venerdì 30 aprile 2010

...sempre riguardo all'open day

Ovvero: ciò che resta da fare.
1- mercoledì 5 maggio dalle 16.30 in viale Masia preparazione kit (contenenti brochure e depliant...e matite -vedi punto 2-)da distribuire il 7. Non ho ben capito perchè abbiano deciso di schiavizzare noi di Scienze che siamo quattro gatti e non chiedere niente agli amici di Giurisprudenza &co, che sono dieci volte noi...Ma comunque sia, è da fare.

2- ricordarsi di portare temperamatite il 7 in S.Abbondio...[servono due volontari]

3-giovedì 6 maggio dopo le 16: per chi farà la guida nei laboratori (vedi punto 4), i responsabili dei laboratori spiegheranno gli esperimenti che le guide andranno a fare; inoltre [servono volontari non gracili] bisogna aiutare Caccia, Bondani &co. a portare le attrezzature sperimentali in S.Abbondio e montarle (questo anche la mattina del 7, dalle 7.30).

4- chi sarà disponibile il 7 esprima preferenze sul dove essere impiegato: come "adescatore" di ragazzi, come aiuto agli stand sperimentali, allo stand di Facoltà, come "punto informazioni" ecc. Gli esperimenti termineranno in S.Abbondio alle 12.30, dopodichè ci recheremo in Valleggio e staremo al catering o alle oasi-informazione. Nel pomeriggio, visite ai laboratori con le guide.

Se ho dimenticato qualcosa lo scriveranno Daniele e Marco...
Fateci sapere, chè ci organizziamo.

scrive Dan
Vi informo, nel caso altri non abbiano già provveduto, che le lezioni saranno sospese in tutta la Facoltà in occasione dell'Open Day, quindi non ci sono scuse che tengano. Quest'anno, per la prima volta ci si sta davvero sbattendo per questo dannato Open Day. Sono davvero in tanti quelli che si stanno dando da fare, studenti, professori, ricercatori e chi più ne ha più ne metta. E' l'occasione per dare un segnale forte di presenza e attività nella città e nella provincia, che sappiamo tutti che non hanno mai avuto una grande attenzione per la nostra Facoltà. Ma oltre a queste problematiche prettamente locali, è soprattutto l'occasione per mostrare quanto ci piace e quanto è bello quello che facciamo, l'occasione di trasmettere un po' della passione che ci mettiamo. Per questo rivolgo un accorato appello agli amici di matematica, chimica e ambientale affinché partecipino anche loro all'evento, portando la loro esperienza di studi.

Grazie e buon fine settimana!

mercoledì 21 aprile 2010

Assistenti "PAGATI" open day cercasi

Come forse saprete il 7 maggio ci sarà l'open day di tutta l'università, e la nostra facoltà in particolare proporrà un programma molto fitto e molto interessante, che vi riassumo brevemente qui sotto:
  • Mattino: presentazione della Facoltà e dei corsi di laurea, banchetti interattivi di Fisica, Matematica e Chimica dove gli studenti delle superiori potranno "mettere le mani" in sistemi particolarmente curiosi, sotto la supervisione di noi studenti e di docenti e ricercatori della Facoltà, oltre al solito stand informativo per chiedere informazioni sui corsi di laurea.
  • Ora di pranzo (13 - 14): trasferimento, probabilmente mezzo bus, degli studenti delle superiori interessati alla sede di via Valleggio; pranzo offerto dal centro orientamento, "isole" dove si potrà parlare con gli studenti di Scienze, in un clima molto conviviale, di cosa vuol dire studiare da noi. E gelato all'azoto liquido offerto dai chimici.
  • Pomeriggio: ciclo di conferenze soft, simpatiche, visite ai laboratori di Fisica (e penso Chimica) e ancora possibilità di interagire con gli studenti della Facoltà per le più disparate domande.
C'è bisogno della collaborazione di tutti voi, per poter offrire questo open day straserio. Il pagamento è in magliette dell'Insubria, senza contare la gloria, il motivo principale per cui ci sbattiamo a fare tutte queste iniziative.
In particolare, ci sono tre fasi in cui c'è bisogno di collaborazione. Ovviamente se siete disponibili solo per una o due, va comunque benissimo:
  • Preparazione dei kit distribuiti agli studenti delle superiori che parteciperanno (ci troviamo mercoledì 5 alle 16.30 in viale Masia, all'ufficio orientamento).
  • Partecipazione attiva al mattino, o come assistenza ai banchetti interattivi, o all'interno dell'aula dove ci saranno le presentazioni (per rispondere alle eventuali domande poste dagli studenti), o allo stand dell'orientamento, per raccontare la propria esperienza e rispondere alle domande.
  • Partecipazione attiva al pomeriggio, mangiando e rispondendo a domande degli studenti durante la pausa pranzo, mantenendosi a disposizione per altre domande al pomeriggio, oppure collaborando per le visite ai laboratori.
Chiunque fosse disponibile sarà il benvenuto. Fatemi sapere le vostre possibilità scrivendomi.

