Il CCS di questo mese (ex
CCD) è stato più movimentato del solito poichè si è discusso
sulle linee guida da applicare per la nuova disciplina di laurea
triennale. Dato che si è discusso molto dei pro e dei contro di ogni
proposta e solo alla fine si è arrivati ad una visione definitiva
sui metodi da applicare, riporto in questo report solo le decisioni
finali, e non tutto il processo di parlamentaggio, aggiungendo un
paio di osservazioni sui punti più critici su cui si è discusso.
Le questioni di cui si è
parlato sono state:
1) ELEZIONE DI UN NUOVO
PRESIDENTE CCS:
A causa di limiti d'età, il prof. Guarneri non
potrà più essere presidente del CCS e sarà necessario indire
delle ''elezioni'' per sceglire il nuovo presidente, vicepresidente
e segretario del CCS. Se non ci sono candidazioni a sopresa
dell'ultima ora, si prevede che il prof. Parola sarà il nuovo
presidente, con il prof. Guarneri vicepresidente ed il prof. Prati
segretario. Le elezioni saranno valide se parteciperà il 50%+1
degli aventi diritto.
2) AVA (AUTOVALUTAZIONE,
VALUTAZIONE E ACCREDITAMENTO DEL SISTEMA ACCADEMICO ITALIANO):
Come
già accennato in CCD precedenti, per i prossimi anni ci si dovrà
sottoporre ad un processo di valutazione da parte del Ministero per
poter essere accreditati dei fondi necessari per finanziare i corsi
di laurea forniti da questa università. Il piano d'azione per il
futuro si divide in due tempi:
a.) Compilazione del
RAPPORTO DEL RIESAME entro fine Febbraio: In questo rapporto si
cerca di fotografare lo stato presente dell'università e presentare
i problemi principali di questo ateneo. Si richiedono informazioni
su questo ateneo riguardo:
i. Info sui corsi di
studio: andamento dei corsi di studio, numero di matricole, tempo
medio impiegato per laureari, etc.
ii. Info su inserimento
nel mondo del lavoro: quanti laureati lavorano dopo quanti anni,
etc.
iii. Info su come
l'università si adopera per favorire l'inserimento nel mondo del
lavoro: quanti e che tipo di contratti l'università ha stipulato
con enti o imprese per tirocini o stage, etc.
Si fa notare che molte di
queste informazioni sono già a disposizione dall'università
tramite questionari o statistiche almalaurea già pubblicate sul
sito dell'insubria e che è solo necessario reperirle per compilare
il rapporto. Questo rapporto va inviato al nucleo di valutazione del
ministero entro il 28/02 dagli uffici dell'università, quindi andrà
redatto prima di questa data. L'organo che deve occuparsi di
redigere questo rapporto è il GRUPPO DEL RIESAME, i cui componenti
sono il responsabile del riesame (prof. Guarneri), il responsabile
QACDS del riesame (responsabile della qualità) (prof. Prati), un
docente ex presidente del CCD/CCS (prof. Parola), un tecnico
amministrativo ed uno studente della commissione parietetica (Luca
Malinverno). Per una discussione sulla realizzazione pratica di
questo rapporto si indirrà un consiglio di dipartimento
straordinario il 25-26 Febbraio.
b) Redazione della SCHEDA
UNICA ANNUALE (che non è una scheda unica, nel senso che non è un
solo documento) entro fine anno ? (non sono sicuro): E' la scheda di
valutazione che andrà inviata al ministero per la quale
l'università verrà valutata (pollice su o pollice giù) ed
accreditata per i corsi a partire dal prossimo anno.
3) LINEE GUIDA PER LA
NUOVA PROVA DI LAUREA TRIENNALE:
La base di partenza della
discussione era la seguente: “Lo studente laureando dovrà
presentare un elaborato in cui discute di un argomento di interesse
generale, assegnato una decina di giorni prima della seduta stessa”.
