sabato 23 ottobre 2010

Proposta partecipazione

Ciao a tutti, sulla mail del blog di Facoltà è arrivato un invito a partecipare ad una iniziativa piuttosto accattivante, vi allego il tutto:


Le scrivo per invitare Fisici Insubria a partecipare alla 12° edizione del Carnevale della Fisica che ospiterò sul mio blog Scientificando il 30 ottobre. Sarà una edizione speciale perché dedicata alla didattica (da ogni livello scolastico...all'Università), anche se saranno bene accetti i contributi a tema libero.


Questo il post di presentazione con tutte le informazioni su come partecipare.

Resto in attesa di riscontro.
 

A presto!
 

A.R.
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http://scientificando.splinder.com
http://lanostramatematica.splinder.com
http://websomethingelse.blogspot.com
http://www.nereide1.net/blog
http://www.ricerchemaestre.it
http://elaborando.tumblr.com

Day -1

Inizia il conto alla rovescia: domani a quest'ora, se i gitanti svizzeri e francesi in autostrada lo permetteranno, staremo varcando plausibilmente le soglie del Cern.
Sì, lo so che non siamo i primi nè saremo gli ultimi, e nessuno prima di noi s'è mai permesso di accaparrarsi una fetta di blog per costringere i colleghi a sorbirsi commenti e impressioni di una "semplice" settimana di lavoro (chi lo sa?) lassù in terra elvetica. Però dopotutto questo spazio è nostro in quanto fisici, e in quanto fisici questi giorni entreranno di diritto nelle pagine d'agenda che ci porteremo sulle spalle, nello zaino che, coccio per coccio, raccoglierà i pezzi della nostra carriera, presente e futura. Dopotutto quelle quattro lettere che non si sa mai se scrivere maiuscole (perchè è un acronimo) o minuscole (perchè tanto è un nome autoconsistente ormai) racchiudono le più alte ambizioni di uno studente di liceo scientifico; provocano brividi d'ammirazione nei non addetti; sono l'indicazione per il Paese delle Meraviglie di ogni fisico delle particelle nato in Europa. E anche a non essere fisici delle particelle, sapere che per una settimana saremo fianco a fianco di chi là dentro ci ha costruito una carriera, e che cammineremo sopra i cunicoli le cui sentenze il mondo intero sta aspettando con un misto di curiosità, speranza e scetticismo che ha contagiato anche gli umanisti...
Staremo una settimana al Cern. Dico! Ci rendiamo conto?
In realtà no. Sto preparando la valigia con la curiosità di chi ha da riempire una pagina vuota e non ha idea della trama, eppure rabbocca con cura l'inchiostro alla stilo, perchè sente l'ispirazione. Cosa faremo? Potrà la mia proverbiale inabilità informatica essere d'aiuto in qualche modo all'analisi dati? Potremo aiutare, oltre che imparare e lasciarci risucchiare dall'atmosfera aulica e operosa di quel luogo troppo in là per certi sogni? Riusciremo ad essere all'altezza del compito di raggranellare esperienze, lezioni e conoscenze in nome dei tanti nostri pari che sapendo dove stiamo andando, ci invidierebbero?
Chi lo sa. Per ora è una pagina bianca in attesa di essere inaugurata da una penna; e se sarà un tratto impercettibile o una riga spessa e indelebile, e se saranno frasi o disegni o calcoli; un racconto umoristico o una poesia ermetica o un dramma, ve lo sapremo dire.
Per il momento lasciateci coccolare quest'incomprensibile voglia di scoprire, insieme alle sue attese e ai suoi dubbi...
E permettete anche il formarsi improvviso di questo pensiero: grazie all'università, proprio questa: l'Insubria; e grazie a quelle persone che hanno pionieristicamente deciso di accollarsi il peso di un gruppo di studenti qualunque, per far vivere loro un'esperienza che non tutti gli studenti di triennale hanno la possibilità di fare. Tra tante magagne, polemiche, lamentele, questa è una grande opportunità: e noi, fieri studenti insubrici, ce l'abbiamo!

domenica 17 ottobre 2010

100 e passa

Un paio di settimane fa il blog Fisici Insubria ha raggiunto la soglia dei 100 post pubblicati, ormai abbondantemente superata.
Ne è passata di acqua sotto i punti da quando nell'ottobre dello scorso anno il Teus, nostro indiscusso blogmaster e presidente onorario del blog, con un blitz repentino e inaspettato ha varato questo spazio virtuale per noi studenti di Fisica dell'Insubria di cui si parlava da tempo ma che nessuno si era ancora preso la briga di creare.