martedì 13 aprile 2010

Il Futuro dei Ricercatori

Ciao a tutti,
negli ultimi mesi il DDL Gelmini sulla riforma della scuola ha fatto molto discutere, mentre il progetto di riforma dell'Università sta quasi passando sotto silenzio. Tra i punti più discussi c'è il nuovo "assetto" della figura del ricercatore universitario. Abbiamo chiesto al professor Faccio, che ringraziamo per la gentile collaborazione, di spiegarci cosa sta succedendo:
Prima di entrare nel merito delle DDL Gelmini, spendo due parole per illustrare la situazione attuale del ricercatore che potrebbe essere utile per riuscire a capire le ragioni della protesta in atto.
Lo stato giuridico del ricercatore è determinato da una legge (e non da un contratto  come avviene per la maggior parte dei lavoratori). Questa legge impone pochi doveri ma concede anche pochi diritti. Il ricercatore deve compiere ricerca, anche in modo indipendente. Attualmente è previsto un solo momento di giudizio del proprio lavoro, alla fine dei primi tre anni di servizio in cui si chiede la conferma della propria posizione. 
La didattica viene svolta dal ricercatore dietro il suo consenso e in accordo con la Facoltà. Il ricercatore non è tenuto per legge a svolgere didattica. Lo fa per vari motivi: 1) oggi, il ricercatore prende servizio in un ambiente in cui fare anche didattica è la norma e non l'eccezione. Quindi "deve" farlo. 2) Solitamente lo fa anche volentieri,  anche come modo per stare a contatto con gli studenti. Didattica e ricerca si sostengono l'uno sull'altro. Un'università che svolge solo didattica lo farebbe inevitabilmente ad un livello più basso e sarebbe una specie di super-liceo. E un'università senza studenti  sarebbe culturalmente più povera.
Riassumendo: i professori associati e ordinari si incaricano di gestire ed effettuare la maggior parte della didattica, Il ricercatore si incarica di fare la ricerca. 
Questo è quello che dovrebbe essere ma la realtà è diversa.
Negli ultimi anni, immagino per far fronte ai  tagli dei finanziamenti, le Facoltà hanno continuato ad assumere ricercatori in base a esigenze di didattica e NON di ricerca. 
Con il passare del tempo quindi si è creata una situazione in cui molta della  didattica viene svolta dai ricercatori. Indipendentemente dai numeri, se oggi i ricercatori si rifiutassero di fare didattica, la maggior parte dei corsi di laurea rischierebbero la chiusura.

Veniamo ora  alla DDL Gelmini e alla protesta.
La protesta dei ricercatori ruota fondamentalmente attorno a due punti:

  1. il futuro degli attuali ricercatori;

  2. le prospettive dei futuri ricercatori.
 La DDL di fatto cancella l'esistenza del ricercatore universitario. Non è più prevista questa posizione e la legge vuole imporre agli attuali ricercatori gli stessi obblighi dei professori associati, i.e. lo svolgimento obbligatorio di almeno 350 ore di didattica. Fin qui nulla di gravissimo (anche se molti miei colleghi vedono già qui un grave problema). All'estero la figura del ricercatore a tempo indeterminato non c'è. La ricerca è svolta da personale a  tempo determinato e il personale a tempo indeterminato svolge ricerca e anche didattica. Tuttavia, questo cambiamento avviene con un'equiparazione dei doveri ma non dei diritti. Rimaniamo ricercatori con lo stipendio del ricercatore e senza la possibilità di accedere agli stessi finanziamenti e incarichi universitari (e.g. all'interno delle Facoltà e Dipartimenti) dei professori.
Peggio ancora, viene di fatto negata la possibilità al ricercatore di diventare associato, anche se lo volesse. Questo per colpa del successivo punto...

