mercoledì 25 agosto 2010

Agora

Dopo una lunga serie di post relativi alla nostra realtà universitaria vorrei tornare a parlare un pò di cinema, consigliandovi un film del 2009 di Alejandro Amenàbar: Agora.

Il film narra in forma romanzata della filosofa alessandrina del IV secolo Ipazia. Mentre le rivolte e gli attacchi da parte dei gruppi religiosi imperversano ad Alessandria d’Egitto, Ipazia tenta di difendere la conoscenza antica (pagana), rappresentata dal sapere della famosa Biblioteca di Alessandria. I cristiani, in rapida ascesa e guidati dal vescovo Cirillo, la cui ambizione è la distruzione delle altre religioni presenti ad Alessandria, minacciano la coesistenza pacifica promossa dal prefetto Oreste.

Il film racconta in senso lato di un tema ancora oggi (purtroppo) molto attuale: il conflitto tra le religioni e la violenza per imporre il proprio credo (non esente da interessi ecomico-politico-sociali). Nel film infatti Ipazia si può definire non credente (se non nella scienza) e per questo emarginata e destinata a divenire bersaglio della nomenclatura cristiana dell’epoca rappresentata prima da Teofilo e successivamente da Cirillo. Il merito del film (e precedentemente del libro “Ipazia”) è quello di mostrare un periodo storico in maniera efficace e al di fuori degli schemi classici. Non è una riscrittura della storia o revisionismo, ma l’allargamento del punto di vista su situazioni affrontate di sfuggita durante le lezioni di storia a scuola.
Per di più osservando il film con gli occhi di uno studente di fisica è possibile comprendere la difficoltà, la complessità e l'evoluzione che sta dietro alla formulazione di una idea (base di una teoria) che a noi sembra essere banale o scontata (in particolare nel film si parla del sistema eliocentrico). Oltre che capire quanto vasta, ma altrettanto povera, sia la conoscenza umana.

Trailer:

Megavideo:
Non conoscendo la legalità della cosa forse è meglio non piazzare qui il link. Ad ogni modo, in caso di interesse, basta una mail e vi invierò il link da cui trarre il film.

Michele