Ma mentre l'acqua scorreva sotto i ponti, noi non siamo certo rimasti a guardarla... abbiamo studiato e imparato un sacco di cose nuove, su queste pagine si sono accesi dei dibattiti interessanti e appassionati, abbiamo organizzato un'iniziativa di divulgazione scientifica di ottimo livello come il Quanto e messo in piedi un OpenDay GALATTICO, ci siamo sbattuti in $N$ modi diversi per $M$ motivi differenti, continueremo a farlo e credo che alla fine ne valga la pena.

Scorrendo i titoli dei post pubblicati tornano alla mente situazioni che sembrano ormai lontane nel tempo, ma c'è una costante che ci portiamo dietro da ormai un anno di post, anche se ha radici ben più antiche: le polemiche sulla nostra Facoltà.

Alle polemiche e alle accuse che, non facciamoci illusioni, continueranno ad arrivare, risponderemo sempre mostrando la passione che ci anima nello studio.

A questo proposito pubblico una appassionata lettera aperta scritta dagli amici del secondo anno di chimica:

Siamo il secondo anno del Corso di Laura Triennale in Chimica, presso la Facoltà di Scienze dell’Università dell’Insubria di Como. Siamo tredici compagni di classe. Siamo un costo per lo Stato: siamo un costo per voi.

Ogni mattina quando arriviamo in classe ci guardiamo in faccia, ci diamo il buon giorno chiamandoci per nome e, al contrario di quello che succede in molte altre Facoltà, non abbiamo mai problemi di sovraffollamento delle aule; anzi, ci sediamo quasi sempre negli stessi posti come se quel mezzo metro di legno appartenesse proprio a noi. 
Questo perché, oggi, in Italia, la chimica “si vende” per poco. Sì…si apprezzano i suoi prodotti, i suoi benefici ma senza mai ricondurli a Lei. Alla mente della chimica. Ciò che non si conosce fa paura, ciò che non si capisce non si apprezza e tutto quello che opera in silenzio si dimentica. 
Anche se la nostra nascita in questo mondo silenzioso è avvenuta da poco, e non comprendiamo fino in fondo quella “nobiltà del farsi signori della materia” a cui Primo Levi (a potremmo scrivere altri centinaia di nomi) era tanto fedele, la percepiamo ogni mattina, quando con tanto impegno, e molta di più pazienza ci viene trasmessa, più dei concetti, delle leggi, delle formule... la passione. Non solo per la chimica ma anche per il sapere, per la ricerca ed infine per il conoscere quello che non si capisce; per poterlo apprezzare. 
Quando vi chiedete cosa si impara praticamente ad una Facoltà scientifica, noi ci azzarderemmo a rispondervi che prima di tutto a noi insegnano tutto questo. 



Per oggi però rompiamo il silenzio perché non possiamo accettare, soprattutto a vent'anni, di sentirci dire continuamente che per avere un futuro dobbiamo fuggire da qui, che ciò che non va è talmente grande che non può essere cambiato. 
Noi possiamo cambiarlo...e dopo averci provato, come direbbe un criticato filosofo del '900 a proposito “della guerra e degli uomini di guerra”, se il nostro pensiero soccomberà, la nostra onestà nell'averci provato dovrà ancora gridare trionfo! 
La nostra voce non è da interpretare esclusivamente come una critica ad alcuni commi del Ddl Gelmini,che sebbene tratti di questioni imminenti non è il punto focale della questione, ma come una richiesta d'aiuto da parte di un mondo che sta lentamente scomparendo trascinando con sé una vita di lavoro e sacrifici di diecimila ricercatori. 
Quello che qui manca prima dei riscaldamenti nelle aule, quello che manca ancor prima dei fondi per poter sostenere i laboratori, è la fiducia in noi e in loro che lasciano da parte il loro obiettivo, senza dimenticarlo, per poter dare un futuro a noi vedendo già troncato il loro. 
La ricerca italiana non trova difficoltà ad essere riconosciuta e apprezzata all'estero, i ricercatori che operano ancora qui lo fanno per dare qualcosa in cambio al loro Paese e a tutti coloro che hanno creduto in loro. 



