giovedì 29 luglio 2010

Collaboratori cercansi

Ciao a tutti,
noi del Quanto, in vista di un ampliamento delle possibilità editoriali (probabilmente ci stampano) nel prossimo futuro, stiamo cercando collaboratori. Non è importante quanto tempo a disposizione abbiate, sono disponibili anche posti per aspiranti mantenuti.

Quello che ci preme anzitutto è allargare le vedute della redazione, avere nuove idee, e magari, se proprio avete tempo, aggiungere la quarta pagina al giornale includendo qualcosa di nuovo.

Se siete disponibili, ve ne saremo eternamente grati.

mercoledì 21 luglio 2010

...e noi?

Cari studenti,
(ero indecisa se scrivere "cari compagni", ma l'epiteto mi sembrava troppo politicamente connotato...) vi scrivo qui perché spero di ottenere un po' più d'ascolto di quello che ho guadagnato dal commentare il post precedente (é il caldo? Siete già tutti in vacanza? O non usate più il pc?). L'alternativa è che io sia la sola persona d'accordo con...me, e in tal caso non ci sarebbe niente di male, solo vorrei capirlo.
Avete letto il resoconto del cdF? L'ateneo ha disposto la sospensione dell'offerta formativa, e se la protesta continua, dice la Loretta, si potrebbe arrivare al blocco dell'anno accademico. I ricercatori, lo sappiamo già, si sono allineati alla protesta nazionale, rifiutandosi di fare didattica.
In rappresentanza degli studenti, i nostri eletti in cdF hanno espresso solidarietà e "pieno appoggio" alle iniziative.
Bene. Ora ponetevi questa questione, per favore: siamo sicuri di voler dare il nostro "pieno appoggio" all'iniziativa?
Schierarsi a fianco dei protestanti per il nostro futuro: ok. Ma chi si schiera con noi per il nostro presente?
Nessuno, gente. I nostri diritti (primo fra tutti quel "diritto allo studio" di cui troppi si riempiono la bocca) non se li fila nes-su-no. Se l'anno accademico salta, chi ci perde? Noi. Se alcuni corsi non partono chi è parte lesa? Noi. Se per protesta le ore di lezione da sostenere saranno una quota minima, chi si vedrà impossibilitato a registrare i voti, quindi laurearsi in tempo? Sempre noi. Se passa il ddl e i fuori corso sono tenuti a pagare una mora per legge, chi paga lo scotto di una protesta che gli ha impedito di seguire gli insegnamenti necessari a rimanere in corso? Ancora noi.
La protesta, portata avanti per "difendere il diritto allo studio", il diritto allo studio lo ignora, lo ferisce ancora di più. Credo che sia giunto il momento di difendere non solo il nostro futuro, ma anche il presente, che questa forma di protesta mette in discussione. Pensateci: i protestanti hanno tutto da guadagnare ad avere gli studenti, compatti, a loro sostegno; è sinonimo di unione del fronte di protesta. Se il fronte si spaccasse, se ci fosse un' "anti-protesta", ci perderebbero: pensate anche alla potenza mediatica di una contro-protesta portata avanti solo da studenti contro tutto il resto dell'università, "Davide contro Golia per difendere il diritto allo studio".
Lo so, queste sono solo divagazioni al limite anche provocatorie, ma il punto è: a mio parere é ora di chiedere garanzie. Per noi.
"Gentili ricercatori, noi vi appoggiamo, ma la vostra protesta danneggia soprattutto noi: quindi o ci garantite che potremo studiare quello che ci piace senza essere obbligati a tralasciare corsi che non partono per protesta, che potremo registrare i voti risultando in corso, che le sessioni d'esame e di laurea si terranno normalmente, oppure non ci sentiamo più in grado di darvi il nostro appoggio". Fine.
Vi chiedo di pensarci sul serio, perché temo che continuando a dare il nostro appoggio incondizionato alla protesta rischiamo di pagare lo scotto non una, ma due volte: una per le conseguenze del ddl e una per le conseguenze della protesta.
Se diritto allo studio dev'essere, che lo sia davvero e sempre.
Credo che un'obiezione del genere possa essere compresa e anche condivisa dai ricercatori; non dobbiamo aver timore di confrontarci su quello che ci riguarda.
Cosa ne pensate?

lunedì 19 luglio 2010

CDF 19/07

Eccoci qua..
CDF appena finito. Le novita' non sono molte, ma sono importanti.

Come prima cosa, tra le comunicazioni del Preside abbiamo appreso il fatto che il Magnifico Rettore ha invitato le facolta' a non definire i piani didattici. Se la protesta andra' avanti si potra' arrivare al blocco dell'anno accademico.