2) Il ricercatore viene sostituito da una figura a tempo determinato, quello che ad alcuni piace chiamare "tenure track".  All'estero il tenure track è una posizione di prova, solitamente di 5 anni e con cui si accede alla posizione di professore. Alla fine dei 5 anni si viene giudicati da una commissione e, se il giudizio è positivo (quasi la norma), il passaggio a professore è garantito. Ci sono pochissime eccezioni a questa regola, e.g. l'MIT che per politica interna assume solo professori dall'esterno. Ma stiamo parlando dell'MIT...
Comunque, in qualunque caso, terminata la tenure track, si è liberi di rimanere come professore oppure di andare in un'altra università.
E la tenure track italiana? Sono 3+3 anni. Alla fine di questi 6 anni si viene giudicati e si ottiene l'idoneità per diventare associato. Peccato che non vi è alcun obbligo per l'università di assumere il neo-professore. Al contrario, attualmente sono previsti tagli ai fondi per le Università che, congiuntamente all'obbligo di spendere meno del 90% di questi fondi per personale (pena l'impossibilità di procedere ad altre assunzioni) si profila una situazione in cui almeno per i prossimi 5-10 anni pochissime università in Italia potranno assumere. 
Altro dettaglio: se alla fine dei 6 anni non si prende servizio come professore, si viene esclusi dal sistema universitario italiano. Per sempre.
Quindi la domanda è: sapendo che l'università non può assumere perché non ha i soldi per farlo, voi accettereste una posizione a 6 anni senza futuro e che vi lascerà a piedi all'età di 34-36 anni, cioè proprio nel momento in cui i vostri coetanei stanno o hanno già costruito le basi per la propria carriera e.g. nell'industria?
Infine, i pochissimi "fortunati" che si sono collocati in una delle pochissime università che potrebbe assumere un associato, si troveranno in competizione con  i vecchi ricercatori dinosauri. La buona notizia è che se il preside di Facoltà ci ragiona su anche per 3 secondi, si accorgerà che la scelta ovvia a far diventare associato il tenure track (che altrimenti verrebbe buttato per strada con la perdita di forza lavoro) piuttosto che il ricercatore che già svolge la didattica di un associato, costa meno di un associato ed è già assunto a tempo indeterminato.

Nel complesso la DDL si prospetta come una legge che nel contesto italiano rischia di portare il sistema universitario al crollo. I vecchi ricercatori non avranno possibilità di carriera. Alcuni andranno all'estero, altri rimarranno. I nuovi ricercatori saranno fortemente scoraggiati dall'intraprendere la non-carriera universitaria che sarà basata solo sugli aspetti "deboli" della tenure track e senza alcuna garanzia. Anzi, nella maggior parte delle università  una garanzia ci sarà: finire per strada a 35 anni.

