La prima lezione è che noi siamo parte dell'universo. Ogni frazione del corpo umano è descritta con successo dal Modello Standard della fisica delle particelle. (...) Siamo una parte dell'universo che ha sviluppato una notevole abilità: possiamo afferrare un'immagine del mondo nella nostra mente. Siamo materia che contempla se stessa. Come è possibile? La fisica delle particelle non fornisce la risposta, ma è un ingrediente fondamentale nel racconto più vasto in cui risiede la risposta. (...)
L'altra lezione della scienza è che la natura non ci consente di ingannare noi stessi. La scienza progredisce facendo supposizioni, e conferisce loro dignità chiamandole 'ipotesi', confrontando poi queste supposizioni con i dati sperimentali. (...) Non ha importanza quanto bella sia la vostra idea, o quanti riconoscimenti vi siano stati assegnati, o quale sia il vostro quoziente intellettivo; se la vostra teoria contraddice i dati, è sbagliata."
(Sean Carroll, "La particella alla fine dell'universo")
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