Oggi il nostro obiettivo non è informarvi sul funzionamento della ricerca italiana e nemmeno convincervi che il costo che essa comporta è in realtà un investimento. Non vogliamo nemmeno darvi i dati tecnici o farvi il resoconto di come procede la protesta che ha investito le università nell'ultimo periodo o lamentarci dei “disservizi” che come studenti abbiamo subito, oggi il nostro obiettivo è farvi capire che dietro al mondo universitario corrotto e privo di meritocrazia spesso descritto dai mass media e radicato nell'immaginario popolare esiste il nostro mondo universitario, composto da una gioventù non tutta “bruciata” ma ancora piena di voglia di fare e rifare, di imparare e migliorarsi. 
Un'università non vecchia e decadente ma solo in letargo, che per essere risvegliata necessita, oltre al nostro impegno, l'interesse comune e la vostra voglia di informarvi come soggetti attivi; visto che il nostro lavoro ricade direttamente su di voi. 



Oggi noi potremmo alzare la voce, scendere in piazza a protestare, accusare i ricercatori, i Presidi di Facoltà, i Rettori cadendo in una guerra dei poveri destinata a placarsi con il tempo, e quando qualcosa che non va non interesserà più direttamente noi, girare la testa dall'altra parte tornando a perpetuare quel silenzio rovinoso,che regna da secoli nel mondo accademico.


Noi oggi abbiamo capito che però questo silenzio magari non incide sulla nostra carriera lavorativa, ma uccide le nostre idee. 
Un tributo così alto per arrivare da qualsiasi parte noi non siamo disposti a pagarlo


Credo che i problemi dell'università vadano ben oltre l'azione di questo o quel governo, che le loro radici siano da ricercare nella visione che la società ha di essa e che queste radici abbiano origini molto lontane nel tempo. Facciamocene una ragione, ci vorranno anni per cambiare questa percezione...


Chiudo questo chilometrico intervento ringraziando tutti gli autori più o meno saltuari e ricordando che qui siamo sempre in cerca di nuove “firme” e collaboratori per il blog, quindi invitiamo chiunque abbia voglia di gettarsi in questa iniziativa a contattarci!

E da domani si ricomincia, a tutti buono studio!

venerdì 15 ottobre 2010

ORARIO LEZIONI

Carissimi,
sono finalmente disponibili gli
orari !!!



Le matricole devono guardare quelli relativi alle lauree nuovo ordinamento (D.M. 270/04), mentre noi "veterani" siamo interessati dalle lauree del vecchio ordinamento.


Fate girare l'informazione!

giovedì 14 ottobre 2010

CDF 14/10/10

Ciao a tutti,
e' stato un cdf molto lungo ma proficuo.

Come prima cosa vi comunico che i ricercatori continueranno nella protesta per tutto il semestre, quindi i loro corsi non ci saranno e saranno tenuti, si spera, il secondo.

Nella prima parte il Preside ha dato tutta una serie di avvisi :

1- ha condiviso il numero delle matricole di quest'anno :
Chimica 23 , Matematica 30 , Scienze Ambientali 48 , Fisica (purtroppo) 7 (il preside pensa che sia dovuto anche al fatto che al poli hanno potenziato e meglio pubblicizzato il corso in Ingegneria Fisica)

Ad ogni modo, anche a Varese hanno avuto delle perdite in quanto quest'anno tutti i diversi cdl di biologia sono stati accorpati in uno solo.

