare Fisici Insubria a partecipare alla 12° edizione del Carnevale della Fisica che ospiterò sul mio blog Scientificando il 30 ottobre. Sarà una edizione speciale perché dedicata alla didattica (da ogni livello scolastico...all'Università), anche se saranno bene accetti i contributi a tema libero.


Questo il post di presentazione con tutte le informazioni su come partecipare.

Resto in attesa di riscontro.
 

A presto!
 

A.R.
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http://scientificando.splinder.com
http://lanostramatematica.splinder.com
http://websomethingelse.blogspot.com
http://www.nereide1.net/blog
http://www.ricerchemaestre.it
http://elaborando.tumblr.com

Day -1

Inizia il conto alla rovescia: domani a quest'ora, se i gitanti svizzeri e francesi in autostrada lo permetteranno, staremo varcando plausibilmente le soglie del Cern.
Sì, lo so che non siamo i primi nè saremo gli ultimi, e nessuno prima di noi s'è mai permesso di accaparrarsi una fetta di blog per costringere i colleghi a sorbirsi commenti e impressioni di una "semplice" settimana di lavoro (chi lo sa?) lassù in terra elvetica. Però dopotutto questo spazio è nostro in quanto fisici, e in quanto fisici questi giorni entreranno di diritto nelle pagine d'agenda che ci porteremo sulle spalle, nello zaino che, coccio per coccio, raccoglierà i pezzi della nostra carriera, presente e futura. Dopotutto quelle quattro lettere che non si sa mai se scrivere maiuscole (perchè è un acronimo) o minuscole (perchè tanto è un nome autoconsistente ormai) racchiudono le più alte ambizioni di uno studente di liceo scientifico; provocano brividi d'ammirazione nei non addetti; sono l'indicazione per il Paese delle Meraviglie di ogni fisico delle particelle nato in Europa. E anche a non essere fisici delle particelle, sapere che per una settimana saremo fianco a fianco di chi là dentro ci ha costruito una carriera, e che cammineremo sopra i cunicoli le cui sentenze il mondo intero sta aspettando con un misto di curiosità, speranza e scetticismo che ha contagiato anche gli umanisti...
Staremo una settimana al Cern. Dico! Ci rendiamo conto?
In realtà no. Sto preparando la valigia con la curiosità di chi ha da riempire una pagina vuota e non ha idea della trama, eppure rabbocca con cura l'inchiostro alla stilo, perchè sente l'ispirazione. Cosa faremo? Potrà la mia proverbiale inabilità informatica essere d'aiuto in qualche modo all'analisi dati? Potremo aiutare, oltre che imparare e lasciarci risucchiare dall'atmosfera aulica e operosa di quel luogo troppo in là per certi sogni? Riusciremo ad essere all'altezza del compito di raggranellare esperienze, lezioni e conoscenze in nome dei tanti nostri pari che sapendo dove stiamo andando, ci invidierebbero?
Chi lo sa. Per ora è una pagina bianca in attesa di essere inaugurata da una penna; e se sarà un tratto impercettibile o una riga spessa e indelebile, e se saranno frasi o disegni o calcoli; un racconto umoristico o una poesia ermetica o un dramma, ve lo sapremo dire.
Per il momento lasciateci coccolare quest'incomprensibile voglia di scoprire, insieme alle sue attese e ai suoi dubbi...
E permettete anche il formarsi improvviso di questo pensiero: grazie all'università, proprio questa: l'Insubria; e grazie a quelle persone che hanno pionieristicamente deciso di accollarsi il peso di un gruppo di studenti qualunque, per far vivere loro un'esperienza che non tutti gli studenti di triennale hanno la possibilità di fare. Tra tante magagne, polemiche, lamentele, questa è una grande opportunità: e noi, fieri studenti insubrici, ce l'abbiamo!

domenica 17 ottobre 2010

100 e passa

Un paio di settimane fa il blog Fisici Insubria ha raggiunto la soglia dei 100 post pubblicati, ormai abbondantemente superata.
Ne è passata di acqua sotto i punti da quando nell'ottobre dello scorso anno il Teus, nostro indiscusso blogmaster e presidente onorario del blog, con un blitz repentino e inaspettato ha varato questo spazio virtuale per noi studenti di Fisica dell'Insubria di cui si parlava da tempo ma che nessuno si era ancora preso la briga di creare.