A partire da questa linea guida, a quanto pare non sindacabile, si è
discusso più in particolare nei dettagli di questa prova, come il
tipo di elaborato, la scelta dell'argomento da trattare e quanti
punti assegnare. La filosofia che sta alla base di queste linee
guida consiste nell'alleggerire il carico del 2° anno di fisica
assegnando più credito ai corsi di studio, il che comporta una
diminuzione dei crediti della prova finale (perchè non si può
superare il totale dei crediti). La nuova prova varrebbe quindi 3
crediti invece degli 8 attuali, e quindi è necessario diminuire
anche il carico (ed il peso sul voto finale) della prova finale.
Inoltre, ciò permetterebbe di non vessare ulteriormente lo studente
con una prova finale eccessivamente dispensiosa di tempo viste le
difficoltà incontrate dagli studenti nel laurearsi nei tempi
giusti. Si pensa che limitare il numero di giorni disponibili per
preparare l'elaborato possa essere d'aiuto agli studenti. Ma andando
nel merito di quello che si è deciso:
a) L'ELABORATO:
L'elaborato da presentare consiste in una presentazione della durata
di 15-20 minuti (e.g. slides in PowerPoint) che lo studente
proietterà nella seduta di laurea e di un elaborato scritto che fa
da corredo alla presentazione. Questo elaborato è del tutto
differente dalla vecchia tesi in quanto, mentre per la vecchia prova
la presentazione è un modo per fare vedere in breve il lavoro
fatto, che viene presentato in modo molto più accurato ed
approfondito nella tesi vera e propria; nella nuova filosofia della
prova finale questo elaborato non è altro che un corredo della
presentazione, una trascrizione intelleggibile da tutti (quindi un
po' meno schematica) ed organica di TUTTO E SOLO quello che viene
presentato nelle slides, che può variare da una stampa delle slides
stesse con magari delle note aggiuntive, ad una riorganizzazione
stile saggio breve o tesina da liceo di ciò che viene detto nella
presentazione. Nonostante si verrà valutati sull'elaborato prodotto
(perchè è valso il principio che se lo studente produce qualcosa
deve essere valutato), si è molto chiari sul fatto che per la prova
finale è molto più importante la presentazione stessa della
slides, piuttosto che l'elaborato, che invece ne è un
accompagnamento.
b) L'ARGOMENTO:
L'argomento di carattere generale è definito come un argomento di
fisica che, sebbene possa appartenere ad un ambito particolare della
fisica (in particolare, un ambito affine al tutor, di cui parlerò
dopo) come fisica della materia, o fisica ottica, deve essere
abbastanza ampio da risultare interdisciplinare (i.e. trattare sia
argomenti teorici che sperimentali) e che sia comprensibile (in
linea di principio) dai membri della commissione. Un argomento
generale di questo tipo impone uno sforzo di scelte di
organizzazione da parte dello studente, sul quale verrà appunto
valutato.
c) IL TUTOR: Il ruolo del
tutor è differente dall'attuale relatore. Questo referente verrà
scelto dallo studente dopo che ha dato l'ultimo esame (o alla
consegna del libretto, non è ben chiaro). Lo studente ed il tutor
(oppure il tutor stesso) propongono 3 argomenti di tipo generale che
vengono presentati ad una commissione che ne sceglierà uno che sarà
appunto l'argomento su cui lo studente dovrà preparare la
presentazione. La commissione ha anche il compito di vigilare sul
tipo di argomenti proposti e, se uno o più degli argomenti proposti non
risultassero di carattere generale del tipo descritto prima, ha il
compito scartarli in modo che lo studente
ne possa proporre alti. A causa di questa competenza fondamentale della commissione (che risulta un collo di bottiglia nella catena di
montaggio della tesi) è necessario che la commissione sia in grado
di riunirsi molto velocomente anche in modo telematico. Si pensa che
i membri della commissione possano essere 3. I ruoli del tutor
comprendono quindi:
i) Scelta dell'argomento
da presentare alla commissione, che in generale apparterrà al campo
di interesse del tutor stesso;
ii) Fornire fonti e
bibliografia per l'argomento approvato dalla commissione;
iii) Correggere
l'elaborato prodotto dallo studente a corredo della presentazione.
