giovedì 30 settembre 2010

RINVIO LEZIONI

Ulteriore rinvio delle lezioni deciso dal consiglio di Facolta' di Scienze Como per il giorno
18/10/2010

Tengo a sottolineare che i rappresentanti in CDF non sono assolutamente stati avvisati di questo cambiamento. L'avviso ufficiale viene messo nella sezione avvisi-orario del sito della facolta'. Tenetelo controllato perche' la data potrebbe ancora cambiare.

Ritengo che non sia assolutamente corretto che la Facolta' non invii alcun avviso per e-mail ad ognuno di noi.

I buchi neri non sono più (così) neri

Articolo comparso sul corriere della sera di oggi.






MILANO - Il buco nero non è più nero. E Stephen Hawking aveva ragione: la luce può sfuggire dai mostri celesti spesso nascosti nel cuore delle galassie (compresa la nostra Via Lattea) o disseminati nei loro infiniti spazi. L'astrofisico britannico lo aveva teorizzato oltre trent'anni fa, nel 1974, suscitando da allora polemiche tra favorevoli e contrari. Mancava una prova per stabilire la ragione ed ora, per la prima volta, questa viene raccolta da un gruppo di ricercatori guidati da Daniele Faccio del Dipartimento di fisica e matematica dell'Università dell'Insubria a Como. Ha collaborato alla ricerca Francesco Belgiorno dell'Università degli Studi di Milano e primo firmatario del lavoro in pubblicazione su Physical Review Letters.
Il buco nero nasce quando una stella muore se nella sua luminosa vita aveva una massa superiore ad una quantità stabilita. Allora la materia collassa e si concentra in uno spazio ristrettissimo manifestando una potentissima forza di gravità capace di trattenere qualsiasi cosa. Nulla può sfuggire dal suo orizzonte, nemmeno i fotoni che compongono la luce. Ed è proprio per questo che è «nero», perché i telescopi non riescono a vederlo. Ma Hawking, calcolando la temperatura dei mostri (la quale dice quanto brilla un corpo celeste), aveva constatato che pur essendo un miliardo di volte più bassa di quella dello spazio circostante (270 gradi sotto lo zero centigrado) dimostrava che qualcosa sfuggiva.
Il processo è stato ricostruito in laboratorio a Como illuminando con un laser un blocco di vetro con particolari caratteristiche. «I fotoni della luce interagendo con il materiale molto denso - spiega Daniele Faccio - riproducono lo stesso effetto che si verifica nella zona circostante il buco nero battezzata "orizzonte degli eventi". Qui accade, e lo abbiamo misurato, che una particella, il fotone a frequenza negativa, venga assorbita e quella che lo accompagna a frequenza positiva emerga. A separarli è proprio l'orizzonte e una volta divisi non possono più ricongiungersi». Ma uno dei due, potendo sfuggire, diventa appunto rilevabile. Così nasceva la «radiazione di Hawking» com'era stata chiamata dopo la formulazione della teoria da parte del geniale scienziato. Egli, infatti, sostiene che i buchi neri evaporano, si dissolvono con il tempo, perché fornendo l'energia ai fotoni che se ne vanno in continuazione questa, ad un certo punto, si esaurisce e del «mostro», alla fine, non resta più nulla.
Il risultato è frutto di spiegazioni, precisa il team leader del gruppo, che inglobano dalla teoria quantistica alla relatività generale di Einstein alle teorie sui buchi neri; cioè un insieme di concetti che animano la fisica più d'avanguardia. Tuttavia questi risultati non solo aprono una finestra sulla conoscenza di uno dei misteri più affascinanti del cosmo ma prospettano addirittura delle future applicazioni nel mondo delle telecomunicazioni quantistiche. «La radiazione di Hawking - commenta su New Scientist Ulf Leonhardt dell'Università inglese di St. Andrew's - non è più soltanto un sogno teorico ma è diventata finalmente qualcosa di reale».


Qui il link di lescienze in cui c'e' anche il link all'articolo comparso su Physical Review Letters.

Altri link: Economist....... New Scientist.......... Laprovincia

domenica 26 settembre 2010

PHD (Piled Higher and Deeper)


"Life (or the lack thereof) in Academia" è il sottotitolo di una striscia di fumetti con ambientazione l'università di Standford il cui autore Jorge Cham, con occhio ironico e autocritico, descrive la normale vita universitaria vista dagli occhi di uno studente. E' davvero divertente e sagace, con battute a volte ricercate, adatte naturalmente ad un pubblico di ugualmente afflitti universitari.