Ma mentre l'acqua scorreva sotto i ponti, noi non siamo certo rimasti a guardarla... abbiamo studiato e imparato un sacco di cose nuove, su queste pagine si sono accesi dei dibattiti interessanti e appassionati, abbiamo organizzato un'iniziativa di divulgazione scientifica di ottimo livello come il Quanto e messo in piedi un OpenDay GALATTICO, ci siamo sbattuti in $N$ modi diversi per $M$ motivi differenti, continueremo a farlo e credo che alla fine ne valga la pena.

Scorrendo i titoli dei post pubblicati tornano alla mente situazioni che sembrano ormai lontane nel tempo, ma c'è una costante che ci portiamo dietro da ormai un anno di post, anche se ha radici ben più antiche: le polemiche sulla nostra Facoltà.

Alle polemiche e alle accuse che, non facciamoci illusioni, continueranno ad arrivare, risponderemo sempre mostrando la passione che ci anima nello studio.

A questo proposito pubblico una appassionata lettera aperta scritta dagli amici del secondo anno di chimica:

Siamo il secondo anno del Corso di Laura Triennale in Chimica, presso la Facoltà di Scienze dell’Università dell’Insubria di Como. Siamo tredici compagni di classe. Siamo un costo per lo Stato: siamo un costo per voi.

Ogni mattina quando arriviamo in classe ci guardiamo in faccia, ci diamo il buon giorno chiamandoci per nome e, al contrario di quello che succede in molte altre Facoltà, non abbiamo mai problemi di sovraffollamento delle aule; anzi, ci sediamo quasi sempre negli stessi posti come se quel mezzo metro di legno appartenesse proprio a noi. 
Questo perché, oggi, in Italia, la chimica “si vende” per poco. Sì…si apprezzano i suoi prodotti, i suoi benefici ma senza mai ricondurli a Lei. Alla mente della chimica. Ciò che non si conosce fa paura, ciò che non si capisce non si apprezza e tutto quello che opera in silenzio si dimentica. 
Anche se la nostra nascita in questo mondo silenzioso è avvenuta da poco, e non comprendiamo fino in fondo quella “nobiltà del farsi signori della materia” a cui Primo Levi (a potremmo scrivere altri centinaia di nomi) era tanto fedele, la percepiamo ogni mattina, quando con tanto impegno, e molta di più pazienza ci viene trasmessa, più dei concetti, delle leggi, delle formule... la passione. Non solo per la chimica ma anche per il sapere, per la ricerca ed infine per il conoscere quello che non si capisce; per poterlo apprezzare. 
Quando vi chiedete cosa si impara praticamente ad una Facoltà scientifica, noi ci azzarderemmo a rispondervi che prima di tutto a noi insegnano tutto questo. 



Per oggi però rompiamo il silenzio perché non possiamo accettare, soprattutto a vent'anni, di sentirci dire continuamente che per avere un futuro dobbiamo fuggire da qui, che ciò che non va è talmente grande che non può essere cambiato. 
Noi possiamo cambiarlo...e dopo averci provato, come direbbe un criticato filosofo del '900 a proposito “della guerra e degli uomini di guerra”, se il nostro pensiero soccomberà, la nostra onestà nell'averci provato dovrà ancora gridare trionfo! 
La nostra voce non è da interpretare esclusivamente come una critica ad alcuni commi del Ddl Gelmini,che sebbene tratti di questioni imminenti non è il punto focale della questione, ma come una richiesta d'aiuto da parte di un mondo che sta lentamente scomparendo trascinando con sé una vita di lavoro e sacrifici di diecimila ricercatori. 
Quello che qui manca prima dei riscaldamenti nelle aule, quello che manca ancor prima dei fondi per poter sostenere i laboratori, è la fiducia in noi e in loro che lasciano da parte il loro obiettivo, senza dimenticarlo, per poter dare un futuro a noi vedendo già troncato il loro. 
La ricerca italiana non trova difficoltà ad essere riconosciuta e apprezzata all'estero, i ricercatori che operano ancora qui lo fanno per dare qualcosa in cambio al loro Paese e a tutti coloro che hanno creduto in loro. 