I ricercatori protestano non perché non accettano il cambiamento che è giusto che ci sia, ma perché vogliono evitare un cambiamento che non prospetta alcuna miglioria per l'università italiana, blocca la carriera a persone che sono state assunte in condizioni e con promesse ben diverse, rende legge il precariato e, anzi, dato il contesto italiano punta a sostituire il precariato con la disoccupazione.
Allo stato attuale mi sembra che sono una trentina le università in Italia in cui i ricercatori hanno già ufficializzato la propria posizione e la minaccia di sospendere la didattica (per l'anno 2010-2011). Le altre università, come la nostra, si stanno mobilitando ora. La protesta è coordinata a livello nazionale da Marco Merafina il quale sta anche portando avanti una proposta di modifica (la proposta "Merafina")  che sostanzialmente chiede che il ricercatore venga parificato nei doveri ma anche nei diritti all'associato e si chiede anche venga tolta o modificata la nuova figura 3+3. Ci sono ovviamente molti aspetti che qui non ho trattato, ci sono molte posizioni e opinioni diverse ma la tendenza è di cercare di mantenere una linea comune e portare avanti una sola protesta a livello nazionale. Ci sono stati alcuni incontri recenti con il governo e se tutto va  bene porteranno qualche frutto. Lo scopo della protesta non è sospendere la didattica ma cercare di evitare a tutti costi di doverla sospendere. Per cui speriamo vivamente che la sola minaccia basti per ottenere il risultato senza dover mai passare ai fatti. 

Un paio di osservazioni personali conclusive:
In tutta Europa l'investimento nelle Università sta aumentando, anche per far fronte alla crisi e nella speranza di uscirne più forti. Perché in Italia si continua a tagliare, non solo sui finanziamenti, ma adesso anche sul futuro delle persone?
Questa DDL non è diretta a ottimizzare, fortificare e migliorare l'|Università ma, per stessa ammissione del governo, è diretta a risparmiare soldi, oggi e subito, senza considerare l'impatto che questo avrà domani.
Un esempio dell'impatto, già misurabile, delle scelte italiane: è appena uscita la classifica dei paesi che investono e sfruttano di più la tecnologia e l'innovazione ICT (information and communication technology). è un aspetto importante perché il benessere di un  paese moderno poggia sulla tecnologia e sulla rete per le comunicazioni, proprio come l'impero romano poggiava sulla sua rete viaria. Bene, l'Italia sta retrocedendo e ora è 48esima. La Francia è 18esima, la Spagna attorno alla 30esima. Davanti a noi ci sono anche il Montenegro e la Tunisia.
Ognuno avrà la sua opinione e siamo tutti esperti di economia, un po' come siamo tutti esperti di calcio durante i mondiali, ma svuotare le Università e risparmiare sulla cultura è una scelta oggettivamente molto discutibile.

domenica 11 aprile 2010

L'Italia del fotovoltaico

"Secondo Legambiente sono circa 75mila gli impianti fotovoltaici in esercizio distribuiti in 6.801 comuni. Oltre il 46% sono stati installati tra 2009 e 2010, grazie alle alte tariffe del Conto energia." Questa è l'introduzione di un articolo uscito oggi sul quotidiano "TerraNews" intitolato appunto L'italia del fotovoltaico. L'articolo parla di come, in Italia, grazie agli incentivi statali introdotti con una legge del 2007, la presenza di impianti fotovoltaici ad uso "domestico" e non, sia in pratica raddoppiato nel giro di un paio di anni. Ma in cosa consistono questi incentivi statali denominati "Conto Energia"? In pratica si tratta di un incentivo per 20 anni verso privati, imprese ed enti pubblici che installano un impianto solare fotovoltaico connesso alla rete pubblica. E' possibile l'installazione di tre diversi tipi di impianti:
-installati a terra
-parzialmente integrati nell'edificio
-integrati nell'edificio

