domenica 11 aprile 2010

L'Italia del fotovoltaico

"Secondo Legambiente sono circa 75mila gli impianti fotovoltaici in esercizio distribuiti in 6.801 comuni. Oltre il 46% sono stati installati tra 2009 e 2010, grazie alle alte tariffe del Conto energia." Questa è l'introduzione di un articolo uscito oggi sul quotidiano "TerraNews" intitolato appunto L'italia del fotovoltaico. L'articolo parla di come, in Italia, grazie agli incentivi statali introdotti con una legge del 2007, la presenza di impianti fotovoltaici ad uso "domestico" e non, sia in pratica raddoppiato nel giro di un paio di anni. Ma in cosa consistono questi incentivi statali denominati "Conto Energia"? In pratica si tratta di un incentivo per 20 anni verso privati, imprese ed enti pubblici che installano un impianto solare fotovoltaico connesso alla rete pubblica. E' possibile l'installazione di tre diversi tipi di impianti:
-installati a terra
-parzialmente integrati nell'edificio
-integrati nell'edificio

Gli incentivi permettono di ammortizzare completamente il costo dell'impianto nell'arco di una decina d'anni, con una vita media dell'impianto di 25 anni. Ma come?
Facciamo un esempio di quanto mi paga all'anno il GSE (Gestore servizi energetici) per un impianto da 3kW:
La remunerazione è diversa dal Nord al Sud, perché lo stesso impianto da 3kW a Milano produce in un anno circa 3.500 kWh, mentre a Palermo, dove c'è più sole, può produrre in un anno oltre 4.500 kWh.
Pertanto, riferendoci ad un impianto parzialmente integrato architettonicamente, il proprietario dell'impianto di Milano riceverà dal GSE 3.500 x 0,423 = 1.480,50 € all'anno, mentre il proprietario dell'impianto di Palermo riceverà 4.500 x 0,423 = 1.903,5 € all'anno. (le tariffe le trovate sul link Conto energia)
E la bolletta dell'energia elettrica?
Riprendendo l'esempio precedente, se il mio consumo annuo è di 3.500 kWattora (chiamati "scatti" sulla bolletta), e il mio impianto produce 3.500 kWattora all'anno, la bolletta si azzera. Questo meccanismo è definito "scambio sul posto", e si effettua con il GSE con un conteggio su base annua dei kWattora consumati e dei kWattora prodotti. Dal 2009 il GSE provvede a rimborsare direttamente il costo dell'energia elettrica pagato al proprio gestore. Se c'è un saldo positivo (cioè abbiamo prodotto più di quanto abbiamo consumato) il GSE non ci paga, ma mette a credito per l'anno successivo l'energia prodotta in più.
Quindi se installo sul tetto di casa un impianto fotovoltaico che produce 3.500 kWattora/anno, risparmio anche c.a. 600 € all'anno di bolletta elettrica.
L'incentivo del Conto Energia e il risparmio sulla bolletta elettrica si sommano, e in un anno guadagno a Milano 1.480,50 € dal Conto Energia e in più risparmio 600 €, e quindi, con un impianto da 3500 kwh/anno, ricavo 2.080,50 € all'anno. A Palermo, il mio ricavo è di 1.903,50 + 600 = 2.503,50 € all'anno.
Vediamo allora che cosa succede in 20 anni.
In 20 anni, il guadagno del Conto Energia + il risparmio sulla bolletta sono:
(1.480,50 € + 600 €) x 20 anni = 41.610 € a Milano
(1.903,50 € + 600 €) x 20 anni = 50.070 € a Palermo
Questo ragionamento semplificato non tiene conto dei prevedibili aumenti della bolletta elettrica: se soltanto ipotizziamo un aumento medio della bolletta del 5% l'anno, le cifre precedenti diventano di oltre 50.000 € a Milano e di oltre 60.000 € a Palermo.

Michele

5 commenti:

  1. Ciao Michele, sono abbastanza lento, specie di domenica e quando si parla di soldi, ma non mi è troppo chiara questa tua frase:
    Quindi se installo sul tetto di casa un impianto fotovoltaico che produce 3.500 kWattora/anno, risparmio anche c.a. 600 € all'anno di bolletta elettrica..

    Ho capito bene il concetto dello scambio sul posto, cioè facciamo un bilancio di quello che produco e quello che consumo. Questi 600 euro sono il risparmio che prevedi grazie allo scambio sul posto?

    Una cosa che mi avevano detto è che in Germania, per esempio, proprio per favorire la diffusione dei pannelli solari, il governo assicurava ai privati produttori di energia un prezzo al kWh prodotto superiore a quello consumato. Da quanto leggo nel tuo post, in Italia entrate e uscite hanno lo stesso peso. E' vero?

    Altra cosa, un ex collega con la passione per il giardinaggio e con un consumo energetico da paura, vorrebbe installare i pannelli fotovoltaici, ma mi ha detto che a parte le carte necessarie per attivare lo scambio sul posto, ci sono anche scartofie comunali per avere l'autorizzazione edilizia per installarli sul tetto. In altre parole, sembra che ci sono dei sindaci che si oppongono e chiamano in causa tutti i possibili cavilli tipo: impatto ambientale, piano regolatore e simili. Nei sai qualcosa?

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  2. Il mio plauso all'uso corretto delle unità di misura. Di solito su questi articoli l'autore scrive kW e kWh così a caso, come se fossero la stessa cosa, e non si capisce mai niente, se è sbagliata solo l'unità di misura o se sta riportando numeri a caso.

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  3. Si Toto, 600€ sono i soldi che in media si spendono per le bollette in un anno. Di conseguenza se hai i pannelli non devi pagare la bolletta. Nella frase che hai evidenziato la produzione di 3500kWh all'anno non è collegata ai 600€ di risparmio, quelli dipendono solo da quanto consumi e non da quanto produci. Ho risposto alla tua domanda??
    Riguardo alle lungaggini burocratiche non mi sono informato troppo, anche perchè non potendomi ora come ora permettere l'installazione dei pannelli ed essendo in condominio, non sono entrato nei cavilli legali. So però che in effetti c'è la possibilità di subire ritardi nel piano di installazione dei pannelli a causa del non breve periodo necessario per ottenere tutte le autorizzioni comunali. Purtroppo nei link da me segnalati non si parla di burocrazia, il mio consiglio è cercare di contattare direttamente il proprio comune per informazioni. L'unica cosa che posso riferire è di aver visto, qualche mese fa, su un programma della rai che sostituiva per qualche tempo report, un servizio che documentava le lamentele di una coppia di ingegneri intenzionati ad avere una casa ecosostenibile, nei confronti del proprio comune, causa mancati permessi e cose varia... La faccenda dipende molto oltre che da regione a regione, da comune a comune, poichè ognuno si regolamenta un pò come vuole.
    Relativamente alla tua domanda sul prezzo dei kWh prodotti non so risponderti con precisione perchè nell'esempio, per semplificare le cose, ipotizzavano che tu consumassi tutta l'energia da te prodotta. Comunque credo che se sfori, consumando più energia di quella da te prodotta, il prezzo che paghi all'enel per kWh è minore di quello che ti danno (il GSE) quando tu produci coi pannelli. Ho risposto alla tua domanda?? (e due..)

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  4. Hai più o meno risposto alle mie domande. Ieri sera mentre ero in macchina stavo facendo due calcoli per vedere se valesse la pena dal punto di vista economico-finanziario fare l'investimento. Non sono sicuro di aver fatto tutti i conti giusti e ho bisogno di consolidare alcune assunzioni, ma a prima vista direi che non è un gran affare.

    Spero di aver sbagliato i conti.

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