Oggi il nostro obiettivo non è informarvi sul funzionamento della ricerca italiana e nemmeno convincervi che il costo che essa comporta è in realtà un investimento. Non vogliamo nemmeno darvi i dati tecnici o farvi il resoconto di come procede la protesta che ha investito le università nell'ultimo periodo o lamentarci dei “disservizi” che come studenti abbiamo subito, oggi il nostro obiettivo è farvi capire che dietro al mondo universitario corrotto e privo di meritocrazia spesso descritto dai mass media e radicato nell'immaginario popolare esiste il nostro mondo universitario, composto da una gioventù non tutta “bruciata” ma ancora piena di voglia di fare e rifare, di imparare e migliorarsi. 
Un'università non vecchia e decadente ma solo in letargo, che per essere risvegliata necessita, oltre al nostro impegno, l'interesse comune e la vostra voglia di informarvi come soggetti attivi; visto che il nostro lavoro ricade direttamente su di voi. 



Oggi noi potremmo alzare la voce, scendere in piazza a protestare, accusare i ricercatori, i Presidi di Facoltà, i Rettori cadendo in una guerra dei poveri destinata a placarsi con il tempo, e quando qualcosa che non va non interesserà più direttamente noi, girare la testa dall'altra parte tornando a perpetuare quel silenzio rovinoso,che regna da secoli nel mondo accademico.


Noi oggi abbiamo capito che però questo silenzio magari non incide sulla nostra carriera lavorativa, ma uccide le nostre idee. 
Un tributo così alto per arrivare da qualsiasi parte noi non siamo disposti a pagarlo


Credo che i problemi dell'università vadano ben oltre l'azione di questo o quel governo, che le loro radici siano da ricercare nella visione che la società ha di essa e che queste radici abbiano origini molto lontane nel tempo. Facciamocene una ragione, ci vorranno anni per cambiare questa percezione...


Chiudo questo chilometrico intervento ringraziando tutti gli autori più o meno saltuari e ricordando che qui siamo sempre in cerca di nuove “firme” e collaboratori per il blog, quindi invitiamo chiunque abbia voglia di gettarsi in questa iniziativa a contattarci!

E da domani si ricomincia, a tutti buono studio!

venerdì 15 ottobre 2010

ORARIO LEZIONI

Carissimi,
sono finalmente disponibili gli
orari !!!



Le matricole devono guardare quelli relativi alle lauree nuovo ordinamento (D.M. 270/04), mentre noi "veterani" siamo interessati dalle lauree del vecchio ordinamento.


Fate girare l'informazione!

giovedì 14 ottobre 2010

CDF 14/10/10

Ciao a tutti,
e' stato un cdf molto lungo ma proficuo.

Come prima cosa vi comunico che i ricercatori continueranno nella protesta per tutto il semestre, quindi i loro corsi non ci saranno e saranno tenuti, si spera, il secondo.

Nella prima parte il Preside ha dato tutta una serie di avvisi :

1- ha condiviso il numero delle matricole di quest'anno :
Chimica 23 , Matematica 30 , Scienze Ambientali 48 , Fisica (purtroppo) 7 (il preside pensa che sia dovuto anche al fatto che al poli hanno potenziato e meglio pubblicizzato il corso in Ingegneria Fisica)

Ad ogni modo, anche a Varese hanno avuto delle perdite in quanto quest'anno tutti i diversi cdl di biologia sono stati accorpati in uno solo.

2- si e' fatto notare come la protesta abbia portato i politici a compiere un passo falso : il DDL Gelmini ora non e' piu' a costo Zero e risulta incapiente; questo vuol dire che la sua discussione e' rimandata dopo quella della manovra finanziaria.

3- e' in corso di valutazione un interessante progetto di coolaborazioni Inter-Ateneo con altre universita' a noi vicine soprattutto per i c.d.l specialistica di fisica e matematica. In pratica l'idea sarebbe quella di istituire dei corsi di laurea a cavallo tra due Universita'.

4- L'anello dovrebbe finire per fine Novembre 2010 !! Entro meta' novembre inoltre dovrebbe essere assegnato il lavoro per la costruzione della palazzina dei Chimici.


Entrando nei dettagli :

3- la commissione di valutazione di questo progetto e' formata da Caccia,Parola,Setti e Treves. Il Magnifico Rettore non si e' detto contrario, ma ha nominato una sua commissione in cui c'e' lui stesso, un amministrativo e Treves.
Il DDL Gelmini prevede che universita' che perseguono questi accordi abbiano dei vantaggi nell'assegnazione degli FFO (fondi di finanziamento ordinario).