2- si e' fatto notare come la protesta abbia portato i politici a compiere un passo falso : il DDL Gelmini ora non e' piu' a costo Zero e risulta incapiente; questo vuol dire che la sua discussione e' rimandata dopo quella della manovra finanziaria.

3- e' in corso di valutazione un interessante progetto di coolaborazioni Inter-Ateneo con altre universita' a noi vicine soprattutto per i c.d.l specialistica di fisica e matematica. In pratica l'idea sarebbe quella di istituire dei corsi di laurea a cavallo tra due Universita'.

4- L'anello dovrebbe finire per fine Novembre 2010 !! Entro meta' novembre inoltre dovrebbe essere assegnato il lavoro per la costruzione della palazzina dei Chimici.


Entrando nei dettagli :

3- la commissione di valutazione di questo progetto e' formata da Caccia,Parola,Setti e Treves. Il Magnifico Rettore non si e' detto contrario, ma ha nominato una sua commissione in cui c'e' lui stesso, un amministrativo e Treves.
Il DDL Gelmini prevede che universita' che perseguono questi accordi abbiano dei vantaggi nell'assegnazione degli FFO (fondi di finanziamento ordinario).

Dato che l'inizio lezioni e' slittato, il primo semestre finira' indicativamente l'11 Febbraio. Come conseguenza anche il secondo semestre subira' uno slittamento complessivo di due settimane rispetto al consueto inizio. In totale quest'anno accademico faremo due settimane in meno di lezione.

Il consiglio ha infine approvato una mozione di ringraziamento agli studenti per il sostegno dimostrato a ricercatori e docenti in questo momento difficile.


Noi rappresentanti abbiamo sollevato il problema della mancanza degli orari sul sito e ne abbiamo sollecitato la pubblicazione anche senza l'indicazione dell'aula in modo da avere almeno un'indicazione.
Abbiamo inoltre chiesto informazioni riguardanti i corsi dei c.d.l in Informatica e SBAC : per i primi molti saranno in video conferenza e altri saranno tenuti da docenti di altri c.d.l. , per SBAC sono stati chiamati docenti esterni.

Abbiamo scoperto che i docenti non possono richiedere le nostre email insubria per colpa della legge sulla privacy e diventa quindi difficile per loro riuscire a farci avere avvisi per le lezioni ecc. Questa mi sembra una gran cavolata in quanto sono create apposta alla nostra immatricolazione. Dobbiamo fare qualcosa..

Ad ogni modo, le lezioni partiranno senza troppi problemi e buchi e nessuno rischiera' l'anno .


essendo oggi Giovedi' auguro a tutti un buon week end e un buon inizio di anno accademico..

lunedì 11 ottobre 2010

Viaggio a Ginevra/2

Che impressione hanno fatto Ginevra e il Cern? In poche righe un po' poetizzanti, l'impressione di entrare in un posto (il Cern) dove le vie, le piazze e i cortili portano i nomi di Pauli, Bell, Einstein..., e rendersi conto di trovarsi nel luogo del mondo dove batte il cuore della fisica delle particelle; e sentirsi quasi dentro uno di quei vecchi film ambientati nella guerra fredda, con gli scienziati che lavorano di notte in laboratori incastrati a labirinto, i corridoi angusti e freddi di luce al neon intrecciati ad arte, e poi fuori ritrovare le foglie degli alberi già ingialliti dei giardini crepitanti sotto le scarpe...E spostandosi ancora un po' rientrare nell'ordine e nella precisione delle strade di Ginevra, sorvegliate dai suoi palazzi in vetro e cemento e dalle ville neoclassiche, e incontrare per le vie la commistione di Paesi e culture di tutto il mondo private di ogni eccesso, di ogni fanfaronata, del disordine colorato in cui si presentano in altri ambienti, e sistemate, i loro colori un po' più discreti, nel rigore tipicamente svizzero delle vetrine e delle insegne a loro riservate.