Inoltre non si esclude
che il tutor possa far parte della commissione di laurea.
d) LA TEMPISTICA: Avendo
lo studente un tempo limitato (una decina di giorni), bisogna capire
da quando si comincia a contare il countdown. Si pensa che possa
partire del momento in cui lo studente supera l'ultimo esame, oppure
da quando si consegna il libretto. Comunque credo si deciderà
meglio più avanti. Inoltre è stata sollevata la questione (grazie
a Michele) degli studenti lavoratori, che, essendo il tempo
limitato, sono in svantaggio rispetto agli studenti non-lavoratori.
Si pensa che si possa inserire una clausula per raddoppiare (da 10 a
20 giorni) il tempo di preparazione della tesi in questi casi.
e) IL VOTO FINALE: Poichè
la nuova prova finale vale solo 3 crediti, si pensa di assegnare
solo massimo 2 punti per la nuova prova (rispetto ai 5 punti della prova
vecchia) da sommare alla media in 110esimi dei voti degli esami. Si
fa notare che ciò comporta un abbassamento generale del voto finale
degli studenti. Per ovviare a questo problema ho proposto se si
potessero aggiungere un altro paio di punti in base a quante lodi ha
uno studente (e.g. 0.2 punti a lode, oppure un 30 e lode vale 31-32
punti per la media), e la proposta sembra sia piaciuta quindi dovrebbe essere implementata quasi sicuramente. Spero che nessuno mi
faccia lo scalpo per questo, mi sembrava un modo per riequilibrare
un po' i punteggi (e fare in modo che le lodi contino finalmente
qualcosa).
Riporto le questioni più
dibattute e le relative soluzioni proposte:
- DOMANDA: Se lo studente
non scrive più un elaborato importante, si perde quel trasferimento
di skills di scrittura di una tesi seria da relatore a studente che saranno poi
fondamentali nella specialistica. Lo studente guadagna in termini di
tempo, ma ci rimette in termini di skills.
- POSSIBILE SOLUZIONE: Per
equilibrare il carico 'scritto', si può pensare di introdurre più
prove scritte negli esami.
- DOMANDA: Cosa si intende
esattamente per argomento di carattere generale? Si è fatto
l'esempio nel caso di fisica ottica: è più “Parla della
diffrazione?” o “Parla della coppia-entangled di fotoni nel
paradosso EPR?” (spero di non aver scritto un'eresia, non mi
ricordo la domanda esatta).
- RISPOSTA/SOLUZIONE:
L'argomento può anche essere non generalissimo, però non può
essere troppo particolare (quindi SI al primo, NO nel secondo caso).
La soglia scelta è che la commissione d'esame dev'essere in grado
di capirci qualcosa anche se non è un argomento del campo proprio dei commissari. Comunque ci si affiderà al giudizio della
commissione-approvazione-argomenti (quella citata prima, formata da 3 membri) per
l'approvazione di argomenti che soddisfino i requisiti richiesti.
4) PRATICHE STUDENTI:
Confermati i piani di studio pervenuti della magistrale e della
triennale. Vengono riconosciuti i certificati di inglese (e.g.
FIRST) in alternativa all'esame di lingua. Si approva un tirocinio
della triennale.
5) INIZIO DEI CORSI DEL
SECONDO SEMESTRE:
Si rimanda la data ufficiale di inizio dei corsi
del secondo semestre dal 25 Febbraio al 4 Marzo causa richiesta dei
matematici & fisici.
Sinceramente l'introduzione di più prove scritte nei 3 anni non mi sembra la risposta all'osservazione cui si proponeva di rispondere.
RispondiEliminaMa adesso quindi è tutto effettivo?
Non sono state discusse le date delle elezioni per il nuovo CCS, o come si chiama?