In attesa di conoscere il nuovo fumettista de "Il quanto", butto lì come idea quella di inserire una o più di queste strisce per numero. Lo renderebbe certamente più accattivante. Mi propongo fin da ora come traduttore nel caso la cosa andasse in porto. L'autore stesso incoragg
ia giornali universitari alla pubblicazione delle sue strisce GRATUITAMENTE! (vedi http://www.phdcomics.com/newspapers/).

Comunque godetevelo!

Ecco il link per le migliori 200 strisce: http://www.phdcomics.com/comics/most_popular.php

Ecco alcuni esempi:













venerdì 24 settembre 2010

E' nato (bis)!


Il lieto evento è avvenuto intorno alle 17:33 di venerdì 24 settembre 2010...
...ecco il primo vagito del "Quanto", appena uscito dall'incubatrice (un pacco di carta marrone in un angolo della Tipografia di Como)!

mercoledì 22 settembre 2010

carissimi,
sulla provincia di ieri hanno dedicato un'intera pagina alla nostra universita'.
La prima parte era piu' che altro dedicata a Varese e alle varie promesse fatte e non mantenute sulla comunicazione delle due citta'.
La seconda parte sembra molto piu' interessante in quanto fa delle considerazioni all'interno del contesto nazionale, e di questa mi ha particolarmente interessato la classifica fatta considerando il voto di maturita' degli iscritti.. A quanto pare da noi solo circa il 14% degli iscritti ha un voto di maturita' superiore del 90, quindi si faceva un discorso sul fatto che i ragazzi piu' brillanti preferiscono scegliere un'universita' piu' prestigiosa a livello internazionale..

Dunque mi chiedo, perche' non mostriamo un po' di piu' i nostri trofei?
Abbiamo docenti di fama internazionale, perche' non "vantarcene" un po' di piu'?
Alcuni ragazzi potrebbero prescindere dal nome dell'universita' e capire quale sia il suo reale valore e vantaggio. Dico questo in quanto io feci la scelta Insubria perche' avevo saputo che le persone che ci lavorano sono tra i migliori.


Per chi volesse leggere la pagina de La Provincia la trova qui in formato pdf.

martedì 21 settembre 2010

CCD del 21/09/10

Innanzitutto, si è parlato del problema delle poche immatricolazioni di fisica quest'anno finora (solamente 5), cercando di capire se questo sia un problema relativo alla sola Insubria, al fatto che il bacino comasco non sia abbastanza ampio per raccogliere abbastanza studenti interessati allo studio di questa materia; se sia un problema relativo all'interesse verso la fisica in generale o sia dovuto ad oscillazioni casuali del numero di iscritti. Tra le possibili soluzioni proposte, vi sono quelle di mandare articoli alla Provincia (il giornale) relativi ad argomenti di fisica, o allo studio della fisica, sia da parte di professori e ricercatori, sia da parte di studenti, per riaccendere nelle persone l'interesse verso questa materia e smentire alcune "leggende metropolitane" secondo le quali sarebbe difficile trovare lavoro (anche se non tutti le hanno reputate solo leggende), oppure cercare di far pubblicare sempre alla Provincia, magari come inserto scientifico, le uscite de "Il quanto". Alla richiesta di (credo) un professore di chi fosse disponibile a collaborare per la stesura di qualche articolo, non si è però notato un grande entusiasmo generale (un eufemismo).

Altre comunicazioni:
  • Le lauree si terranno il 12-13 ottobre;
  • Sono state visionate 2 pratiche studenti (non so se posso scrivere i nomi, vorrei rispettare la privacy) ma non ho idea con che esito.
Inoltre si è introdotto un colloquio per accedere ai corsi della specialistica, anche se non sarà obbligatorio per gli studenti di fisica che abbiano superato una certa soglia di voto (da qualunque università provengano).

INIZIO LEZIONI

Avviso per tutti gli studenti

Per protesta verso alcuni aspetti penalizzanti della Riforma Gelmini e per protesta contro il trattamento iniquo e punitivo riservato alla docenza Universitaria nella Manovra Finanziaria, il Consiglio di Facoltà di Scienze - Como all'unanimità ha deliberato il


rinvio dell'inizio delle lezioni al giorno 11.10.2010.

domenica 19 settembre 2010

IL QUANTO E' TORNATO

Per tutti i naviganti che attendevano spasmodicamente il nuovo numero de Il Quanto dopo aver letto e riletto il numero estivo fino a impararlo a memoria e ancora di più per chi pensava che dopo la pausa estiva non saremmo mai ripartiti, ecco a voi il nuovo numero di settembre in cui il prof. Caccia ci piazza sul naso un bel paio di occhialoni di silicio per osservare fotoni e particelle.