Dato che l'inizio lezioni e' slittato, il primo semestre finira' indicativamente l'11 Febbraio. Come conseguenza anche il secondo semestre subira' uno slittamento complessivo di due settimane rispetto al consueto inizio. In totale quest'anno accademico faremo due settimane in meno di lezione.

Il consiglio ha infine approvato una mozione di ringraziamento agli studenti per il sostegno dimostrato a ricercatori e docenti in questo momento difficile.


Noi rappresentanti abbiamo sollevato il problema della mancanza degli orari sul sito e ne abbiamo sollecitato la pubblicazione anche senza l'indicazione dell'aula in modo da avere almeno un'indicazione.
Abbiamo inoltre chiesto informazioni riguardanti i corsi dei c.d.l in Informatica e SBAC : per i primi molti saranno in video conferenza e altri saranno tenuti da docenti di altri c.d.l. , per SBAC sono stati chiamati docenti esterni.

Abbiamo scoperto che i docenti non possono richiedere le nostre email insubria per colpa della legge sulla privacy e diventa quindi difficile per loro riuscire a farci avere avvisi per le lezioni ecc. Questa mi sembra una gran cavolata in quanto sono create apposta alla nostra immatricolazione. Dobbiamo fare qualcosa..

Ad ogni modo, le lezioni partiranno senza troppi problemi e buchi e nessuno rischiera' l'anno .


essendo oggi Giovedi' auguro a tutti un buon week end e un buon inizio di anno accademico..

lunedì 11 ottobre 2010

Viaggio a Ginevra/2

Che impressione hanno fatto Ginevra e il Cern? In poche righe un po' poetizzanti, l'impressione di entrare in un posto (il Cern) dove le vie, le piazze e i cortili portano i nomi di Pauli, Bell, Einstein..., e rendersi conto di trovarsi nel luogo del mondo dove batte il cuore della fisica delle particelle; e sentirsi quasi dentro uno di quei vecchi film ambientati nella guerra fredda, con gli scienziati che lavorano di notte in laboratori incastrati a labirinto, i corridoi angusti e freddi di luce al neon intrecciati ad arte, e poi fuori ritrovare le foglie degli alberi già ingialliti dei giardini crepitanti sotto le scarpe...E spostandosi ancora un po' rientrare nell'ordine e nella precisione delle strade di Ginevra, sorvegliate dai suoi palazzi in vetro e cemento e dalle ville neoclassiche, e incontrare per le vie la commistione di Paesi e culture di tutto il mondo private di ogni eccesso, di ogni fanfaronata, del disordine colorato in cui si presentano in altri ambienti, e sistemate, i loro colori un po' più discreti, nel rigore tipicamente svizzero delle vetrine e delle insegne a loro riservate.


10 momenti da ricordare della gita
1.La pizza del ristorante italiano (ma con proprietario spagnolo...) in Rue de Lausanne;
2.La visita al meraviglioso giardino botanico;
3.La palla al plasma e il contatore Geiger e il resto della mostra Microcosm (e la Cri che solleva con una mano non i 12 kg pesati sulla Luna, ma quelli pesati sulla Terra...!);
4.Martino che canta "I cosacchi" (Zecchino d'Oro circa 1994);
5.Le terrificanti vibrazioni del ponte di Ginevra;
6.Lo schermo nella mensa del Cern dove trasmettono i risultati e gli aggiornamenti degli esperimenti in corso;
7.Mirco a Fede: "Ah già, anche tu sei una donna!"...; Mirco a Cate: "Sei un'ochetta!";
8.Il murales all'interno dell'edificio di Atlas con lo schema del rivelatore in scala 1:1;
9.Chiara e Fede che circoscrivono le colonne sonore dei cartoni Disney esistenti tra le ore 00.35 e l'1.20 di sabato notte; la Cate che canta e suona la chitarra; e soprattutto la stessa chitarra rimpallata fra Chiara, Cate, Teo e Martino, suonata ininterrottamente dalle 10.30 alle 15.30 all'andata e dalle 19 alle 24.30 al ritorno;
10.La famosa ipotesi di Baserga sul getto d'acqua di Ginevra.

Visita al CERN

Bello

mercoledì 6 ottobre 2010

Posto un'email che mi è arrivata da una coordinatrice dei ricercatori (Gloria Tabacchi):

Vi sembra degno di un Paese Civile che una legge indecente che smantella l’Università pubblica e deruba i giovani (e anche i meno giovani) del loro futuro debba essere emanata, e per di piu' in questo modo sconcio? 23 ore di fila di discussione alla camera per 600 emendamenti ????