Alcuni docenti di fascia I e II si dicono disposti a coprire un solo corso come da legge. Il preside comunque vuole fare l'approvazione dei piani, la parte obbligatoria per legge, seguendo il regolamento di ateneo che prevede la copertura di 120h di lezione.

DDL e Finanziaria


Il consiglio ha approvato un documento, per professori di fasci I e II, di adesione alla protesta che riporta alcuni numeri :
- per le scuole superiori il nostro paese usa lo 0.8% del pil vs l'1.3% dei paesi OCSE
- per l'universita' siamo sull' 1.6% vs 2.9%
- si stima che uno studente universitario italiano costa allo stato 6900 euro vs 9600 dei paesi OCSE

Da notare che Cina e India non sono OCSE, quindi il divario tra queste percentuali puo' anche essere maggiore.

A causa della finanziaria :
- si avra' una drastica perdita dei posti di ruolo
- i nostri docenti sono gia' i meno pagati d'Europa, e i piu' giovani potrebbero perdere piu' di 50000 euro a causa del blocco degli scatti stipendiali
- il recupero del blocco stipendiale non e' previsto

I docenti chiedono:
- la revisione dei tagli all' FFO (fondi di finanziamento ordinari)
- mitigazione del turn-over che andrebbe a prevedere la possibilita' di riutilizzare il 20% dei fondi liberati anziche' il 50%
- abolizione sui vincoli dell'utilizzo dei fondi liberati dal turn-over

Infine i docenti dichiarano che si limiteranno a svolgere l'attivita' didattica prevista per legge.


Questo e' un documento che ricalca molto quello gia' approvato da altre facolta', come Economia..

Alcune notizie dagli altri atenei :
- la facolta' di ingenieria di Padova, giovedi 15 luglio, ha votato per sospendere il manifesto degli studi rinviando l'inizio dell'a.a. e ipotizzando anche un blocco delle immatricolazioni
- alla conferenza dei Presidi tenutasi a Roma il 15 luglio altre universita' hanno dichiarato di voler bloccare l'a.a. ma non le immatricolazioni (TorVergata forse blocchera' le immatricolazioni)

Le universita' di Padova e Pavia stanno pensando di finanziare posti da ricercatore con fondi di Ateneo.

Per gli aspetti politici: gli emendamenti sul DDL Gelmini devono essere presentati entro le 12 del 20 luglio. Sembra che la commissione al Senato non abbia recepito molto le proposte giunte dal mondo accademico, ma sembrano esserci maggiori speranze sulla commissione alla Camera.

In qualita' di rappresentante degli studenti ho espresso tutto il nostro sostegno alla protesta in quanto sono estremamente convinta che anche noi studenti dobbiamo fare la nostra parte per il bene del nostro futuro e di quello di tutto il Paese.

Per rimanere aggiornati seguite il sito di rete29aprile e naturalmente questo blog.

Alla prossima

giovedì 15 luglio 2010

Bike Insubria

Un caldissimo saluto a tutti!



A poca distanza dall'agognato e ristoratore agosto, l'università dell'Insubria vara un servizio di bike sharing gratuito per gli studenti e il personale dell'Ateneo.
La flotta delle biciclette insubri conta sessanta elementi, delle quali trenta saranno a disposizione degli studenti di Como egualmente distribuite nelle sedi di via Valleggio, via Cavallotti e in Sant'Abbondio.

Finalmente un modo rapido e indolore di raggiungere viale Masia o una qualunque delle altre sedi universitarie!


Trovate tutte le informazioni su questa bell'idea a questo indirizzo.

Sia essa di studio o di divertimento, buona estate a tutti!

dan

mercoledì 7 luglio 2010

Resoconto Assemblea di Ateneo

Ciao a tutti, ieri si e' tenuta l'assemblea di ateneo per discutere delle conseguenze di DDL Gelmini e manovra finanziaria sulla nostra universita' e non solo..

Purtroppo anche ieri ci siamo trovati di fronte ad un'aula magna pressocche' deserta, a Varese erano pochi ma sicuramente molto piu' di noi.
Nella prima parte dell'assemblea ci sono stati degli interventi programmati di rappresentanti di un po' tutte le componenti dell'universita' (non degli studenti e questo mi ha lasciata perplessa).
Ad ogni modo si e' sottolineato il fatto che con questa manovra finanziaria, che molto probabilmente sara' approvata a suon di fiducia, i finanziamenti alla nostra universita' per il prossimo vedranno una riduzione del 10-15%, il blocco del turnover viene irrigidito ecc..
Docenti e non solo si vedranno gli scatti di anzianita' bloccati, niente rinnovo del contratto nazionale, blocco delle assunzioni, riduzione dei fondi per formazione e missioni, blocco della progressione di carriera ecc..
Gli studenti possono quasi dire addio al diritto allo studio.
Naturalmente non bisogna dimenticare i cambiamenti per la figura dei ricercatori.