Si è effettivo credo a partire da quest'anno accademico per gli immatricolari dal 2010-2011 in poi (se controlli sui regolamenti dei corsi, è già specificato che la prova vale 3 crediti http://www.uninsubria.it/pls/uninsubria/consultazione.mostra_pagina?id_pagina=13163).
RispondiEliminaNon sono state discusse date di nuove elezioni del CCS e non si sa se mai o/e quando ci si deciderà a farlo.
Per quanto riguarda la prima domanda, ci sono state delle forti opposizioni ad un elaborato di questo tipo, però, visto che i crediti assegnati sono pochi ed il tempo limitato, non si è ritenuto di poter fare altrimenti. Non ho ben capito quando si è deciso di abbassare i crediti da 8 a 3 (e se gli studenti siano stati coinvolti in questa scelta), però questa proposta sembra sia già stata approvata tempo fa, e quindi non era soggetta a dibattimento.
RispondiEliminaC'è da dire che comunque i dettagli non sono ancora ben chiari per quanto riguarda il nuovo elaborato di laurea triennale. In particolare parlo della tempistica.
RispondiEliminaPer rispondere all'obiezione della fede (e della prof che l'ha sollevata), è stato ricordato da qualche professore che prima della riforma del 3+2 non esisteva di certo la tesina della triennale e dunque non è poi un passo così fondamentale...
Cita Axel: "Si è effettivo credo a partire da quest'anno accademico per gli immatricolari dal 2010-2011 in poi"
RispondiEliminaQuindi per i super ritardatari come me e pochi altri non si applicherà questo metodo (a mio parere) idiota? Per noi ci sarà il lavoro di tesi alla vecchia maniera? È un dubbio che ho da qualche CCD che non ho mai avuto modo di dipanare, anche perché temo di aver saltato una riunione fondamentale.
Credo che in questo caso si faccia riferimento al manifesto degli studi dell'anno in cui ci si è immatricolati, quindi penso prova vecchia. Nel dubbio potresti provare a mandare una mail a Parola o a Guarneri per saperne di più.
RispondiEliminaOk. Grazie
RispondiEliminaOk. Grazie
RispondiEliminaBoh...sinceramente sono contenta di essermi laureata in triennale con il metodo vecchio. Mi rendo conto che la motivazione che sta dietro a questo cambio è sensata: mi sembra che ormai sia così in tante altre università quindi oltre al resto fare una tesi vera e propria in teoria ci svantaggerebbe in termini di tempo rispetto agli altri.
RispondiEliminaPerò al tempo stesso la tesi triennale era una specie di palestra per la specialistica e dava la possibilità di approfondire un argomento di interesse senza che questo diventasse per forza la tua area di "specializzazione".
Nonostante il tempo impiegato tra tirocinio e tesi sia stato tanto, e alla fine non ce la facessi più, sono d'accordo con te, Cri. Constatato che con la riforma dei crediti restavano solo 3 crediti per questa "prova finale" di certo non si poteva tenere il vecchio sistema, però qualcosina anche secondo me si perde... Ma per il tirocinio come funzionerà? Ci sarà almeno la possibilità di far fruttare quello, come "palestra"? Si poteva pensare di dare la possibilità a chi scegliesse il tirocinio di presentare, come elaborato finale, una relazione delle cose fatte durante quello (senza per forza presentare dei risultati, ché spesso ci vogliono tentativi per farli venire).
RispondiEliminaTra l'altro se ci pensi c'era già stata una correzione sul tempo da dedicare alla tesi triennale: in teoria non avrebbero dovuto essere più di 2 mesi al massimo già da un po' di anni.
EliminaSe questa cosa fosse stata rispettata allora probabilmente ci sarebbero stati molti meno studenti laureati in ritardo e parte del problema si sarebbe già risolto da solo. Ovvio dato che i crediti sono così pochi non vale più la pena fare un lavoro impegnativo (se non per interesse personale...ma non si può basare un corso di laurea solo su questo...) però il dubbio resta. Chissà magari effettivamente si recupera qualcosa con il tirocinio...