Gli incentivi permettono di ammortizzare completamente il costo dell'impianto nell'arco di una decina d'anni, con una vita media dell'impianto di 25 anni. Ma come?
Facciamo un esempio di quanto mi paga all'anno il GSE (Gestore servizi energetici) per un impianto da 3kW:
La remunerazione è diversa dal Nord al Sud, perché lo stesso impianto da 3kW a Milano produce in un anno circa 3.500 kWh, mentre a Palermo, dove c'è più sole, può produrre in un anno oltre 4.500 kWh.
Pertanto, riferendoci ad un impianto parzialmente integrato architettonicamente, il proprietario dell'impianto di Milano riceverà dal GSE 3.500 x 0,423 = 1.480,50 € all'anno, mentre il proprietario dell'impianto di Palermo riceverà 4.500 x 0,423 = 1.903,5 € all'anno. (le tariffe le trovate sul link Conto energia)
E la bolletta dell'energia elettrica?
Riprendendo l'esempio precedente, se il mio consumo annuo è di 3.500 kWattora (chiamati "scatti" sulla bolletta), e il mio impianto produce 3.500 kWattora all'anno, la bolletta si azzera. Questo meccanismo è definito "scambio sul posto", e si effettua con il GSE con un conteggio su base annua dei kWattora consumati e dei kWattora prodotti. Dal 2009 il GSE provvede a rimborsare direttamente il costo dell'energia elettrica pagato al proprio gestore. Se c'è un saldo positivo (cioè abbiamo prodotto più di quanto abbiamo consumato) il GSE non ci paga, ma mette a credito per l'anno successivo l'energia prodotta in più.
Quindi se installo sul tetto di casa un impianto fotovoltaico che produce 3.500 kWattora/anno, risparmio anche c.a. 600 € all'anno di bolletta elettrica.
L'incentivo del Conto Energia e il risparmio sulla bolletta elettrica si sommano, e in un anno guadagno a Milano 1.480,50 € dal Conto Energia e in più risparmio 600 €, e quindi, con un impianto da 3500 kwh/anno, ricavo 2.080,50 € all'anno. A Palermo, il mio ricavo è di 1.903,50 + 600 = 2.503,50 € all'anno.
Vediamo allora che cosa succede in 20 anni.
In 20 anni, il guadagno del Conto Energia + il risparmio sulla bolletta sono:
(1.480,50 € + 600 €) x 20 anni = 41.610 € a Milano
(1.903,50 € + 600 €) x 20 anni = 50.070 € a Palermo
Questo ragionamento semplificato non tiene conto dei prevedibili aumenti della bolletta elettrica: se soltanto ipotizziamo un aumento medio della bolletta del 5% l'anno, le cifre precedenti diventano di oltre 50.000 € a Milano e di oltre 60.000 € a Palermo.

Michele

CAMPAGNA ELETTORALE

Ciao a tutti,
avete tutte le ragioni per dire che in questi giorni sto un po' esagerando col rompervi l'anima ogni 12 ore con qualche nuovo post, ma vi garantisco che sono le circostanze che lo richiedono.

Ormai anche i muri (che sono assidui lettori di questo blog) sanno che il 12 e il 13 maggio si vota per l'elezione dei rappresentanti degli studenti negli organi di ateneo. Meno noto è che nello stesso giorno si vota anche per l'elezione dei rappresentanti nel Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari. Quest'anno anche l'Insubria ha il suo candidato, che vi invitiamo caldamente a sostenere col vostro voto. Ecco qui l'appello della nostra candidata:


Ciao a tutti, come forse sapete, con D.R. n. 15798 del 10/03/2010 sono state indette le elezioni per il rinnovo delle rappresentanze degli studenti negli organi collegiali di Ateneo (Senato Accademico, nel CdA, nei Consigli di Corso di Studio e Coordinamento didattico e nel Consiglio di Indirizzo del CIDiS).
Le elezioni si svolgeranno nei giorni 12 e 13 maggio 2010.

Inoltre, sempre per I giorni 12 e 13 maggio 2010, con Ordinanza Ministeriale del 11/11/2009 sono state indette, le elezioni per il rinnovo del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari (CNSU)
Il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari è un organo consultivo di rappresentanza degli studenti iscritti ai corsi attivati nelle università italiane, di laurea, di laurea specialistica e di specializzazione e di dottorato. Esso formula pareri e proposte al Ministro dell’istruzione, università e ricerca:
·    sui progetti di riordino del sistema universitario predisposti dal Ministro;
·    sui decreti ministeriali, con i quali sono definiti i criteri generali per la disciplina degli ordinamenti didattici dei corsi di studio universitario, nonché le modalità e gli strumenti per l’orientamento e per favorire la mobilità degli studenti;
·    sui criteri per l’assegnazione e l’utilizzazione del fondo di finanziamento ordinario e della quota di riequilibrio delle università.
·    Elegge nel proprio seno otto rappresentanti degli studenti nel Consiglio Universitario Nazionale;
·    Può formulare proposte e può essere sentito dal Ministro su altre materie di interesse generale per l’università
·    Presenta al Ministro, entro un anno dall’insediamento, una relazione sulla condizione studentesca nell’ambito del sistema universitario;
·    Può rivolgere quesiti al Ministro circa fatti o eventi di rilevanza nazionale riguardanti la didattica e la condizione studentesca, cui è data risposta entro 60 giorni.
Il C.N.S.U. è composto da ventotto componenti eletti dagli studenti iscritti ai corsi di laurea e di laurea specialistica e da ulteriori 2 componenti.