Vale cosi' poco il nostro lavoro e la nostra funzione sociale? Davvero non conta piu' nulla la formazione delle generazioni future? Non dovrebbe essere l'universita' il riferimento culturale e morale di ogni paese che si aspiri a definirsi civilizzato? Vogliamo davvero lasciargli fare una schifezza del genere?

Mettiamoci una mano sulla coscienza e usiamo tutti i mezzi che abbiamo a disposizione per dire NO.

1) PER FAVORE vi prego di diffondere il piu possibile questa notizia.

2) Partecipiamo numerosi a assemblee e iniziative per comunicare le ragioni della protesta fuori dalle aule universitarie.

3) A Milano il giorno 8 corteo di tutti gli atenei lombardi / studenti medi a partire dalle 8.30 da Festa del Perdono. Segue assemblea a partire dalle 12.30. Auspico numerosa partecipazione da Como. Vi comunicherò tramite volantino i dettagli.

4) Per iniziative dei ricercatori della rete29aprile insubria consultate il blog:
http://r29ainsubria.wordpress.com/ oppure contattate indirizzo email r29ainsubria@googlegroups.com

Personalmente non approvo le modalità della protesta, anzitutto perchè mi risultano poco chiare e perchè c'è una chiusura agli studenti che non la pensano come i ricercatori, ma credo che oggettivamente riservare a una riforma di gran parte del sistema accademico nazionale un solo giorno per la discussione finale sia esagerato.

A mio avviso, ci sarà comunque poco da fare: per tanti altri provvedimenti si è proceduto a colpi di decreto legge o di fiducia, dunque non ci si può meravigliare. Perlomeno, la cosa non mi meraviglia.

domenica 3 ottobre 2010

Assemblea sulla protesta dei ricercatori

Saluti a tutti,
vi segnalo che 
martedì 5 ottobre alle 14:00  in Aula Magna 
si terrà un'assemblea dei ricercatori 
aperta agli studenti e alla cittadinanza in cui spiegheranno le motivazioni della loro protesta ed esporranno le loro proposte.


E ora un po' di link: trovate l'avviso e le motivazioni della convocazione dell'assemblea qui, il comunicato stampa dei ricercatori dell'Insubria e il blog della Rete 29 aprile dell'Insubria.


Penso sia molto utile partecipare, se non altro per ascoltare le ragioni di una protesta che stiamo sentendo molto.


Nel frattempo, buona domenica!

giovedì 30 settembre 2010

RINVIO LEZIONI

Ulteriore rinvio delle lezioni deciso dal consiglio di Facolta' di Scienze Como per il giorno
18/10/2010

Tengo a sottolineare che i rappresentanti in CDF non sono assolutamente stati avvisati di questo cambiamento. L'avviso ufficiale viene messo nella sezione avvisi-orario del sito della facolta'. Tenetelo controllato perche' la data potrebbe ancora cambiare.

Ritengo che non sia assolutamente corretto che la Facolta' non invii alcun avviso per e-mail ad ognuno di noi.

I buchi neri non sono più (così) neri

Articolo comparso sul corriere della sera di oggi.