Buona lettura!

il Quanto

Chiarimenti su economia e dintorni

Come alcuni di voi avranno sentito, dopo l'ultima travagliata seduta Senato Accademico il rappresentante degli studenti di Como nell'alto consesso ha convocato una conferenza stampa dei rappresentanti degli studenti per cercare di fare un po' più di chiarezza sullo stato attuale dell'Università dell'Insubria.

La notizia della conferenza stampa è arrivata prendendo noi rappresentanti di Scienze un po' di sorpresa, ma personalmente ho deciso di partecipare per incontrare e parlare con gli altri rappresentati di Como delle recenti polemiche che hanno avuto al centro  il polo comasco dell'Insubria. Che se è vero che la nostra Università ha atavici problemi di comunicazione, anche noi nel nostro piccolo abbiamo le nostre colpe. 

Per la cronaca della conferenza stampa mi affido alla ben più consona penna di Valentina Nichele per bagai de comm:



Ieri mattina presso il Teatro Sociale di Como i Rappresentanti degli Studenti dell’Università Insubria di Como hanno indetto una conferenza stampa. Lo scopo era quello di far sentire la propria voce soprattutto con riguardo ai recenti avvenimenti che recentemente hanno scosso il polo comasco. Primo fra tutti il caso dello non attivazione per l’a.a. 2010/2011 del corso di Economia e Management. Gli studenti hanno duramente criticato la scelta di accettare le nuove immatricolazioni con riserva, e far sborsare alle famiglie 650€ senza alcuna certezza. “Sintomo di ben poca serietà”. Per di più “il caso Economia” afferma Federico Gilardoni, rappresentate degli studenti, “è stato aperto e chiuso senza permettere una discussione adeguata e approfondita in merito”. Altro grande problema avvertito dagli studenti è stato esposto da Luca Parravicini, rappresentate degli studenti al CdA: “il continuo favoritismo nei confronti della sola sede varesina è inaccettabile in unauniversità bipolare per statuto” e che “Como deve smettere di sentirsi inferiore a Varese, nei confronti della quale non abbiamo nulla da invidiare”. Hanno poi preso la parola il Decano della facoltà di Giurisprudenza Prof Albertoni e il presidente Univercomo e Fondazione Cariplo ing. Castiglioni evidenziando come la città di Como abbia una così grande potenzialità sul proprio territorio, che con rammarico non si riesce a sfruttare. Anche il vicesindaco Molinari è intervenuta rimarcando la mancanza di un interlocutore. Abbiamo una risorsa come quella dell’Università che porta a Como 5000 studenti,eppure non si riesce ad integrarla nel territorio. Como non riesce ad essere città universitaria, anche perché si avverte la totalemancanza di cooperazione e collaborazione con le istituzioni, più volte auspicate nella conferenza. Sulla querelle rettore Dionigi gli studenti sono stati sottili e non si sono sbilanciati, ma hanno fatto intendere che è un problema da affrontare. Il tema si affronterà; è stato solo rinviato.

 Sulla stampa locale, credo che il pezzo che più trasmette il senso e il contenuto delle dichiarazioni degli studenti sia quello di Andrea Bambace per il Corriere di Como.




Mi permetto di aggiungere alle cronache alcuni punti dell'intervento del decano prof. Albertoni che ho particolarmente apprezzato, dove denunciava fortemente il fatto che l'università italiana negli ultimi trent'anni si è "retta sugli abusi", nei confronti dei ricercatori che non dovrebbero fare lezioni che invece fanno, di professori che (come lui ai tempi in cui insegnava alla Statale di Milano) hanno dovuto fare esami a 2000 studenti quando non possono superare i 500, e degli studenti che erano costretti a seguire le lezioni nei cinema, per cui basta "rispettare la legge" (come fanno ora i ricercatori) per bloccare l'università italiana. Oltre a ciò il decano ha sostenuto che certamente si deve creare un legame tra università e territorio, ma questo non deve incidere su una sacrosanta autonomia dell'Università. Un intervento che mi ha colpito  per chiarezza e incisività, e che pochi hanno citato.