Cosa si sta facendo per protestare?

- i ricercatori si dichiarano indisposti a coprire corsi che non sono per legge tenuti a fare
- i professori si dichiarano indisposti a coprire i corsi che rimangono vacanti
- autolimitazione dei professori a tenere un solo corso (come previsto dalle norme)
- sospensione delle sessioni di esame e laurea per il mese di luglio (alcuni invece tengono sessioni di laurea in modalita' "inusuali")

Il Senato Accademico dell'Universita' di Pavia tenutosi il 21 giugno sospende, per il momento, la delibera di programmazione dell’offerta formativa dell’Ateneo per l’a.a. 2010-2011. (Link)

E noi?

Hanno dichiarato indisponibilita' alla didattica :
- 40/42 ricercatori di Scienze Varese
- 25/27 ricercatori di Scienze Como
- i ricercatori di Economia si dicono disponibili a tenere 40 ore di lezione
- i ricercatori di giurisprudenza non hanno ancora preso posizione

I ricercatori di medicina, in un'assemblea tenutasi subito prima di quella di ateneo, hanno dichiarato, il 50% di loro, l'indisponibilita' alla didattica, alla sessioni di laurea e ai test di ammissione che si terranno a settembre.

Il personale tecnico amministrativo si unisce alla protesta e dichiara sostegno ai docenti e ricercatori.

Qualche numero dall'Europa :
- Germania : manovra da 80 miliardi in 4 anni + 13 miliardi di investimenti in ricerca e formazione fino al 2013
- Francia: manovra da 100 miliardi in 3 anni e anche loro aumentano gli investimenti nella ricerca
Questa e' comunque la linea generale europea. Perche' noi facciamo sempre il contrario?

In Lombardia nei prossimi 2 anni si avranno 3 miliardi in meno..

Gia' nel 2011 molti atenei di tutta Italia non riusciranno a chiudere i bilanci.

Chiudo con qualche link utile presentato durante l'assemblea :

ricercatori-unito.it
wpage.unina.it/apezzell/sito/unidoc/
http://aperinsubria.blogspot.com/2010/07/assemblea-di-ateneo-del-6-luglio-2010.html


Noi studenti non dobbiamo rimanere indifferenti di fronte a questa situazione, ma dobbiamo lottare per il nostro futuro.

martedì 6 luglio 2010

Consiglio di Facoltà 28.06.2010

Qualche giorno fa i neo-eletti rappresentati degli studenti nel CdF hanno sostento la loro prima sessione caratterizzata da un clima soffocante come solo quello della 4.14 alle due del pomeriggio sa esserlo.

Abbiamo innanzitutto nominando i rappresentanti degli studenti nella Giunta di Facoltà e nel consiglio scientifico del SiBA. In Giunta andrà Massimiliano Mascetti mentre al SiBA saremo rappresentati da Silvia Bonfanti.



Ma veniamo al Consiglio di facoltà vero e proprio. Si è segnalato qualche problema nell'organizzazione del CCD del nuovo corso interfacoltà di Scienze Ambientali che è la "fusione" di due corsi già esistenti a Como e a Varese.

E' stata poi resa nota la distribuzione dei fondi universitari per borse di ricerca, e anche quest'anno si è optato per una divisione che non ha tenuto in minimo conto i risultati della valutazione civr... speriamo che prima o poi ci si decida a premiare la qualità, ma probabilmente è una pia illusione.