10 momenti da ricordare della gita
1.La pizza del ristorante italiano (ma con proprietario spagnolo...) in Rue de Lausanne;
2.La visita al meraviglioso giardino botanico;
3.La palla al plasma e il contatore Geiger e il resto della mostra Microcosm (e la Cri che solleva con una mano non i 12 kg pesati sulla Luna, ma quelli pesati sulla Terra...!);
4.Martino che canta "I cosacchi" (Zecchino d'Oro circa 1994);
5.Le terrificanti vibrazioni del ponte di Ginevra;
6.Lo schermo nella mensa del Cern dove trasmettono i risultati e gli aggiornamenti degli esperimenti in corso;
7.Mirco a Fede: "Ah già, anche tu sei una donna!"...; Mirco a Cate: "Sei un'ochetta!";
8.Il murales all'interno dell'edificio di Atlas con lo schema del rivelatore in scala 1:1;
9.Chiara e Fede che circoscrivono le colonne sonore dei cartoni Disney esistenti tra le ore 00.35 e l'1.20 di sabato notte; la Cate che canta e suona la chitarra; e soprattutto la stessa chitarra rimpallata fra Chiara, Cate, Teo e Martino, suonata ininterrottamente dalle 10.30 alle 15.30 all'andata e dalle 19 alle 24.30 al ritorno;
10.La famosa ipotesi di Baserga sul getto d'acqua di Ginevra.

Visita al CERN

Bello

mercoledì 6 ottobre 2010

Posto un'email che mi è arrivata da una coordinatrice dei ricercatori (Gloria Tabacchi):

Vi sembra degno di un Paese Civile che una legge indecente che smantella l’Università pubblica e deruba i giovani (e anche i meno giovani) del loro futuro debba essere emanata, e per di piu' in questo modo sconcio? 23 ore di fila di discussione alla camera per 600 emendamenti ????

Vale cosi' poco il nostro lavoro e la nostra funzione sociale? Davvero non conta piu' nulla la formazione delle generazioni future? Non dovrebbe essere l'universita' il riferimento culturale e morale di ogni paese che si aspiri a definirsi civilizzato? Vogliamo davvero lasciargli fare una schifezza del genere?

Mettiamoci una mano sulla coscienza e usiamo tutti i mezzi che abbiamo a disposizione per dire NO.

1) PER FAVORE vi prego di diffondere il piu possibile questa notizia.

2) Partecipiamo numerosi a assemblee e iniziative per comunicare le ragioni della protesta fuori dalle aule universitarie.

3) A Milano il giorno 8 corteo di tutti gli atenei lombardi / studenti medi a partire dalle 8.30 da Festa del Perdono. Segue assemblea a partire dalle 12.30. Auspico numerosa partecipazione da Como. Vi comunicherò tramite volantino i dettagli.

4) Per iniziative dei ricercatori della rete29aprile insubria consultate il blog:
http://r29ainsubria.wordpress.com/ oppure contattate indirizzo email r29ainsubria@googlegroups.com

Personalmente non approvo le modalità della protesta, anzitutto perchè mi risultano poco chiare e perchè c'è una chiusura agli studenti che non la pensano come i ricercatori, ma credo che oggettivamente riservare a una riforma di gran parte del sistema accademico nazionale un solo giorno per la discussione finale sia esagerato.

A mio avviso, ci sarà comunque poco da fare: per tanti altri provvedimenti si è proceduto a colpi di decreto legge o di fiducia, dunque non ci si può meravigliare. Perlomeno, la cosa non mi meraviglia.

domenica 3 ottobre 2010

Assemblea sulla protesta dei ricercatori

Saluti a tutti,
vi segnalo che 
martedì 5 ottobre alle 14:00  in Aula Magna 
si terrà un'assemblea dei ricercatori 
aperta agli studenti e alla cittadinanza in cui spiegheranno le motivazioni della loro protesta ed esporranno le loro proposte.


E ora un po' di link: trovate l'avviso e le motivazioni della convocazione dell'assemblea qui, il comunicato stampa dei ricercatori dell'Insubria e il blog della Rete 29 aprile dell'Insubria.


Penso sia molto utile partecipare, se non altro per ascoltare le ragioni di una protesta che stiamo sentendo molto.


Nel frattempo, buona domenica!