Il comportamento dell'Insubria per quel che riguarda il "misterioso caso economia" ha dell'incredibile. Ricapitoliamo per chi si fosse perso qualche puntata di questo dramma universitario: il consiglio di facoltà di Economia per ben due volte si esprime a favore della non attivazione del corso di economia e management a Como per carenza di docenti alla luce della famosa legge 270. Con una presa di posizione che definirei irrituale il senato accademico va contro il volere della facoltà e decide di attivare ugualmente il corso nonostante permangano i problemi sul numero di docenti. Il corso per questo motivo non compare nella pagina del MIUR dei corsi di laurea in economia. A questo punto arriva il colpo di classe: il 2 agosto con un comunicato stampa a sorpresa l'Insubria informa che le iscrizioni a economia sono "aperte con riserva", nel senso che ci si può iscrivere pagando la prima rata, ma nulla garantisce che il corso venga attivato (in caso di non attivazione la rata viene rimborsata, ci mancherebbe altro). Chiaramente con queste premesse le immatricolazioni al corso di economia non vanno oltre la ventina e il corso viene sospeso definitivamente nell'ultimo senato accademico. 


Questa maniera di agire è stata aspramente criticata nella famose mail che sono girate tra professori e personale nei giorni scorsi, e anche io la trovo francamente imbarazzante.


Questa Università ha delle risorse. Per quella che è la mia esperienza posso testimoniare un'ottima qualità della didattica, una ricerca scientifica di prim'ordine e un'ottimo rapporto docente-studente. Ma non smette mai di fare autogol di immagine con operazioni come quella della sospensione di economia. Non smette mai di stare in silenzio quando si dice e si scrive di tutto su di essa ed è indispensabile un chiarimento che metta a tacere voci e illazioni più o meno fantasiose.




Da un certo punto di vista non smette mai di stupirmi. 






dan

martedì 14 settembre 2010

LA RESA DEI CONTI

A quanto pare si è arrivati alla resa dei conti tra il Rettore Dionigi e parte dei professori dell'Insubria. Per chi non lo sapesse i presidi Serra e Rocca (Economia) e l'ex preside di Medicina Cherubino hanno chiesto le dimissioni di Dionigi e dei vertici dell'Ateneo.


Personalmente ero rimasto "fuori dal mondo" per quasi tutta l'estate e la notizia mi ha colpito trovandomi pronto come una marmotta nel mezzo del letargo, quindi non posso fare altro che segnalare gli articoli de La Provincia e del Corriere di Como sulla questione (a firma rispettivamente di Michele Sada e di Andrea Bambace) e l'editoriale di Renzo Romano.


Ecco un altro articolo da La Provincia di Varese.


Prepariamoci, sarà un duro rientro.

sabato 11 settembre 2010

Inter e bestiate matematiche

Riprendiamo l'antico dibattito fra giornalismo e matematica e l'accesa disputa sull'incidenza delle statistiche nell'opinione pubblica...
Studio Sport di oggi: "Chissà se l'Inter riuscirà a mantenere il suo primato: dalla stagione 199X /199(X+1) [non mi ricordo] non fa peggio di almeno una vittoria o un pareggio entro le prime due giornate."
Già subito, senza riuscire ad attendere la fine del servizio e mentre la simpatica cronista sproloquia a proposito delle doti indiscutibili della squadra milanese, mi preme un dubbio.
...Sarà merito dei calciatori o della probabilità?
Così prendo carta e matita - per la verità basta un post it - e mi ci metto.
Possibili eventi: vittoria, pareggio, sconfitta.
La serie vittoria-sconfitta risulta diversa dalla serie sconfitta-vittoria, quindi sono disposizioni con ripetizione di tre eventi (v-p-s) in classi di due (prima e seconda giornata di campionato). Morale: fa tre alla seconda eventi: nove.
Quanti di questi annoverano almeno una vittoria o un pareggio?
...Udite udite: otto. Infatti la combinazione sconfitta-sconfitta è l'unica a non poter far valere la sentenza "almeno una vittoria o un pareggio nelle prime due giornate".
Conclusione: a prescindere dai valori delle squadre in campo, matematicamente parlando c'è una probabilità di 8/9 (88.9%) che una squadra vinca o pareggi almeno una volta nelle prime due partite del campionato.
L'Inter sarà pure forte, ma la matematica lo è decisamente di più.
(E io ho trovato il mio mestiere ideale: la distruttrice di analisi statistiche destinate al consumo dei media...)

Sul "Quanto"

Dare un occhio al post "Collaboratori cercansi" e relativi commenti per aggiornamenti sul Quanto e sulle possibilità di collaborazione...
A presto!

mercoledì 8 settembre 2010

Un mestiere da...mille e una notte

"Le storie che ci raccontiamo su quanto stiamo facendo
sono così varie come le favole di Scheherazade,
e quasi altrettanto implausibili."
(David J. Griffiths)
[Scusate ma non ho resistito alla tentazione di interrompere lo studio per riscrivere questa frase fantastica!]