Gli studenti dell’Università dell’Insubria di Varese e Como, hanno espresso una candidatura unitaria per rappresentare l’Ateneo a livello nazionale, quindi a livello del CNSU.
Tale candidatura è stata scelta nella persona di Silvia Bonfanti, studentessa di fisica all’Insubria di Como, iscritta al primo anno di specialistica in Fisica.
Fondamentale è riuscire a ottenere una rappresentanza per la nostra università a livello nazionale, per tutti gli studenti ma in particolare per noi fisici!! La situazione che si prospetta non è delle migliori infatti si aprono le porte a una generazione di ricercatori e di studenti che rischiano di dover abbandonare la ricerca e, spesso, il Paese.
Quello che si chiede sono Atenei più autonomi e finanziamenti adeguati, ma collegati alla severa valutazione delle attività didattiche e di ricerca.
Obiettivo: portare l’Italia sui livelli degli Stati europei più avanzati per numero di laureati e di ricercatori. Ripristinando un livello di finanziamenti pubblici che nei prossimi 10 anni ci riporti quantomeno vicino alla media dei paesi europei.

Per questo, IL 12 E 13 MAGGIO si chiede di essere presenti in Università PER ANDARE A VOTARE E SCRIVERE NELLA PREFERENZA
SILVIA BONFANTI, CANDIDATURA UNITARIA PER L’INSUBRIA DI COMO E VARESE. (UNO DEI SEGGI DI COMO E’ ALL’UNIVERSITA’ DI VIA VALLEGGIO)

sabato 10 aprile 2010

Numero 1

Ciao a tutti!

è finalmente uscito il nuovo numero de il Quanto!
Lo trovate a questo link.

Buona lettura!

il Quanto

Un po' di avvisi

Ciao a tutti,
ho un po' di avvisi da darvi. In primo luogo, ricordate i seminari sulle attività di ricerca del DFM per decidere "cosa fare da grandi"? Ebbene cominciamo mercoledì 14 alle ore 16:00 in aula 2.1 con la ricerca nell'ambito della fisica delle particelle.
Il calendario degli incontri, salvo imprevisti è:
  • 14 aprile - Fisica delle particelle
  • 27 aprile - Fisica Medica
  • 4 maggio - Ottica
  • 11 maggio - Fisica generale
  • 20 maggio - Astrofisica 
Mi raccomando, non mancate!

Secondo avviso, ma forse il più importante. Come forse già saprete il 7 maggio ci sarà l'open day dell'Università qui a Como, nella sede di Giurisprudenza in Sant'Abbondio. Quest'anno vogliamo fare qualcosa più che il solito banchetto un po' triste, quindi abbiamo chiesto a diversi gruppi di ricerca di portare parte della loro attività in sant'Abbondio affinché gli studenti delle superiori abbiano la possibilità di vedere e conoscere meglio il lavoro dello scienziato. L'idea è stata appoggiata dall'organo che si occupa dell'orientamento per la Facoltà di Scienze e dunque siamo in procinto di andare in porto. Oltre a diversi gruppi di fisici, chimici e matematici che saranno la mattina in S. Abbondio, abbiamo pensato di aprire agli studenti delle superiori la sede di via Valleggio per il pomeriggio con visite ai laboratori (a cui ci si può iscrivere durante la mattinata), diverse conferenze sia con studenti che con professori, e la possibilità di fare qualsiasi tipo di domande.

Chiaramente per un'impresa del genere c'è bisogno di un buon numero di volenterosi che diano una mano.

