Uffa!! Dovrei studiare... Ma come faccio ad astenermi dal rendervi partecipi di una simile "opera umana" quale è questo film?? Dogville è un film del 2003, diretto dal regista danese Lars von Trier, di una profondità che non sono capace di descrivervi a parole. Onde evitare shock vi dico soltanto che il film, della durata di 170 min, è interamente ambientato su di un palcoscenico.
Il regista dice che un film deve essere come un sassolino in una scarpa, anche se a me sembra più un macigno in questo caso.
Ovviamente il film presenta un punto di vista che può piacere o meno oppure essere apprezzato o meno, anche perchè si capisce già dall'ambientazione che l'intenzione del regista non è certo quella di mettere a suo agio lo spettatore. Comunque vi consiglio la visione del film!!
Link Dogville Wikipedia (spoiler)
Link recensione FilmUp (spoiler)
Link Megavideo <--grazie claudio di avermi fatto scoprire questo bel servizio online, se avete una decente connessione lo scaricate in 30min
altrimenti esiste sempre la vecchia (si fa per dire) e buona chiavetta.
Michele
Ed ho appena scoperto che, una volta aperto il link di megaupload, se clikkate sul pulsantino "visualizza in megavideo" sotto al nome del file, potete vederlo all'istante in megavideo e pure in buona qualità. peccato che dopo circa 70min di visione megavideo vi dice che dovete attendere per più di mezz'ora per poter proseguire col film, quindi l'utilizzo di quest'ultimo è consigliato solo se avete a disposizione dei software tipo illimitux per firefox che toglie il limite a megavideo o se siete in grado di rimuovere tale limite.
RispondiEliminacmq scandaloso come avanza la tecnologia!! ora basta, devo studiare...
Basta spegnere e riaccendere il modem/router e, se hai IP dinamico, ti salti la mezz'ora di pausa.
RispondiEliminaIn ogni caso questo film mi manca, me lo vedrò.
P.S. Se ti piacciono film "difficili", onirici, con trama non lineare ti consiglio di vederti qualche film di David Lynch, di sicuro il regista che apprezzo di più (assieme a Kubrick, Darabont e pochi altri eletti).
Aaaaahhh, tra i registi non ho citato Fellini. Che il dio del cinema possa aver pietà di me.
RispondiEliminaFilm che ho già visto tempo fa.. innaturale ma stupendo
RispondiEliminaFinalmente ho avuto tempo di vederlo, ma è davvero bello. Non tanto per la pellicola in sè (comunque davvero originale), quanto per i concetti che ne scaturiscono. E' come uno di quei libri in cui c'è scritto poco o nulla, ma che ti lasciano immaginare tutto il resto, e forse in questo modo il vero film te lo costruisci tu nella tua mente.
RispondiElimina[Inizio spoiler] Mi è piaciuto soprattutto verso la fine, quando Grace parla con suo padre, e lui riprende un discorso che avevano lasciato a metà sull'arroganza. Infatti secondo il padre (un gangster) è più arrogante NON pretendere dagli altri ciò che pretenderesti da te stesso, piuttosto che punire le persone per i loro sbagli. In effetti, credo che spesso anch'io cada in questo tipo di errore; cerco sempre di vedere il meglio delle persone, di non giudicare mai, di essere permissivo perchè credo che la libertò di ognuno vada rispettata. Ma così facendo, sono io che mi metto su di un "piedistallo etico", come viene detto nel film, o sono gli altri che approfittano della mia buona fede?
Inoltre c'è un altro punto che secondo me è uno snodo importante, una questione molto aperta. Grace, guardando la città, pensa che anche lei, se avesse vissuto in quelle case, in quelle circostanze, si sarebbe comportata esattamente come loro. Verso la fine, però, arriva il colpo di scena: ad un certo punto la luce nel paese cambia (sia in senso scenografico che di consapevolezza) e mostra gli abitanti per quello che sono: delle persone immorali che si sono approfittati di Grace, della grazia personificata, di un'anima pura con le mani di alabastro. E allora arriva la vendetta. La domanda che sorge spontanea è: se fossimo stati noi le persone di Dogville, ci saremmo comportati allo stesso modo? Quanto allora l'ambiente influisce sulle nostre scelte, e quanto siamo liberi? In che misura possiamo dire che possiamo scegliere il nostro destino, e quindi dire che siamo noi a scegliere la strada giusta o quella sbagliata? Perchè se la strada è a senso unico, non c'è scelta, e quindi non c'è colpa. Hitler avrebbe fatto ciò che ha fatto se non fosse stato influenzato dal contesto in cui si trovava? Domande di questo genere piacerebbero al mio ex-prof di filosofia.
[Fine spoiler]
Sono belli i film che fanno riflettere. Grazie del consiglio.