MILANO - Il buco nero non è più nero. E Stephen Hawking aveva ragione: la luce può sfuggire dai mostri celesti spesso nascosti nel cuore delle galassie (compresa la nostra Via Lattea) o disseminati nei loro infiniti spazi. L'astrofisico britannico lo aveva teorizzato oltre trent'anni fa, nel 1974, suscitando da allora polemiche tra favorevoli e contrari. Mancava una prova per stabilire la ragione ed ora, per la prima volta, questa viene raccolta da un gruppo di ricercatori guidati da Daniele Faccio del Dipartimento di fisica e matematica dell'Università dell'Insubria a Como. Ha collaborato alla ricerca Francesco Belgiorno dell'Università degli Studi di Milano e primo firmatario del lavoro in pubblicazione su Physical Review Letters.
Il buco nero nasce quando una stella muore se nella sua luminosa vita aveva una massa superiore ad una quantità stabilita. Allora la materia collassa e si concentra in uno spazio ristrettissimo manifestando una potentissima forza di gravità capace di trattenere qualsiasi cosa. Nulla può sfuggire dal suo orizzonte, nemmeno i fotoni che compongono la luce. Ed è proprio per questo che è «nero», perché i telescopi non riescono a vederlo. Ma Hawking, calcolando la temperatura dei mostri (la quale dice quanto brilla un corpo celeste), aveva constatato che pur essendo un miliardo di volte più bassa di quella dello spazio circostante (270 gradi sotto lo zero centigrado) dimostrava che qualcosa sfuggiva.
Il processo è stato ricostruito in laboratorio a Como illuminando con un laser un blocco di vetro con particolari caratteristiche. «I fotoni della luce interagendo con il materiale molto denso - spiega Daniele Faccio - riproducono lo stesso effetto che si verifica nella zona circostante il buco nero battezzata "orizzonte degli eventi". Qui accade, e lo abbiamo misurato, che una particella, il fotone a frequenza negativa, venga assorbita e quella che lo accompagna a frequenza positiva emerga. A separarli è proprio l'orizzonte e una volta divisi non possono più ricongiungersi». Ma uno dei due, potendo sfuggire, diventa appunto rilevabile. Così nasceva la «radiazione di Hawking» com'era stata chiamata dopo la formulazione della teoria da parte del geniale scienziato. Egli, infatti, sostiene che i buchi neri evaporano, si dissolvono con il tempo, perché fornendo l'energia ai fotoni che se ne vanno in continuazione questa, ad un certo punto, si esaurisce e del «mostro», alla fine, non resta più nulla.
Il risultato è frutto di spiegazioni, precisa il team leader del gruppo, che inglobano dalla teoria quantistica alla relatività generale di Einstein alle teorie sui buchi neri; cioè un insieme di concetti che animano la fisica più d'avanguardia. Tuttavia questi risultati non solo aprono una finestra sulla conoscenza di uno dei misteri più affascinanti del cosmo ma prospettano addirittura delle future applicazioni nel mondo delle telecomunicazioni quantistiche. «La radiazione di Hawking - commenta su New Scientist Ulf Leonhardt dell'Università inglese di St. Andrew's - non è più soltanto un sogno teorico ma è diventata finalmente qualcosa di reale».


Qui il link di lescienze in cui c'e' anche il link all'articolo comparso su Physical Review Letters.

Altri link: Economist....... New Scientist.......... Laprovincia

domenica 26 settembre 2010

PHD (Piled Higher and Deeper)


"Life (or the lack thereof) in Academia" è il sottotitolo di una striscia di fumetti con ambientazione l'università di Standford il cui autore Jorge Cham, con occhio ironico e autocritico, descrive la normale vita universitaria vista dagli occhi di uno studente. E' davvero divertente e sagace, con battute a volte ricercate, adatte naturalmente ad un pubblico di ugualmente afflitti universitari.

In attesa di conoscere il nuovo fumettista de "Il quanto", butto lì come idea quella di inserire una o più di queste strisce per numero. Lo renderebbe certamente più accattivante. Mi propongo fin da ora come traduttore nel caso la cosa andasse in porto. L'autore stesso incoragg
ia giornali universitari alla pubblicazione delle sue strisce GRATUITAMENTE! (vedi http://www.phdcomics.com/newspapers/).

Comunque godetevelo!

Ecco il link per le migliori 200 strisce: http://www.phdcomics.com/comics/most_popular.php

Ecco alcuni esempi:













venerdì 24 settembre 2010

E' nato (bis)!


Il lieto evento è avvenuto intorno alle 17:33 di venerdì 24 settembre 2010...
...ecco il primo vagito del "Quanto", appena uscito dall'incubatrice (un pacco di carta marrone in un angolo della Tipografia di Como)!

mercoledì 22 settembre 2010

carissimi,
sulla provincia di ieri hanno dedicato un'intera pagina alla nostra universita'.
La prima parte era piu' che altro dedicata a Varese e alle varie promesse fatte e non mantenute sulla comunicazione delle due citta'.
La seconda parte sembra molto piu' interessante in quanto fa delle considerazioni all'interno del contesto nazionale, e di questa mi ha particolarmente interessato la classifica fatta considerando il voto di maturita' degli iscritti.. A quanto pare da noi solo circa il 14% degli iscritti ha un voto di maturita' superiore del 90, quindi si faceva un discorso sul fatto che i ragazzi piu' brillanti preferiscono scegliere un'universita' piu' prestigiosa a livello internazionale..

