venerdì 23 settembre 2011

Neutrini più veloci della luce


ROMA - I risultati, se confermati, possono rimettere in discussione le regole della fisica cristallizzate dalle teorie di Albert Einstein, secondo le quali niente nell'universo può superare la velocità della luce. Un gruppo di ricercatori del Cern e dell'Infn guidato dall'italiano Antonio Ereditato ha registrato che i neutrini possono viaggiare oltre quel limite. Le particelle hanno coperto i 730 chilometri che separano i laboratori di Ginevra da quelli del Gran Sasso a una velocità più alta di quella della luce.

Il muro è stato infranto di appena 60 nanosecondi. Eppure, il risultato è talmente destabilizzante che il team di ricerca ha atteso ben tre anni di misurazioni per sottoporlo all'attenzione della comunità scientifica. "Abbiamo passato sei mesi a rifare i calcoli", racconta Dario Autiero, responsabile dell'analisi delle misurazioni. Per giustificare la discrepanza sono stati presi in considerazione persino la deriva dei continenti e gli effetti del terremoto dell'Aquila del 2009. "Siamo abbastanza sicuri dei nostri risultati", spiega Ereditato, "ma vogliamo che altri colleghi possano verificarli e confermarli".

E le prime reazioni non tardano ad arrivare: secondo il Centre national de la recherche scientifique francese, le fosse confermata la scoperta sarebbe "clamorosa" e "totalmente inattesa" e aprirebbe "prospettive teoriche completamente nuove". Anche per l'astrofisica Margherita Hack si tratterebbe di una vera e propria rivoluzione perché, osserva, "finora tutte le previsioni della teoria della relatività sono state confermate".

Secondo la teoria della relatività ristretta, elaborata da Einstein nel 1905, la velocità è una costante, tanto da essere parte della celeberrima equazione E=mc², dove E è l'energia, m la massa e c, appunto, la velocità della luce. La relatività, spiega ancora la Hack, "prevede che se un corpo viaggiasse ad una velocità superiore a quella della luce dovrebbe avere una massa infinitamente grande. Per questo la velocità della luce è stata finora considerata un punto di riferimento insuperabile".

Tra l'altro, la teoria della relatività implica l'impossibilità fisica delle traversate interstellari e dei viaggi nel tempo, finora inesorabilmente relegati alla fantascienza e ritenuti irrealizzabili dalla scienza. Ora tutto ciò potrebbe cadere. "Ma io non voglio pensare alle implicazioni", si affretta a precisare Ereditato. "Siamo scienziati e siamo abituati a lavorare con ciò che conosciamo".

La velocità delle particelle è stata misurata dal rivelatore Opera, dell'esperimento Cngs (Cern NeutrinoS to Gran Sasso), nel quale un fascio di neutrini viene lanciato dal Cern di Ginevra e raggiunge i Laboratori Nazionali del Gran Sasso, dell'Istituto nazionale di Fisica Nucleare.

5 commenti:

  1. Consiglio un'occhiata a Quantum Diaries: post lunghi e dettagliati, e sicuramente scientificamente più contestualizzati di ciò che si è sentito finora.

    Comunque RIPORTO ALL'ATTENZIONE DEGLI AMMINISTRATORI DI QUESTO BLOG che io continuo a essere boicottata!! Non posso commentare col mio account google, mi dice che "non sono autorizzata".
    Bè, vi siete divertiti?!
    F.

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  2. Fede, non so cosa dirti... Se ci vediamo in università proviamo a smanettare un po' insieme sull'account.

    Sulla questione dei neutrini io segnalo gli ottimi post dell'unico-lab e i borborigmi di Marco Delmastro (che continuano qui).
    Altre informazioni tra cui il preprint dell'articolo sulla press release del CERN.

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  3. Io invece segnalo qualcosa di decisamente più divertente: a quanto pare il generoso governo italiano ha finanziato con 45 milioni la costruzione del tunnel fra CERN e LNGS.
    E direi che sono inutili le arrampicate sui vetri, nel primo comunicato non c'è proprio modo di fraintendere.

    Fede, hai provato a cancellare i cookies? Di solito i problemi di login sono legati a qualche cookie danneggiato.

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