Niente di particolarmente rilevante fino a che il Consigio di Facoltà non ha approvato all'unanimità la mozione dei ricercatori che riporto qui sotto:
I ricercatori della Facoltà di Scienze MM. FF. NN. dell’Università degli Studi dell’Insubria (sede di Como) riuniti in data 28/06/2010 ribadiscono la propria astensione allo svolgimento di attività didattiche non obbligatorie per legge a partire dal prossimo anno accademico in coerenza con il documento presentato al CdF del 31/03/2010, vista finora la indisponibilità del Ministro a correggere nella direzione auspicata e richiesta dai Ricercatori Universitari, il Disegno di Legge 1905/2009. A tal fine fanno pervenire singolarmente al Consiglio di Facoltà le dichiarazioni di indisponibilità a sostenere i corsi inizialmente programmati per l’anno accademico 2010-2011. Con la presente i Ricercatori Universitari chiedono ai colleghi Professori Ordinari e Professori Associati della Facoltà un sostegno alla protesta e auspicano che i colleghi Professori di I e II fascia non svolgano azione di supplenza prendendo in carico i corsi che, per effetto della protesta nazionale indetta dai ricercatori, risulteranno così vacanti. La presente azione dei RU della Facoltà di Scienze Como è parte integrante delle manifestazioni di contrarietà al ddl attualmente in giacenza al Senato e in attesa di discussione. Analoghe posizioni sono state già espresse da molti tra gli atenei italiani in cui i ricercatori stanno predisponendosi a sospendere la propria attività didattica. Tale protesta non ha finora trovato risposta da parte dell’interlocutore principale e cioè da parte del Ministero e si prevede che il clima non possa che peggiorare per effetto della manovra economica correttiva che porrà in essere un ulteriore taglio ai finanziamenti agli atenei ed alla ricerca in generale oltre a porre mano al congelamento di ogni avanzamento stipendiale e di carriera per tutti coloro che operano nel settore universitario nazionale.
Una mozione analoga è già stata approvata dal Consiglio di Facoltà della Facoltà di Scienze di Varese.

Penso che sia tutto.

alla prossima

i rappresentanti degli studenti 

venerdì 2 luglio 2010

Strikes could 'break' Italy's universities

Anche su Nature parlano parlano di cosa potrebbe succedere/accadra' alle universita' del nostro paese se questa riforma sara' approvata...

Qui il link

ASSEMBLEA DI ATENEO

E' appena stato diffuso che il giorno 6 luglio alle ore 16:30 si terra' una assemblea generale di ateneo. Questa avra' luogo nelle aule magne di via Dunant a Varese e nell'aula magna di via Valleggio a Como in video conferenza.

Qui trovate la locandina dell'evemto.

Riporto inoltre la mail giunta :

Ai Rappresentanti degli Studenti negli Organi Collegiali dell'Ateneo

Gent.m*,

come probabilmente sapete, la manovra finanziaria attuata con il Decreto Legge 31 maggio 2010, n.78, in discussione in Parlamento, prevede numerose misure vessatorie per l’università e la ricerca. Tutte le associazioni e i sindacati dell’università hanno indetto dal 5 al 9 luglio una settimana nazionale di mobilitazione contro la manovra finanziaria e contro il DdL Tremonti-Gelmini.

In questo contesto e per avere l'opportunità di discutere ed informarsi sulla situazione e le sue conseguenze è stata indetta un'ASSEMBLEA GENERALE DI ATENEO - martedì 6 luglio 2010, ore 16:30 presso l’Aula Magna di Via H. Dunant n. 3, Varese e l’Aula Magna di Via Valleggio, Como (in collegamento in videoconferenza) aperta a tutte le componenti dell'Università, nella quale verranno discussi lo stato della protesta e della mobilitazione a livello locale e nazionale, le richieste da formulare al ministero e ai parlamentari, le iniziative di supporto da intraprendere nei prossimi giorni e il coordinamento tra le varie componenti universitarie.

Riteniamo particolarmente importante la presenza e il contributo degli studenti, che dell'universita' sono non solamente i principali fruitori "diretti" (indirettamente beneficiano della formazione e della ricerca universitarie tutta la societa' a livello nazionale e - idealmente, ma non troppo - globale) bensi' anche una componente fondamentale, insieme ai professori, ai ricercatori e al personale amministrativo e tecnico. I tagli imposti dal quadro normativo in essere e in fieri colpiscono molto pesantemente anche gli studenti, prima di tutto in termini di riduzione dell'offerta didattica, di riduzione dei servizi e di verosimile futuro aumento delle tasse universitarie. Per tutti questi motivi, speriamo che la vostra partecipazione sia ampia e che vogliate anche contribuire alla discussione in aula. A questo proposito, sono previsti alcuni interventi preordinati (di non oltre 10 min l'uno) e quindi una serie di interventi liberi dei presenti (non oltre 3-4 min l'uno). Fatemi sapere eventualmente se desiderate concordare a nome degli studenti un singolo intervento preordinato (non piu' di uno, per evidenti motivi di tempo: gli altri 2-3 saranno per il personale docente e non e per i giovani borsisti e contrattisti non di ruolo). Diversamente, sara' comunque possibile intervenire in discussione prenotandosi in aula.




PARTECIPATE NUMEROSI !!!