L'Ufficio Orientamento, ha indetto una riunione per organizzare l'Open Day lunedì 19 aprile alle 10:00 presso gli uffici di viale Masia. Penso che sia importante dare prova della nostra buona volontà e passione per le scienze partecipando alla riunione e all'organizzazione di questa iniziativa.

Penso per ora di avere finito.

Buon fine settimana a tutti!

dan

lunedì 5 aprile 2010

Che fisico sei?

Tre fisici sperimentali, un astrofisico, un fisico della materia e uno delle particelle, sono in viaggio su un treno verso un congresso. Stanno attraversando la Scozia e i tre ammirano il paesaggio in religioso silenzio quando il treno attraversa un gregge al pascolo e tra le mille e mille pecore bianche ne spicca una nera. L'astrofisico subito esclama: in Scozia le pecore sono nere! Prontamente il fisico della materia lo corregge dicendo: in Scozia esiste una pecora nera. Ma il fisico delle particelle, con il suo fare un po' spocchioso, si preoccupa di aggiungere: in Scozia esiste una pecora di cui almeno un lato è nero.

Se vuoi sapere quale di questi fisici meglio ti descrive, continua a leggere...

giovedì 1 aprile 2010

RIMPASTO DI GOVERNO (per fondo torta)

Saluti a tutti,
  siamo in campagna pre-elettorale. Direte: "ANCORA?!?!?!?". Ebbene sì, cari colleghi... A breve si voterà per il rinnovo delle rappresentanze studentesche nel Consiglio di Coordinamento Didattico di Fisica, nel Consiglio di Facoltà e nel Senato Accademico.
   Nonostante il periodo difficile e i numerosi scandali sessuali che hanno travolto i rappresentanti uscenti siamo pronti ad affrontare di petto anche questo confronto elettorale. Stiamo infatti lavorando per la presentazione delle liste e chi volesse proporre la propria candidatura è pregato di contattarmi in qualche modo affinché un'apposita commissione possa vagliare l'integrità del candidato. La questione morale ci fa un baffo.

  Il termine ultimo per la presentazione delle liste sono le ore 12:00 del 16 aprile. Prego gli interessati di agire velocemente. [Ricordo che la candidatura al Consiglio di Facoltà è aperta anche ai matematici, chimici e ambientali...]


  Sarete aggiornati sulla composizione delle liste nelle prossime settimane su queste pagine.


Vi anticipo che nell'immediato dopo-Pasqua avremo bisogno del vostro aiuto per organizzare e gestire l'open day della nostra Facoltà il 7 maggio. Ci  contiamo, e sappiamo che non saremo delusi.

Colgo l'occasione per augurare a tutti i FisicInsubri & friends una Buona Pasqua!

dan

TUTORIAMO

Saluti a tutti,
poco tempo fa mi è arrivata questa mail (che riporto qui sotto) dall'Ufficio Affari Generali dell'Università sull'apertura del bando per l'assegnazione di assegni per attività di tutorato.

Ecco la mail (che provvederò comunque a far girare il più possibile).


Si comunica che alla pagina http://www.uninsubria.it/pls/uninsubria/consultazione.mostra_pagina?id_pagina=5768 del sito di Ateneo è pubblicato il Bando di selezione per l'anno 2010 per la costituzione di un albo di studenti idonei al conferimento di assegni per attività di tutorato (presso le sedi di Varese e Como) a supporto dell’Ufficio disabili, dell’Ufficio Relazioni Internazionali nell’ambito del progetto Socrate-Erasmus e dell’Ufficio Orientamento per le attività di orientamento pre-universitario.

Sono ammessi a partecipare alla selezione solo gli iscritti ai corsi di laurea specialistica (1° e 2° anno), ai corsi di laurea magistrale a ciclo unico (4° e 5° anno), e ai corsi di Dottorato di ricerca dell'Università degli Studi dell'Insubria.

Le domande di partecipazione dovranno pervenire entro il giorno 29.04.2010.


Con preghiera di massima diffusione,
cordiali saluti.




Ufficio Affari Generali
Università degli studi dell'Insubria
Via Ravasi, 2 - 21100 Varese

Tel.  0332-219052
Fax. 0332-219039