Dunque mi chiedo, perche' non mostriamo un po' di piu' i nostri trofei?
Abbiamo docenti di fama internazionale, perche' non "vantarcene" un po' di piu'?
Alcuni ragazzi potrebbero prescindere dal nome dell'universita' e capire quale sia il suo reale valore e vantaggio. Dico questo in quanto io feci la scelta Insubria perche' avevo saputo che le persone che ci lavorano sono tra i migliori.


Per chi volesse leggere la pagina de La Provincia la trova qui in formato pdf.

martedì 21 settembre 2010

CCD del 21/09/10

Innanzitutto, si è parlato del problema delle poche immatricolazioni di fisica quest'anno finora (solamente 5), cercando di capire se questo sia un problema relativo alla sola Insubria, al fatto che il bacino comasco non sia abbastanza ampio per raccogliere abbastanza studenti interessati allo studio di questa materia; se sia un problema relativo all'interesse verso la fisica in generale o sia dovuto ad oscillazioni casuali del numero di iscritti. Tra le possibili soluzioni proposte, vi sono quelle di mandare articoli alla Provincia (il giornale) relativi ad argomenti di fisica, o allo studio della fisica, sia da parte di professori e ricercatori, sia da parte di studenti, per riaccendere nelle persone l'interesse verso questa materia e smentire alcune "leggende metropolitane" secondo le quali sarebbe difficile trovare lavoro (anche se non tutti le hanno reputate solo leggende), oppure cercare di far pubblicare sempre alla Provincia, magari come inserto scientifico, le uscite de "Il quanto". Alla richiesta di (credo) un professore di chi fosse disponibile a collaborare per la stesura di qualche articolo, non si è però notato un grande entusiasmo generale (un eufemismo).

Altre comunicazioni:
  • Le lauree si terranno il 12-13 ottobre;
  • Sono state visionate 2 pratiche studenti (non so se posso scrivere i nomi, vorrei rispettare la privacy) ma non ho idea con che esito.
Inoltre si è introdotto un colloquio per accedere ai corsi della specialistica, anche se non sarà obbligatorio per gli studenti di fisica che abbiano superato una certa soglia di voto (da qualunque università provengano).

INIZIO LEZIONI

Avviso per tutti gli studenti

Per protesta verso alcuni aspetti penalizzanti della Riforma Gelmini e per protesta contro il trattamento iniquo e punitivo riservato alla docenza Universitaria nella Manovra Finanziaria, il Consiglio di Facoltà di Scienze - Como all'unanimità ha deliberato il


rinvio dell'inizio delle lezioni al giorno 11.10.2010.

domenica 19 settembre 2010

IL QUANTO E' TORNATO

Per tutti i naviganti che attendevano spasmodicamente il nuovo numero de Il Quanto dopo aver letto e riletto il numero estivo fino a impararlo a memoria e ancora di più per chi pensava che dopo la pausa estiva non saremmo mai ripartiti, ecco a voi il nuovo numero di settembre in cui il prof. Caccia ci piazza sul naso un bel paio di occhialoni di silicio per osservare fotoni e particelle.

Buona lettura!

il Quanto

Chiarimenti su economia e dintorni

Come alcuni di voi avranno sentito, dopo l'ultima travagliata seduta Senato Accademico il rappresentante degli studenti di Como nell'alto consesso ha convocato una conferenza stampa dei rappresentanti degli studenti per cercare di fare un po' più di chiarezza sullo stato attuale dell'Università dell'Insubria.

La notizia della conferenza stampa è arrivata prendendo noi rappresentanti di Scienze un po' di sorpresa, ma personalmente ho deciso di partecipare per incontrare e parlare con gli altri rappresentati di Como delle recenti polemiche che hanno avuto al centro  il polo comasco dell'Insubria. Che se è vero che la nostra Università ha atavici problemi di comunicazione, anche noi nel nostro piccolo abbiamo le nostre colpe. 

Per la cronaca della conferenza stampa mi affido alla ben più consona penna di Valentina Nichele per bagai de comm:



Ieri mattina presso il Teatro Sociale di Como i Rappresentanti degli Studenti dell’Università Insubria di Como hanno indetto una conferenza stampa. Lo scopo era quello di far sentire la propria voce soprattutto con riguardo ai recenti avvenimenti che recentemente hanno scosso il polo comasco. Primo fra tutti il caso dello non attivazione per l’a.a. 2010/2011 del corso di Economia e Management. Gli studenti hanno duramente criticato la scelta di accettare le nuove immatricolazioni con riserva, e far sborsare alle famiglie 650€ senza alcuna certezza. “Sintomo di ben poca serietà”. Per di più “il caso Economia” afferma Federico Gilardoni, rappresentate degli studenti, “è stato aperto e chiuso senza permettere una discussione adeguata e approfondita in merito”. Altro grande problema avvertito dagli studenti è stato esposto da Luca Parravicini, rappresentate degli studenti al CdA: “il continuo favoritismo nei confronti della sola sede varesina è inaccettabile in unauniversità bipolare per statuto” e che “Como deve smettere di sentirsi inferiore a Varese, nei confronti della quale non abbiamo nulla da invidiare”. Hanno poi preso la parola il Decano della facoltà di Giurisprudenza Prof Albertoni e il presidente Univercomo e Fondazione Cariplo ing. Castiglioni evidenziando come la città di Como abbia una così grande potenzialità sul proprio territorio, che con rammarico non si riesce a sfruttare. Anche il vicesindaco Molinari è intervenuta rimarcando la mancanza di un interlocutore. Abbiamo una risorsa come quella dell’Università che porta a Como 5000 studenti,eppure non si riesce ad integrarla nel territorio. Como non riesce ad essere città universitaria, anche perché si avverte la totalemancanza di cooperazione e collaborazione con le istituzioni, più volte auspicate nella conferenza. Sulla querelle rettore Dionigi gli studenti sono stati sottili e non si sono sbilanciati, ma hanno fatto intendere che è un problema da affrontare. Il tema si affronterà; è stato solo rinviato.

 Sulla stampa locale, credo che il pezzo che più trasmette il senso e il contenuto delle dichiarazioni degli studenti sia quello di Andrea Bambace per il Corriere di Como.




Mi permetto di aggiungere alle cronache alcuni punti dell'intervento del decano prof. Albertoni che ho particolarmente apprezzato, dove denunciava fortemente il fatto che l'università italiana negli ultimi trent'anni si è "retta sugli abusi", nei confronti dei ricercatori che non dovrebbero fare lezioni che invece fanno, di professori che (come lui ai tempi in cui insegnava alla Statale di Milano) hanno dovuto fare esami a 2000 studenti quando non possono superare i 500, e degli studenti che erano costretti a seguire le lezioni nei cinema, per cui basta "rispettare la legge" (come fanno ora i ricercatori) per bloccare l'università italiana. Oltre a ciò il decano ha sostenuto che certamente si deve creare un legame tra università e territorio, ma questo non deve incidere su una sacrosanta autonomia dell'Università. Un intervento che mi ha colpito  per chiarezza e incisività, e che pochi hanno citato.


Il comportamento dell'Insubria per quel che riguarda il "misterioso caso economia" ha dell'incredibile. Ricapitoliamo per chi si fosse perso qualche puntata di questo dramma universitario: il consiglio di facoltà di Economia per ben due volte si esprime a favore della non attivazione del corso di economia e management a Como per carenza di docenti alla luce della famosa legge 270. Con una presa di posizione che definirei irrituale il senato accademico va contro il volere della facoltà e decide di attivare ugualmente il corso nonostante permangano i problemi sul numero di docenti. Il corso per questo motivo non compare nella pagina del MIUR dei corsi di laurea in economia. A questo punto arriva il colpo di classe: il 2 agosto con un comunicato stampa a sorpresa l'Insubria informa che le iscrizioni a economia sono "aperte con riserva", nel senso che ci si può iscrivere pagando la prima rata, ma nulla garantisce che il corso venga attivato (in caso di non attivazione la rata viene rimborsata, ci mancherebbe altro). Chiaramente con queste premesse le immatricolazioni al corso di economia non vanno oltre la ventina e il corso viene sospeso definitivamente nell'ultimo senato accademico. 


Questa maniera di agire è stata aspramente criticata nella famose mail che sono girate tra professori e personale nei giorni scorsi, e anche io la trovo francamente imbarazzante.


Questa Università ha delle risorse. Per quella che è la mia esperienza posso testimoniare un'ottima qualità della didattica, una ricerca scientifica di prim'ordine e un'ottimo rapporto docente-studente. Ma non smette mai di fare autogol di immagine con operazioni come quella della sospensione di economia. Non smette mai di stare in silenzio quando si dice e si scrive di tutto su di essa ed è indispensabile un chiarimento che metta a tacere voci e illazioni più o meno fantasiose.




Da un certo punto di vista non smette mai di stupirmi. 






dan